venerdì 27 gennaio 2017

IN ROMANIA PRIMO PROGRAMMA ERASMUS PER GIOVANI INGEGNERI LUCANI

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Per due giovani ingegneri lucani - Pasquale Gottardello e Pierfrancesco De Rosa – è cominciata a Bucarest presso Palazzo Italia, l’incubatore di imprese presieduto da Giovanni Baldantoni, l’attività del programma Erasmus +.  E lunedì  arriva anche  Daniele Dammaro, ingegnere  specializzato nel settore agricoltura per seguire un analogo percorso con l’obiettivo centrale che i “migliori cervelli” possano tornare.

Per la prima volta – sottolinea Baldantoni – abbiamo avviato l’Erasmus per dare l’ opportunità a giovani laureati lucani di conoscere direttamente il mercato del lavoro internazionale e di svolgere un’esperienza formativa in Romania con la possibilità di ampliare l’orizzonte agli altri Paesi dei Balcani. Palazzo Italia, interviene nei progetti con studenti o laureati, al fine di rendere pratico, palpabile e valutabile, ogni  elemento necessario ad ideare, progettare , gestire, pensando ad un’attività professionale autonoma o in sinergia-supporto con imprese italiane ed internazionali qui presenti.  Intendiamo intercettare la volontà dei nostri ragazzi motivati a partire, principalmente, per la difficoltà a trovare offerte di lavoro che possano soddisfare le loro aspettative e con la convinzione che un periodo di studio e/o lavoro all’estero possa migliorare la loro situazione innanzitutto attraverso la conoscenza del mercato globale. Contiamo di estendere gli accordi dopo l’Unibas con altre Università del centro-sud. E’ a buon punto già un’intesa con Bari. In tanti – riferisce il presidente di Palazzo Italia – mi contattano per chiedere informazioni sui Paesi dei Balcani, sulla vita in Romania. Vogliono sapere se per loro c'è un futuro fuori dalla Basilicata e quali figure sono più richieste. Sappiamo bene che il fenomeno degli italiani migranti ha caratteristiche e motivazioni diverse rispetto al passato.  Riguarda fasce d’età e categorie sociali differenti. I flussi tuttavia non si sono fermati e, talvolta, rappresentano un segno di impoverimento piuttosto che una libera scelta ispirata alla circolazione dei saperi e delle esperienze. I giovani, però – lo ha detto anche il Presidente della Repubblica Mattarella - devono poter tornare. E il compito che svolgiamo nei Balcani (oltre che in Romania, in Serbia, Ungheria, Repubblica Ceca) e in Germania– spiega Baldantoni – è quello di intercettare questi nuovi emigrati: sono almeno 55mila gli under 40 che nel 2015 hanno lasciato l’Italia e trasferito la propria residenza all’estero, chi per cercare fortuna, chi per inseguire un lavoro, una passione o una nuova carriera. Immigrati, expat, foreign professionists con meno di 40 anni rappresentano la metà circa del totale dei trasferimenti di residenza che gli italiani hanno registrato . Per i giovani, si tratta in pratica di 3,3 trasferiti all’estero ogni mille under 40, in aumento del 34,3%. Rispetto al passato, si tratta di una emigrazione più limitata nel tempo e di qualità almeno per quanto riguarda le partenze dalle metropoli del Nord. Spesso si tratta di giovani mandati all’estero dalle famiglie (imprenditori o professionisti della media borghesia settentrionale) per studiare o comunque acquisire conoscenze, competenze e know-how da riversare poi, una volta rientrati in Italia, nelle attività professionali familiari o personali. È un fenomeno, a cui stiamo assistendo ormai da qualche anno.  Noi puntiamo a farli diventare moderni imprenditori, liberi professionisti, ambasciatori del “made in Italy” con un collegamento costante tra i Paesi di lavoro e l'Italia, una sorta di “pendolari” del lavoro all'estero. E soprattutto – conclude Baldantoni – con le attività di Palazzo Italia facciamo di tutto per ricreare un'atmosfera di casa, dal cibo, agli eventi di cultura e spettacolo, alla musica, agli incontri sociali.

STATUA ELLENICA NEL MAR JONIO : L’AIR GUN E GLI ARCHEOFOSSILI

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E di oggi la scoperta nel mar Jonio vicino a Capo San Vito a Taranto, di una statua ellenica in perfette condizioni raffigurante una donna, probabilmente Afrodite.

http://www.ansa.it/sito/notizie/cultura/arte/2017/01/26/trovata-statua-ellenistica-non-relitto_3e6105ca-2d56-40af-ac9e-0c8ed0202c80.html

La statua di media altezza è la testimonianza che il mare Jonio è ricco di reperti archeologici ancora da scoprire e da ricercare . Aree di potenziale interesse archeologico vista la presenza d’intensi traffici navali nell’antica Magna Grecia , o aree di particolare interesse archeologico come descritto dallo studio Archeomar del Ministero dei Beni Culturali , ricerca bloccata dalla mancanza di fondi.

La scoperta arriva in concomitanza con un convegno di Potenza, dove si esaltano le scoperte archeologiche fatte grazie ai lavori petroliferi. La domanda sorge spontanea, cos’è : una nuova frontiera culturale di promozione dell’archeologica grazie al fossile o una nuova professione ? quella degli archeofossili ?

http://www.ansa.it/basilicata/notizie/2017/01/25/basilicata-e-puglia-energia-e-cultura_6b3e95a4-febc-4344-a8f6-98bb47435c42.html

La domanda che facciamo spesso e che continuiamo fare al governo italiano e al ministro Franceschini invece sul mar Jonio dopo il ritrovamento di questa statua che ci ricorda i bronzi di Riace è questa : è su questi reperti archeologici nel mar jonio che si vuole sparare l'air gun ? Gli archeologi e gli studiosi che fanno i convegni con le compagnie petrolifere perché non fanno convegni anche per tutelare i reperti archeologi marini dalla ricerca con air gun ? Sicuramente per scoprire i reperti e i giacimenti archeologici ci sono molte tecnologie anche non invasive senza necessariamente sventrare il territorio con trivelle o oleodotti che segneranno il territorio per sempre. Aree archeologiche che difficilmente saranno meta di turisti, perché nessuno fa turismo vicino a trivelle ,oleodotti o centri oli maleodoranti. “Grazie ai metodi geofisici  non invasivi è possibile rilevare la presenza sotterranea di strutture quali fondazioni, pavimenti, strade, forni, focolari, tombe, sepolture, pozzi, cavità, , fossati e buche di pali. I metodi geofisici permettono di disegnare una “carta archeologica” del sottosuolo. Questa mappatura ha una doppia funzione: indica agli archeologi il luogo esatto in cui lo scavo deve essere fatto (risparmiando soldi e tempo), e fornisce i criteri per una pianificazione territoriale adeguata. La localizzazione dei siti archeologici può essere utilizzata come guida per politici, amministratori e urbanisti nella realizzazione di progetti, evitando il rischio di distruggere importanti resti del passato e di incorrere nel fermo archeologico.”

