sabato 5 gennaio 2013

Bonelli: lucani attenti! strada Basentana a rischio crolli


Riportiamo di seguito l’appello di Nicola Bonelli ai cittadini Lucani. La Ola si associa all’appello ritenendo che possano esserci pericoli per l’incolumità pubblica sollecitando le verifiche e gli interventi chiesti da tempo da Nicola Bonelli alle autorità. Ecco la nota di Bonelli:  “Dopo aver invocato e sperato invano l’intervento delle “Autorità competenti” (prefetti, presidenti, dirigenti e padreterni vari, annidati nelle istituzioni statali, regionali e provinciali); aver registrato il vergognoso scaricabarile tra ANAS e Regione; constatato l’indifferenza che avvolge questa banda di Irresponsabili; non mi resta che rivolgermi agli utenti: a chi rischia la vita, transitando ogni giorno sulla Basentana. Sotto il viadotto “Calciano 2” sono ancora in corso i lavori appaltati nell’ottobre scorso. Continuano le cervellotiche e dannose perforazioni all’interno dei pali di fondazione. Ma nel frattempo la prima opera realizzata con detti lavori è già sprofondata: 40.000 euro buttati via. Si tratta di una gabbionata di circa 30 metri, realizzata “a protezione” del pilone n. 13 della carreggiata in esercizio: il gemello di quello crollato. Un tratto consistente di questa gabbionata (quello a contatto con il pilone) è sprofondato di circa un metro e mezzo. E’ la prova che l’acqua continua a scavare ed a scalzare le fondazioni, anche con modeste portate idriche.

Da un sopralluogo effettuato in data 4.01.2013, con i Carabinieri di Calciano, risulta la seguente situazione: – 1) la corrente scorre a ridosso e sotto la gabbionata; – 2) il fondo alveo è di 5 metri più basso rispetto alla base del pilone; – 3) l’altezza del plinto di fondazione è di 2 metri. Il che vuol dire che i pali di fondazione sono in acqua per un’altezza di 3 metri. E che saranno demoliti dal trasporto solido della prossima piena. Come è già accaduto per il crollo del marzo 2011.

La situazione è di estrema gravità ed è urgente intervenire, direi impellente, non più per buttare soldi ma per salvare il viadotto.

L’intervento che ho più volte proposto per tale scopo, e che qui ripropongo con uguale certezza, consiste in: – 1) colmare la profonda incisione esistente tra i piloni 12 e 13; – 2) deviare la corrente sulla soglia di fondo esistente a valle dei piloni 10, 11 e 12. E’ un intervento semplice e poco oneroso, che richiede tre giorni di “movimento terra” all’interno dell’alveo. Ma è da farsi con estrema urgenza.

Cittadini, tocca a Voi! Se ci tenete alla Basentana, mobilitatevi ed agite subito: – per conoscere il problema e la soluzione; – per avviare un’azione collettiva verso (oppure contro) il muro di gomma istituzionale; – per stanare qualcuno dalla cabina di comando, trascinarlo sul posto e costringerlo ad affrontare la questione.(Ola)

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