Da fonte http://www.archeomedia.net/i-metodi-geofisici-non-invasivi-applicati-alla-ricerca-archeologica/

Il Sindaco di Taranto Stefàno ha dichiarato al quotidiano on line: “Abbiamo interessato, con la massima urgenza le istituzioni (Prefettura, Soprintendenza archeologica e Nucleo Carabinieri per la Tutela del Patrimonio culturale) che effettueranno i dovuti accertamenti, secondo l’iter che le norme dettano. Ci siamo subito attivati perché vogliamo che questo ritrovamento non venga dirottato a Roma ma diventi patrimonio di Taranto. È giunto il momento di riappropriarsi dei nostri tesori e saperli valorizzare”.

http://www.booble.it/cronaca/taranto-ritrovata-in-mare-la-statua-di-una-dea-greca/

 

NOSCORIE TRISAIA

INIZIATIVA “I FIORI DI AUSCHWITZ” PER IL GIORNO DELLA MEMORIA

 


Alle ore 18 del 27 gennaio, presso l’auditorium dell’IIS Enrico Fermi di Policoro, è in programma l’iniziativa “I fiori di Auschwitz”, realizzata in occasione del Giorno della Memoria. Protagonisti saranno gli allievi coinvolti nelle attività del Laboratorio Teatrale dell’istituto, guidati dalle insegnanti Valeria Moretti e Silvana Labate. Grafica di scena a cura di Nino Oriolo. “I fiori di Auschwitz” è un percorso di letture tratte da “Il silenzio dei vivi” di Elisa Springer. L’iniziativa è aperta al pubblico.


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Al Liceo “Aristosseno” si insegna la green economy marina

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È veramente una scena inusuale: gli studenti della III E a indirizzo scientifico del Liceo Statale "Aristosseno" assistono attenti a una lezione sul tema “La Sicurezza a bordo di un natante”, apprendendo così predisposizioni, dotazioni e procedure necessarie per garantire l’incolumità degli ospiti a bordo di una imbarcazione durante una uscita in mare.

Inusuale è il docente che tiene questa lezione, Carmelo Fanizza, presidente dell’associazione Jonian Dolphin Conservation, ma soprattutto è inusuale l’aula in cui si tiene: il catamarano da ricerca scientifica “Extraordinaria” della JDC ormeggiato, in una fredda giornata di gennaio, al Molo Sant’Eligio di Taranto!

Sono gli studenti impegnati in “Vigili…amo la costa Jonica”, un progetto di alternanza scuola lavoro del Liceo Ginnasio statale “Aristosseno” di Taranto, il cui docente tutor è la professoressa Mariela Oliva; l’iniziativa si articola in quarantasei ore tra lezioni teoriche, tenute presso l’istituto scolastico, e una serie di attività “in mare” a bordo dei catamarani della JDC che li porteranno a diventare loro stessi ricercatori scientifici.

Questo progetto alternanza scuola lavoro della classe III E a indirizzo scientifico del Liceo “Aristosseno” e la Jonian Dolphin Conservation, rappresenta una grande occasione offerta ai ragazzi per conoscere veramente il mare e i suoi componenti biotici e abiotici, imparando ad amarlo e rispettarlo.

 

Gli studenti conosceranno a fondo la Jonian Dolphin Conservation, l’associazione di ricerca scientifica che studia e monitora la presenza di cetacei nel Golfo di Taranto, uno dei pochi esempi di successo della green economy realizzati a Taranto, una realtà attiva da anni che ha anche prodotto posti di lavoro valorizzando la “risorsa mare”.

Come ha sottolineato Salvatore Marzo, dirigente scolastico del Liceo “Aristosseno”, scopo ultimo di questo progetto alternanza scuola lavoro è proprio far toccare con mano ai ragazzi la possibilità concreta di diventare, in un futuro non troppo lontano, imprenditori creando a Taranto una azienda nella green economy.

A tal fine, infatti, nel progetto “Vigili…amo la costa Jonica” è compreso anche un modulo dedicato allo start up aziendale, lezioni che insegnano agli studenti le varie tipologie di impresa e come avviarle.

 

Una iniziativa che conferma il successo dei percorsi di alternanza scuola lavoro divenuti eccellenza europea della scuola italiana: gli alunni contribuiscono ad arricchire le attività del mondo dell’impresa e del lavoro, riversando le loro competenze linguistiche e multimediali e la loro creatività giovanile, mentre le imprese, le aziende e le associazioni contribuiscono ad ampliare i percorsi formativi degli studenti arricchendoli di contenuti e di capacità organizzative e gestionali.

 

Il Liceo “Aristosseno”, individuato dal MIUR, nel trascorso anno scolastico, tra i quaranta migliori istituti a livello nazionale di Best Pratice per i progetti di alternanza scuola lavoro, continua nei suoi percorsi formativi destinati a rendere i suoi alunni protagonisti dello sviluppo culturale e socio-economico di Taranto e del suo territorio.

Il titolo del progetto “Vigili…amo la costa Jonica” è emblematico: ogni Tarantino deve partecipare attivamente alla rinascita della propria città e la scuola deve essere parte attiva in questo processo.

La Jonian Dolphin Conservation ha accettato con grande entusiasmo di lavorare con i ragazzi per trasmettere loro non solo conoscenza, ma anche passione ed entusiasmo.

 

Taranto, 26 gennaio 2017

IX Congresso dell’US ACLI di Matera a Marconia di Pisticci

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Si è svolto la scorsa Domenica 22 Gennaio a Marconia di Pisticci il IX Congresso del Comitato provinciale Us Acli di Matera. L’evento, che ha visto la partecipazione dei rappresentanti politici, religiosi e delle associazioni territoriali, è stata un’occasione nella quale, oltre al rinnovo delle cariche dirigenziali, c’è stato un momento di verifica del percorso intrapreso fino ad oggi e di impegno e di progettualità per il quadriennio futuro.

Prima del dibattito, Giulia Capalbi, presidente uscente del comitato US ACLI di Matera, ha preso la parola per esporre la sua relazione sulle numerose attività svolte e sui grandi risultati raggiunti durante il suo quadriennio alla presidenza. La stessa è stata accompagnata da una presentazione delle attività svolte, corredate da foto che immortalavano le diverse esperienze maturate sul territorio e nelle diverse discipline praticate.

L’assemblea, presieduta dal consigliere nazionale US Acli Pierfrancesco De Napoli del Comitato di Cosenza, ha visto un proficuo dibattito con interventi di dirigenti di associazioni affiliate nonché ragazzi e dirigenti dell’US Acli, che oltre alle attività sportiva praticano anche attività culturali e sociali interessanti diverse fasce di età.

Nel corso della manifestazione sono stati consegnati dal comitato provinciale i Premi trasparenza alle società che si sono distinte per la loro sportività e correttezza nel rispetto delle regole nelle manifestazioni svolte. Le società premiate sono state Apif Valsinni, Real Ferrandina, Pol. S. Giovanni Bosco Marconia, Living  e New Sport Time Bernalda. Inoltre sono stati consegnati i riconoscimenti delle spighe di Bronzo US Acli, premio che l’Unione Sportiva delle Acli conferisce a dirigenti e soci che si sono distinti nelle attività dell’Ente,  a Carmelo Mennone, Giulia Capalbi, Enzo Galotto e Nino Modarelli. In aggiunta, è stato consegnato un premio alla Famiglia Gioia, per il cospicuo impegno e la partecipazione attiva con cui da anni collaborano con il nostro Comitato.

Come  nuovo presidente del Comitato provinciale di Matera è stato eletto Carmelo Mennone, dirigente dell’Asd San Giovanni Bosco, che vanta una lunga esperienza nel mondo dell’associazionismo e dello sport. Nel suo intervento ha sposato in pieno il motto che accompagna l’ente “Lo sport che vogliamo”, integrato dal comitato provinciale di Matera con i termini “educativo e partecipato”. Questi saranno gli obiettivi che verranno perseguiti per il prossimo quadriennio, cioè consolidare il gruppo dirigente, ma anche valorizzare nuovi giovani appassionati di sport, affinché possano diventare un punto di riferimento nell’organizzazione generale dell’US ACLI di Matera. L’impegno è per un gioco di squadra, dove ognuno dovrà far “esercizio di responsabilità”, condividendo insieme obiettivi e progetti, riuscendo così a crescere come associazione e insieme come dirigenti.

Nel congresso sono stati eletti il Comitato provinciale, i delegati al Congresso regionale e nazionale, nonché le commissioni tecniche e il collegio dei revisori dei conti del prossimo quadriennio.

giovedì 26 gennaio 2017

A Taranto studenti a scuola di terzo settore

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C’è tanto entusiasmo nelle studentesse della classe V B del Liceo delle Scienze Umane “Vittorino da Feltre”, tutte diciottenni, o quasi, una classe con un’unica presenza maschile.

Sono gli studenti che stanno partecipando a “Il Terzo Settore e le cooperative sociali”, un progetto triennale di alternanza scuola-lavoro che vede operare insieme il Liceo delle Scienze Umane “Vittorino da Feltre” e Confcooperative Taranto.

L’iniziativa è stata illustrata oggi dalla Professoressa Alessandra Larizza, Dirigente del “Vittorino da Feltre”, da Carlo Martello Presidente di Confcooperative Taranto, e dalla Professoressa Francesca Garibaldi, docente e tutor per questa attività.

«Abbiamo avuto un primo incontro presso la sede della Confcooperative – racconta Francesca – nel corso del quale ci hanno prima spiegato come funziona il Terzo settore in generale, per poi illustrarci la differenza tra una cooperativa sociale e un’associazione di volontariato. È stata un’esperienza molto formativa perché ci ha fatto entrare in contatto con un mondo a noi sconosciuto, importante soprattutto per noi studenti che viviamo ancora in una realtà “protetta” come la scuola: un conto è sentire parlare di certe cose al telegiornale o sul web, in fondo è un contatto virtuale, un conto è conoscerle direttamente dal vivo».

Antonella spiega invece che «abbiamo già visitato la Scuola Materna “SS Medici di Taranto”, gestita da una cooperativa sociale, dove abbiamo toccato con mano l’attività educativa e pedagogica a favore dei bambini; poi sono venuti a trovarci a scuola i volontari dell’Associazione “Mister Sorriso” che, con un simpatico naso rosso e camici variopinti, ci hanno raccontato la loro esperienza di clownterapia negli ospedali, mentre ora ci accingiamo a visitare la cantina sociale “Consorzio Produttori Vini” di Manduria. St tratta di esperienze molto diverse che ci stanno dando un quadro completo del mondo del lavoro e del Terzo settore».

 

I progetti dell’alternanza scuola-lavoro sono strumenti che consentono agli studenti, dai 15 ai 18 anni, di poter avere un primo approccio al mondo del lavoro, in particolare attraverso specifiche esperienze didattiche realizzate in ambiti lavorativi privati, pubblici o del Terzo settore.

La collaborazione con le imprese e con le loro associazioni di rappresentanza è particolarmente utile ai giovani non solo per implementare le conoscenze di base, ma anche e soprattutto per acquisire specifiche competenze utili per inserirsi al meglio nel mercato del lavoro, migliorando il grado di consapevolezza con il quale i giovani affronteranno le scelte future.

 

Fortemente convinta di tutto ciò è la Professoressa Alessandra Larizza, dirigente scolastica del Liceo Vittorino da Feltre, che all’inizio del corrente anno scolastico ha stipulato una convenzione di durata triennale con la Confcooperative di Taranto; l’intesa è finalizzata a co-progettare e realizzare congiuntamente percorsi di alternanza scuola-lavoro, in particolare mediante l’impegno della Professoressa Francesca Garibaldi, tutor dell’istituto scolastico, e di Carlo Martello, Presidente della Confcooperative Taranto.

A tal riguardo occorre ricordare che la Confcooperative Taranto è stata antesignana della collaborazione con il mondo della scuola: risale al 1995, infatti, il primo protocollo d’intesa con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, intesa recentemente rinnovata.

 

Il progetto di alternanza Scuola-Lavoro “Il Terzo Settore e le cooperative sociali”, realizzato su iniziativa del Liceo Vittorino da Feltre in collaborazione con la Confcooperative di Taranto, coinvolge venticinque alunni della Classe 5B e si articola in una fase teorica di venti ore presso l’Istituto scolastico e una di quaranta ore di formazione pratica.

Collegando la formazione in aula con l’esperienza pratica, questa iniziativa rappresenta una metodologia didattica che permette di attuare modalità di apprendimento flessibili ed equivalenti sotto il profilo culturale.

La tipologia di esperienza utilizzata, infatti, è quella della formazione orientativa: gli studenti svolgono un’attività di osservazione in affiancamento ai tutor esterni; il lavoro svolto viene costantemente documentato anche attraverso la compilazione di un “diario di bordo” e di apposite griglie di osservazione.

Le attività così realizzate permetteranno agli studenti di sviluppare competenze trasversali coerenti con il processo formativo di ognuno di loro.

 

Questo è uno dei progetti di alternanza scuola lavoro compresi nel variegato piano di offerta formativa del Liceo delle Scienze Umane “Vittorino da Feltre” che, da anni, si riconosce come una comunità in cui gli alunni, grazie a un’offerta formativa ampia e a strategie pedagogiche aperte, sono soggetti attivi di un processo educativo teso alla realizzazione di persone consapevoli di sé, autonome nei giudizi e nelle scelte, pronte a confrontarsi con la complessità della società contemporanea.

 

 

Taranto, 26 gennaio 2017

Nessuna idea di sostenibilità nel piano di mobilità di Piazza della Visitazione


Il piano di mobilità di piazza della visitazione a Matera sembra una burla: dopo la presentazione in pompa magna arriva la parziale marcia indietro del Sindaco de Ruggieri sulla scuola Torraca che presenterebbe delle criticità sul livello di agibilità e affidabilità strutturale

La proposta di questa amministrazione comunale, per nulla condivisa con la cittadinanza, è quella di stravolgere completamente Piazza della Visitazione, ma  prevede anche un’apparente riduzione del traffico su via Lucana. Secondo quanto appreso dal progettista in commissione infatti, sarebbe interdetto al traffico privato il solo tratto di via Lucana compreso tra piazza Mulino e via Roma, praticamente qualche decina di metri a fronte di un volume di traffico enorme che continuerebbe tranquillamente a transitare sulla principale arteria cittadina.

A nostro parere questa proposta non porterebbe alcun vantaggio alla circolazione in quanto le auto continuerebbero costantemente a sovraccaricare via Lucana, anzi potrebbe essere solo causa di disagio e ulteriore congestione; la soluzione all'annoso problema del traffico non è ovviamente semplice, ma meno complicata di quanto si possa immaginare, intanto se si prendesse in considerazione la proposta del programma elettorale del M5S di rendere gratuito il trasporto pubblico, almeno nelle aree centrali della città sarebbe un gran passo in avanti, ma si deve attendere il nuovo bando e contratto. Intanto però alcune soluzioni possono essere già intraprese: avviare una politica di incentivazione e sostegno al trasporto pubblico, creare, in sinergia con l’azienda di trasporto locale, percorsi preferenziali e quindi più rapidi per gli autobus cittadini come succede in molte altre città, avviare una campagna di sensibilizzazione per una cultura alla sostenibilità e all’ uso dei mezzi pubblici, collaborando ad esempio con le scuole. In definitiva, se mettiamo il cittadino nelle condizioni di usare agevolmente i mezzi pubblici, possiamo ridurre fortemente la congestione di vetture private nelle  zone centrali della città favorendo sostenibilità e vivibilità. E invece si continua a incentivare il trasporto privato su auto senza prevedere mezzi sostenibili in alternativa, come ad esempio delle aree ciclabili funzionali e utili, non come quelle inutili e inutilizzate realizzate dalla precedente amministrazione, servite soltanto a fare proclami e annunci in perfetto stile PD.

Ma questa amministrazione invece di migliorarle ha ben pensato di eliminare un tratto di quelle piste ciclabili inutilizzate in via delle Nazioni Unite, consentendo per altro la sosta di auto in una zona dove invece c’è già il parcheggio multipiano di via Saragat, realizzato con i soldi pubblici, completamente inutilizzato ed attualmente chiuso, sembrerebbe a causa della rottura di alcune tubazioni dell'impianto antincendio. Verrebbe da dire: "oltre al danno la beffa". Altri soldi pubblici da spendere per ripristinare lo stato dei luoghi e ci chiediamo se le opere siano state  eseguite a regola d’arte, se i controlli sui lavori eseguiti siano stati severi e precisi e come mai una struttura realizzata da così poco tempo continui ad avere bisogno di continui e costosi interventi di manutenzione straordinaria.



Antonio Materdomini

portavoce M5S in consiglio comunale Matera

“Chi e perché ha ucciso Aldo Moro”

Il racconto della vicenda del Presidente DC rapito ed ucciso dalle Brigate Rosse, attraverso i documenti di Stato e gli atti della Commissione Moro 2

Per quale motivo si avverte la necessità di organizzare in un comune della provincia tarantina un convegno dal titolo: “Chi e perché ha ucciso Aldo Moro”?. Questo è quanto la segreteria della locale sezione PD di Ginosa si è domandata quando si è presentata l’opportunità di organizzare un evento su questa controversa materia. E la risposta è stata immediata: una segreteria che ha a cuore la formazione di una nuova classe dirigente, e che al contempo vorrebbe che la verità e la trasparenza siano i suoi biglietti da visita, non può lasciarsi sfuggire un’occasione di questo tipo.

Attraverso la relazione dell’onorevole Gero Grassi, vicepresidente del gruppo PD alla Camera, e componente della commissione parlamentare d’inchiesta Moro bis, avremo la possibilità non solo di ripercorrere quei giorni bui della storia repubblicana attraverso gli atti di Stato, ma anche di poter aggiornare quella che è la verità sul caso Moro. Un interesse che non deve vertere sul caso solo perché Aldo Moro è pugliese, o per mero interesse giornalistico o accademico, ma per cercare di comprendere quali sono state le dinamiche che hanno sotteso alle tragiche decisioni di quei terribili giorni.

Il 27 gennaio è anche la giornata della Memoria, quella con la lettera maiuscola. Quella che ci costringe a fare i conti con la storia del secolo scorso, commemorando milioni di vittime dell’Olocausto. Ma anche a ricordare che il ruolo di una società democratica è educare al rispetto della dignità della persona. E questo è esattamente il fulcro del pensiero di Aldo Moro, per il quale prima viene la persona e poi il cittadino.

L’invito è per venerdì 27 gennaio 2017 presso la Sala Conferenze del Palazzo di Cultura in corso Vittorio Emanuele a Ginosa, per ascoltare la relazione dell’onorevole Gero Grassi sui lavori della commissione d’inchiesta, con i saluti del capogruppo PD al consiglio ginosino, Franco Pizzulli e del segretario cittadino PD Antonello Zicari. Ad introdurre il convegno Marilena Surdo, dirigente regionale PD, Donato Pentassuglia,  consigliere regionale PD e Ludovico Vico, deputato PD.

Partito Democratico di Ginosa e Marina di Ginosa

Dal bene di pochi al bene comune: libere riflessioni degli attivisti 5 Stelle di Policoro

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Sabato 28 gennaio, ore 18:30, presso la sala parrocchiale della Chiesa Madre in Piazza Heraclea, un gruppo di attivisti policoresi del 5 Stelle accoglierà la cittadinanza ed i simpatizzanti per riflettere sul ruolo del 5 Stelle nella città di Policoro, tra passato e futuro. Vera trasparenza ed autentica partecipazione, per recuperare la centralità del territorio, vero punto di partenza per ogni democrazia. All’ordine del giorno: modalità e temi dell’attività del Movimento 5 Stelle a Policoro ed azioni da svolgere sul territorio. Altri aspetti eventuali saranno scelti e discussi al momento, come democrazia vuole.

mercoledì 25 gennaio 2017

Un problema annoso : “GLI USI CIVICI”.

 

Da anni si aspetta una soluzione al problema del Demanio Civico ma gli organi competenti sono completamente fermi.Istruttorie ferme, pratiche bloccate, istanze inevase. In non poche occasioni mi sono occupata, come legale, di situazioni di questo tipo e molto spesso mi sono vista costretta a fare ricerche attraverso atti datati nel tempo e non facilmente reperibili. Non in ultimo un caso segnalatomi su Palazzo San Gervasio e sul Comune di Pisticci.

Ancora una volta non posso che denunciare l’immobilismo della politica che non da soluzioni al problema eppure basta davvero poco!A molti dei lettori, proprietari di terreni, sicuramente sarà capitato di imbattersi nella richiesta di un certificato sullo stato dei propri terreni e certamente in molti casi avrà sorprendentemente appreso di esserne “arbitrario occupatore”o “ livellario”.Apparirà strano ma questa scoperta è cosa più comune di quanto si possa immaginare.Nel territorio del Comune di Potenza, e precisamente: S.Antonio La Macchia, Macchia Romana, C/da Botte, Vallone Calabrese, Gallitello (in parte), Giuliano  - Capoiazzo, C/da Chiangali, esiste il problema degli “Usi Civici”e non solo in tutto il territorio Regionale ( vedasi il caso Pisticci che si trova di fronte all’impossibilità di risarcire i proprietari terrieri che però non sono “veri proprietari ma detentori di terreni gravati da  - Usi Civici).

Si definisce Uso Civico quel diritto di godimento attribuito a soggetti che si concreta su beni immobili e terreni di proprietà comunale ( o anche di terzi ).I soggetti titolari di tale diritto di godimento si suddividono in due categorie 1) Arbitrari occupatori 2) legittimari.Gli arbitrari occupatori sono coloro che occupano il bene “ sine titulo “ i legittimari, invece ,coloro che detengono il terreno e corrispondono all’Ente proprietario un canone annuale ( livello) .Nel lontano 1958 , l’allora incaricato perito demaniale, Iurilli, fece una ricognizione dei beni demaniali del Comune di Potenza e depositò una relazione per ciascuna zona con allegati elenchi degli “arbitrari occupatori”e dei “legittimari” ( cioè livellari ).Questa ricognizione doveva servire a fare un quadro preciso dei beni del demanio e conseguentemente, ove il bene aveva evidentemente perso la pubblica destinazione (allodiale), a dare la possibilità a chi li deteneva di poterli affrancare.Nulla di tutto ciò è accaduto tant’è che oggi  molti soggetti, che ritenevano di aver acquistato un terreno libero ed in piena proprietà, nel richiedere la certificazione sullo stato dei terreni scopre che sullo stesso insiste un “Uso civico”.Dalla perizia Iurilli ad oggi la regolamentazione della materia  è cambiata quindi l’immobilismo, unitamente all’avvicendamento di diversa normativa, ha generato grande confusione.Nella normativa precedente l’arbitrario occupatore aveva la possibilità di richiedere agli Enti preposti e precisamente al Commissario per gli Usi Civici , la legittimazione del terreno. Il Commissario per gli Usi civici dichiarava con ordinanza la legittimazione del terreno cui seguiva un decreto del Capo dello Stato. Ciò fatto, l’arbitrario occupatore, divenuto legittimario, aveva  due possibilità 1) godere del terreno pagando all’Ente proprietario un canone 2) affrancare il terreno, divenendo pieno proprietario previo pagamento di un corrispettivo pari a quindici annualità di canone .Con la devoluzione della materia alle Regioni le competenze amministrative che prima erano attribuite al Commissariato per gli Usi Civici sono passate agli uffici regionali e il decreto del Presidente della Repubblica è stato sostituito da decreto del Presidente della Giunta Regionale. Detta devoluzione è avvenuta negli anni ’70!!!La Regione Basilicata soltanto nel 2000, quindi a distanza di trent’anni, con la legge regionale n. 57/2000 è intervenuta a disciplinare la materia con successive recenti modifiche.Nel trentennio molti  Enti preposti hanno rilasciato regolari concessioni ad edificare senza mai richiedere o acquisire alcun certificato sullo stato dei terreni che potesse accertarne la demanialità o che potesse, come poi è avvenuto, rivelarne all’ignaro “proprietario” l’occupazione arbitraria. Ad oggi nessuno ha sollevato la questione né alcuno si è reso diligente per dare soluzione al problema. Ai lettori incappati in questa triste esperienza consiglio quanto segue  - coloro che sono “legittimari di terreni”, ai sensi dell’art.9 della legge regionale n. 57/2000 e successive modifiche, possono chiedere l’affrancazione del terreno con il pagamento delle annualità di canone prescritte dalla legge. Coloro che sono “arbitrari occupatori dei terreni” devono richiedere al Comune che i periti demaniali, già nominati,e per i quali il Comune è inadempiente in quanto non ha mai provveduto a depositare delibera di impegno per il pagamento degli onorari, espletino regolare perizia al fine di verificare che i terreni siano legittimabili e , in caso positivo, richiederne l’affrancazione. Nel caso di coloro che sono stati dichiarati “legittimari” con ordinanza Commissariale, in vigenza della precedente normativa, cui non è seguito decreto del  Presidente della Giunta Regionale divenuto poi competente, l’art. 19 della legge regionale n. 57/2000 ( norme transitorie ) stabilisce che la Regione deve ratificare con decreto del Presidente della Giunta le domande di legittimazione antecedenti alla legge n. 57/2000 e pendenti presso gli uffici,  pertanto potranno sollecitare l’emanazione del decreto e poi affrancare i terreni. Purtroppo devo denunciare la circostanza che per le poche richieste di affrancazione evase ho riscontrato innumerevoli anomalie. La legge regionale n. 57/2000 e successive modifiche dispone che il Comune deve predisporre gli atti di affrancazione. Purtroppo è consuetudine del Comune di Potenza di demandare, i richiedenti l’affrancazione, presso notai con conseguente aggravio di spese omettendo un preciso precetto normativo. Ovviamente ci sono state delle  eccezioni. Per alcuni “ cittadini ”, infatti, gli atti di affrancazione sono stati predisposti direttamente dal Segretario Comunale. Allora mi chiedo se non fosse il caso di procedere ad una approfondita inchiesta su questo e far sì che si diano precise risposte ai cittadini malcapitati ” .  Sollecito il Presidente Pittella a deliberare sui terreni rientranti nella disciplina transitoria è già legittimati con sentenza del commissario Usi Civici.

                                                                                                                                                              Dina Sileo

Solidarietà e vicinanza ai 21 lavoratori destinatari di una lettera di licenziamento

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Il circolo del Partito Democratico "Carlo Stigliano" di Rotondella ed il Gruppo Consiliare “Rotondella Prima di Tutto” esprimono solidarietà e vicinanza ai 21 lavoratori destinatari di una lettera di licenziamento che sarà efficace dal 31 Gennaio p.v., impiegati in attività indispensabili presso il Centro ITREC Trisaia di Rotondella, gestito da SOGIN.

Ci auguriamo - continua la nota - che l'incontro, chiesto dalle sigle Sindacali Cgil di Matera, con il Presidente della Giunta Regionale e con il Direttore Generale del Dipartimento Politiche di sviluppo, lavoro e formazione venga convocato al più presto al fine di trovare una concreta soluzione alle problematiche e si sollecita l’Amministrazione ed il Consiglio Comunale di Rotondella ad intraprendere iniziative utili a risolvere la vertenza ed al reale sostegno delle attività intraprese dai Sindacati, dai lavoratori e dalle loro famiglie.

Sicurezza del trasporto pubblico nella regione Basilicata

Un’interrogazione al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti è stata presentata dall’on. Cosimo Latronico (Cor) in merito allo stato dei trasporti in Basilicata. Nel testo  Latronico ricorda l’incidente accorso nei giorni scorsi lungo la statale ionica ad  autobus di linea del trasporto pubblico locale con a bordo 30 studenti  dell’Istituto Agrario di Marconia  e del Liceo Classico di Nova Siri che rientravano verso le proprie abitazioni ha preso fuoco. Alla luce del fatto che “è solo l’ultimo di una serie di gravi episodi verificatisi  già negli anni scorsi dove vi erano state numerose segnalazioni da parte di studenti e pendolari  che avevano denunciato lo stato di obsolescenza e l’utilizzo di mezzi vetusti del trasporto pubblico regionale lucano al limite delle norme di sicurezza  mettendo in continuo pericolo l’incolumità dei passeggeri” il deputato lucano chiede al Ministro  “ quali iniziative urgenti  intenda adottare  per verificare il rispetto degli standards di sicurezza del trasporto pubblico nella regione Basilicata e se non ritenga  opportuno  avviare un’indagine  ispettiva per  intensificare i controlli sulla manutenzione e sulla sicurezza dei mezzi del trasporto pubblico locale  per garantire la sicurezza  dei cittadini”.

 

Potenza 25  gennaio  2017

Dal Salento, i Kerkim in concerto a Londra

kerkim


Domenica 19 febbraio i Kerkim saranno i protagonisti dell'appuntamento "Sunday World Fusion" al The Magic Garden di Londra. Un’idea in continuo movimento, un’appassionata ricerca tra le trame sinuose delle espressioni musicali del Mediterraneo, sul palco i Kerkim sono Manuela Salinaro al cajon e percussioni, Vincenzo Grasso al clarinetto e sax, Morris Pellizzari al saz e chitarra, Bruno Galeone alla fisarmonica e Stefano Rielli al basso.


Il progetto Kërkim nasce a Lecce nel Novembre del 2012 sulla scia di un percorso di ricerca musicale che vuole legare tutte le terre del bacino del Mediterraneo attraverso lo studio delle sonorità: musica mediorientale, flamenco, Balkan, folk salentino e campano, Grecia e Albania. Da quest’ultima terra prende il nome, nel suo significato di ricerca e osservazione, un continuo movimento reso possibile dal dialogo, essenza della worldmusic.


Il quintetto intreccia le esperienze e le provenienze musicali di ogni singolo componente, tracciando una strada comune nel viaggio che dalle coste salentine attraversa la Croazia, fa tappa in Macedonia e dalle fisarmoniche Rom arriva ai clarinetti turchi, saluta la Grecia e infine torna in Italia, portando nelle composizioni quelle frequenze, quei ritmi e quei colori, riletti e riarrangiati.

GREEN POWER TECNOLOGY: Lavoratori abbandonati

energia-verde

La storia della Green Power Tecnology è una delle tante. Tanto clamore , incontri su incontri e poi il nulla. Ma il nulla sono quattordici famiglie in mezzo ad una strada ed ormai dimenticate da tutti.

Una beffa ai danni di questa Terra e dei lavoratori. Uno scippo di Fondi e poi l’epilogo di “battenti” chiusi in meno di dieci anni.

Questa la storia .  Nel 2004 il Ministero delle Attività Produttive, attivava, per le Regioni rientranti nell’obiettivo 1, tra cui la Basilicata, la Misura 2.1 a, rientrante nel programma operativo Nazionale (PON 2000-2006).  Si trattava in sostanza del secondo bando e ad aprile 2004 con circolare n.946130 lo stesso Ministero stabiliva le modalità applicative per la Misura 2.1 a PIA Innovazione. Finalità “Iniziative concernenti un programma di sviluppo precompetitivo e il conseguente programma di industrializzazione dei risultati, oltre ad attività di formazione professionale”.I termini per la presentazione delle domande di partecipazione venivano prorogati e fissati al 30 luglio 2004- (precedentemente erano fissati al 14 luglio 2004).Con decreto  del 01.03.2006, il Ministero  pubblica la graduatoria delle imprese a cui venivano assegnate dei fondi e nell’allegato 1, al numero progressivo 216,si rinviene la Green Power Technology srl, ( in seguito indicata con GPT),  indicata come PMI con assegnazione di una somma pari a 5.106,60 K€. La suddivisone prevedeva un impegno di K€ 3.340,10 per l’innovazione ed K€ 2.133,80 per l’industrializzazione, mentre nessun importo veniva concesso per la formazione professionale. I fondi assegnati sono i c.d. FSE e FESR. Le imprese dovevano risultare all’atto della domanda di presentazione iscritte nel registro delle imprese e possedere i requisiti previsti dalla Legge 42/92 e Legge 488/92.Di tutto ciò, nulla o quasi è stato realizzato. Stabilimenti dichiarati operanti ad una certa data ma che in realtà risultavano inagibili e quindi non in funzione. La missione dell’azienda era quella di costruire turbine idrauliche e termiche, un centro di ricerca per progetti, realizzazione e sviluppo sistemi per compressione gas, attività rivelatasi solo marginali e momentanee presso lo stabilimento lucano. In realtà, tutta la lavorazione avveniva invece a Porto Recanati presso la G&E. Macchinari acquistati e mai utilizzati. Formazione degli addetti ai lavori tenutasi presso la sede G&E non finalizzata alle lavorazioni dello stabilimento lucano.  E dopo soli pochissimi anni di attività ed una marea di fondi incassati, la richiesta di ammortizzatori sociali per  i dipendenti. Ad oggi la Green Power Tecnology è in liquidazione . Dopo tanti incessanti tavoli regionali, che dal 06/09/2016 al 07/11/2016 si sono svolti con tecnici regionali , assessori e dirigenti delle attività produttive, il 07/11/2016 la vertenza si è chiusa con un incentivo all’esodo di 10.000 € (un posto di lavoro tanto vale in Basilicata) piu’ le spettanze di sette mesi e il TFR spartiti in 12 mesi. Ma oltre al danno la beffa perchè già dal primo mese di scadenza  l’azienda inizia a non pagare nei tempi prestabiliti presso l’ufficio territoriale del lavoro spostando il pagamento al 20/12/2016  mentre il secondo versamento ancora a tutt’oggi 23/01/2017 non è stato effettuato e nel frattempo i macchinari acquistati con i fondi destinati alla Regione Basilicata vengono trasferiti a Porto Recanati presso l’azienda madre! E lo stabilimento? Chiuso. Ed i reflui della lavorazione immessi in pozzi di cemento? Permangono nel sottosuolo e non vengono bonificati da nessuno. Questa è la triste storia di una Regione scippata e beffata.

                                                                                                                                                                               Avv. Dina Sileo

EQUITALIA: Molte richieste e già anomalie



Molte le richieste già inoltrate dai contribuenti per la “rottamazione delle cartelle equitalia”.

La sanatoria delle cartelle di pagamento previsto nel decreto fiscale collegato alla legge di Bilancio ha spinto molti contribuenti a procedere alla istanza della definizione agevolata al fine di ottenere la esenzione degli interessi di mora e delle sanzioni per tutte le cartelle emesse tra il 1°gennaio 2000 e la fine del 2016.
Le somme  ricordiamo dovranno essere  pagate in cinque rate tra il 2017 e il 2018.

A seguito degli interventi informativi fatti su questo mezzo di stampa, abbiamo ricevuto molti contatti per saperne di più.

C’e’ da evidenziare, inoltre, che molti contribuenti che si sono recati presso gli uffici Equitalia ci hanno segnalato un fatto anomalo che riguarda i conteggi sulle cartelle  per le quali si richiede la misura agevolata.

A fronte di un calcolo che dovrebbe, per legge, essere fatto dagli uffici e poi comunicato, i contribuenti si sono invece trovati di fronte ad una diversa realtà ed una risposta “ meglio se portate i calcoli già fatti da un vostro consulente o commercialista “.

Come al solito di fronte a nuove disposizioni di legge ed in assenza di regolamenti attuativi, gli uffici si trovano impreparati e a farne le spese sono i cittadini .

Vorremmo sollecitare una risposta da parte di Equitalia sulla anomalia segnalata dai contribuenti , magari una nota esplicativa sulla questione dei conteggi.

 

Avv. Dina Sileo

Un treno per vivere

manifesto

IL SINDACO COSMA PRESIEDERÀ L'ASSEMBLEA PER LA NOMINA DEL COORDINATORE E DEL DIRETTIVO PER LA PROVINCIA DI MATERA

 

cosma

IN VIA DI DEFINIZIONE I VERTICI REGIONALI E PROVINCIALI DI NCD/AREA POPOLARE.

 

In attesa che si avvii in sede nazionale la costituzione del nuovo soggetto politico dell’Area Moderata, il Ministro degli Esteri Angelino Alfano ha dato mandato ai suoi rappresentanti lucani, d’intesa con il Sen. Guido Viceconte, di nominare la nuova struttura organizzativa di NCD/Area Popolare di Basilicata.

A livello regionale, sono stati nominati vice coordinatori Antonio Amatucci e Nicola Locoro, quest’ultimo in qualità di vicario regionale.

Il coordinatore regionale Vincenzo Taddei, ha provveduto alla nomina del nuovo Coordinatore Provinciale di Potenza nella persona del Consigliere Regionale Aurelio Pace che sarà affiancato come vice dal consigliere Provinciale Fernando Picerno.

Per la provincia di Matera, invece, si procederà nella prossima settimana all’assemblea per la nomina del Coordinatore e del Direttivo.

L’ assemblea verrà presieduta dal Consigliere Provinciale neo eletto Salvatore Cosma, Sindaco di Tursi e da Silvana Bianculli.

Proprio il Sindaco di Tursi ha commentato:

“Dopo l’ottimo risultato conseguito alle elezioni provinciali, sono onorato di presiedere l’assemblea per la nomina del Coordinatore Provinciale e del Direttivo per indicare, insieme a tanti altri amici e componenti dell’area moderata e popolare, il nuovo coordinatore per la provincia di Matera.

L’obiettivo - ha proseguito il Sindaco di Tursi - è quello di introdurre un nuovo modo di fare politica partendo dal basso e dai giovani in particolare.

Basti pensare all’esperienza intrapresa nella provincia di Potenza, grazie all’ottimo lavoro del Consigliere Pace, con la scuola dei giovani di Forma Pop che ha visto molti ragazzi avvicinarsi al mondo politico in maniera consapevole e responsabile.

L’auspicio è quello di rendere possibile questo ed altri progetti che si vorranno intraprendere, anche nella provincia di Matera, riavvicinando i cittadini alla cosa pubblica composta da gente valida e capace. Tutti insieme possiamo costruire un sistema migliore aperto al confronto leale e concreto

E’ tempo di scendere in piazza!

Per troppo tempo, soprattutto noi giovani, siamo stati messi ai margini da una classe politica che non ci ha dato il diritto di poter scegliere il nostro futuro e, ad oggi, di non poter scegliere nemmeno chi ci governa.

Da anni ormai siamo alla completa mercé di governi lontanissimi dal sentire popolare ( figuriamoci giovanile) ma vicinissimi agli interessi dei poteri forti e che permettono all’Europa di massacrare la nostra economia in particolare le piccole e medie imprese che da fiore all’occhiello del nostro paese vivono ormai in perenne agonia.

La Lucania, più di ogni altra regione, può rappresentare il malessere italiano: spopolamento, povertà e disoccupazione sono all’ordine del giorno in una terra che, invece, avrebbe tanto da offrire.

Da lucani, quindi, non possiamo rimanere inerti e abbiamo deciso di scendere in piazza il prossimo 28 Gennaio a Roma per farci promotori di una battaglia forte e decisa, aderendo alla manifestazione nazionale promossa da Giorgia Meloni “Italia Sovrana”.

Vogliamo riprenderci la nostra sovranità per poter essere finalmente protagonisti del nostro futuro, per poter scegliere se è giusto andar via o meno dalla Basilicata e non essere costretti a farlo.

Meritiamo molto di più; non possiamo accettare che ci svendano per pochi spiccioli o che qualcuno decida di fare della nostra regione un’isola di migranti dove gli stessi diventano fonte di lucro per le cooperative dell’amico dell’amministratore di turno.

Nella manifestazione di sabato noi vogliamo dire che l’Italia ha il diritto di votare come accade in ogni democrazia degna di questo nome, che questa è la vergogna di un governo che era stato mandato a casa, sostanzialmente, dal voto del 4 dicembre; governo che, invece, si ripropone identico per portare avanti le stesse politiche che non ci interessano e non vogliamo. Abbiamo bisogno di un cambiamento di rotta serio e deciso.

Abbiamo l’opportunità nonché il dovere di indignarci ma soprattutto di riprenderci il nostro futuro e Gioventù Nazionale Basilicata sarà a Roma sabato proprio per questo.

Lauria, 24 gennaio 2017

Giuseppe Cilento, Gioventù Nazionale Basilicata Lauria

Vende un telefonino cellulare di ultima generazione on-line, incassa i soldi e fa perdere le sue tracce.

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Vende un telefonino cellulare di ultima generazione on-line, incassa i soldi e fa perdere le sue tracce. I Carabinieri di Stigliano, al termine di attività d’indagine, riescono a risalire e denunciare un 54enne residente in Catania, che, aveva pubblicato su un noto sito di commercio on – line, la vendita di un telefonino cellulare di ultima generazione di un’affermata ditta del settore. L’apparato telefonico acquistato da un uomo di Stigliano nel passato mese di dicembre, non è mai stato recapitato all’acquirente che, dopo aver versato la somma pattuita, circa 500 euro, ha perso ogni contatto con il venditore. Gli uomini dell’Arma però, attraverso indagini informatiche, sono riusciti a risalire al venditore, già conosciuto dalla Forze delle Ordine, che dovrà rispondere del reato di truffa.

Abbandono materiali di risulta provenienti da lavorazioni edili

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I Carabinieri della locale Stazione di Bernalda, in località Cupa, in strada frequentata da numerosi podisti del centro jonico, hanno individuato un nuovo sito, dell’estensione di circa 30 mq circa, ove i soliti ignoti hanno abbandonato materiali di risulta provenienti da lavorazioni edili, invece di confluirli  nei centri autorizzati allo smaltimento.  Come di consuetudine il sito è stato segnalato al sindaco per l’emissione dell’ordinanza di sgombero e ripristino dello stato dei luoghi.

“Verità per Giulio Regeni”

locandina

 

365 giorni senza Giulio: Amnesty Matera partecipa il 25 gennaio a “Verità per Giulio Regeni”

ad un anno dalla sua scomparsa

 

Il 25 gennaio sarà una giornata di ricordo e mobilitazione per Giulio Regeni in tutt’Italia.

Anche la Basilicata partecipa con un appuntamento importante nato tra i banchi di scuola: alle ore 12:00 a Potenza, presso il  Liceo Scientifico Pier Paolo Pasolini che già da tempo si occupa del caso si continuerà a chiedere Verità per Giulio Regeni, esattamente ad un anno dalla sua scomparsa.

Interverranno: Giovanni Latrofa - dirigente scolastico, Rocchina Pacella  - docente di lettere, Anna Elena Viggiano -  responsabile Amnesty International Matera  ed alcuni attivisti lucani, a seguire flash mob dei ragazzi del triennio Liceo Scientifico  “Verità per Giulio”.

La brutale uccisione di Giulio Regeni ha scioccato il mondo, ma ha anche acceso i riflettori sul metodo delle sparizioni forzate praticato oggi in maniera sistematica in Egitto e che i ricercatori di Amnesty International hanno documentato attraverso fatti e testimonianze. Il quadro che ne risulta è allarmante: in media tre quattro persone al giorno sono vittime di sparizioni forzate nel paese. Una strategia mirata e spietata diretta dall’Agenzia per la sicurezza nazionale che risponde al ministro degli interni egiziano Magdy Abd el-Ghaffar.

È possibile partecipare all’appello sulla pagina ufficiale www. amnesty.it  per chiedere al presidente egiziano Al-Sisi di avviare un’ indagine approfondita e indipendente sull’omicidio di Giulio Regeni onde poter assicurare i responsabili alla giustizia.

 

Matera, 23 gennaio 2017

 

Amnesty International Matera

Trasporti, Ugl: “In Basilicata è #tuttappost”

pulman

 

“Oramai è consuetudine che in Basilicata la frase ‘Tutt Appost’ ricorra e calzi a pennello su quanto si consuma nel territorio. L'episodio del pullman andato a fuoco sulla S.S.106 Ionica nei pressi di Policoro (MT) con a bordo studenti provenienti da Marconia di Pisticci, non ha fatto notizia, già dimenticato, tant’è che a livello Nazionale, nessun minimo riferimento è stato trasmesso dai media su quella che malauguratamente poteva essere una disgrazia. Per l’Ugl è grave, non si può sottacere e né tantomeno sottovalutare”.

Lo dichiarano il segretario provinciale dell’Ugl Matera, Pino Giordano e il segretario regionale dell’Ugl Trasporti, Antonino Giorgi per i quali, “dobbiamo solo ed esclusivamente ringraziare al cielo che nessuno dei ragazzi ha recato danni lì dove grande è stata anche la professionalità dei Vigili del fuoco, della Polizia e dei Carabinieri di Policoro intervenuti tempestivamente. A questo punto l’Ugl pone una semplice domanda – tuonano forte e chiaro Giordano e Giorgi -: ?Ma a cosa bisogna aspettare che ci scappi il morto o la tragedia prima che le Autorità competenti avviino una immediata verifica dello stato di affidabilità degli autobus che circolano in Basilicata e che sono impiegati nel trasporto pubblico? La Regione Basilicata in testa, cosa sta facendo?  L’Ugl tiene a precisare che diverse sono le note inviate agli organi competenti come, già dal 29/11/2016 si denunciava all’Autorità Nazionale Anticorruzione, agli Uffici provinciali del Lavoro, al Compartimento Polizia Stradale di Basilicata, al Ministero dei Trasporti, alle Istituzioni regionali ed al Prefetto di Potenza che da verifiche, l’o.s. riscontrava che aziende di trasporto pubblico urbano continuano ad utilizzare autobus obsoleti con l’aggiunta del mancato rispetto all’Art. 12 dei Capitolati speciali di Appalto lì dove obbliga l’impresa affidataria, al rispetto dell’anzianità massima di immatricolazione pari a 15 anni per i mezzi dei servizi urbani. A tutt’ora nulla è cambiato, alla nota dell’Ugl segue che si continua ad utilizzare autobus che superano di gran lunga l’età massima di immatricolazione. Se ciò è riferito a aziende per servizio urbano, situazione non trascurabile nel servizio regionale dove si vedono per le nostre strade ‘mulattiere’ regionali, circolare a volte veri e propi ‘catorci’ da terzo mondo. Stiamo stanchi di denunciare – proseguono i sindacalisti Ugl – se pur ora spetterà a tecnici e periti accertare i motivi dell'incendio, siamo comunque ottimisti perché grazie all’On. Cosimo Latronico (Cor) quanto accaduto ai ragazzi, il Governo dovrà aprire un'indagine ispettiva per compiere un immediato accertamento sullo stato di affidabilità dei mezzi di trasporto impiegati nel trasporto pubblico in Basilicata: come più volte denunciato dalla nostra o.s. e supportata dalle notizie allarmanti anche da parte degli operatori che riferirebbero della presenza in molti casi di mezzi vetusti in violazione alle prioritarie esigenze di sicurezza. Il nostro auspicio – concludono Giorgi e Giordano – è che la Regione Basilicata avvii le dovute urgenti verifiche e che le Autorità di Polizia, alle quali và il ringraziamento dell’Ugl, alla luce di questo ultimo avvenimento, siano molto severi nel far rispettare a tutte le aziende codice e normative riguardanti il trasporto servizio pubblico”.

 

Potenza lì; 24 gennaio 2017.

 

Ufficio Stampa Ugl Basilicata

Emendamenti Matera

“ Il decreto Mezzogiorno all'esame della commissione Bilancio della Camera dei Deputati dovrebbe valutare positivamente le proposte emendative che abbiano presentato per rimarcare e rilanciare il ruolo di Matera capitale europea della cultura nel 2019”. Lo ha dichiarato l’on. Cosimo Latronico (Cor), componente della commissione Bilancio della Camera. “ Un primo emendamento istituisce  un fondo di  3 milioni di euro   presso il ministero dei Beni culturali per rafforzare le connessione tra Matera capitale europea della cultura ed il sistema territoriale della magna Grecia per costruire una alleanza tra due comprensori contermini   con significative emergenze culturali, ambientali ed archeologiche. Un altro emendamento autorizza il Comune di Matera ad acquistare un immobile, anche attraverso un progetto di recupero e di riqualificazione, per realizzare un contenitore culturale all'altezza delle funzioni che la capitale europea dovrà svolgere. Un terzo emendamento ripropone  la necessità di disporre di una serie di deroghe alle norme vigenti  per consentire alla città di Matera di procedere ad un programma di assunzioni al fine di potenziare la struttura amministrativa. Il quarto emendamento affronta il tema di grande valore relativo all’istituzione di una zona economica speciale  nell'area della città di Matera per promuovere una zona  con vantaggi fiscali per le imprese ed a burocrazia zero, perché l'evento culturale favorisca  una trasformazione del tessuto produttivo della città. Questa ultima proposta ha una dotazione finanziarie e temporale importante che giunge fino al 2025, per rimarcare l'idea che oltre l'evento del 2019  bisognerebbe approntare leve e strumenti anche di natura fiscale che sollecitino, il protagonismo delle imprese e delle realtà  sociali”.

 

Roma 24 gennaio  2017

martedì 24 gennaio 2017

Nuova Convenzione tra UniNettuno e Comune di Pisticci: "Trasparenza e risparmio assicurano la prosecuzione del servizio universitario"

uninettuno

 

Novità in arrivo sul fronte Polo Tecnologico Universitario per la comunità di Pisticci: il Comune ha, infatti, predisposto una nuova convenzione con UniNettuno che sostituisce in toto il precedente accordo che coinvolgeva, oltre all'ente comunale e all'Università Telematica, anche l'Istituto Tecnico Agrario "Cerabona" di Marconia. La nuova convenzione, approvata in Giunta con delibera n°56\2017, ha durata triennale ed è gestita autonomamente dal Comune di Pisticci che, in questo modo, intende dare continuità all'offerta didattica, nell’ottica di una maggiore razionalizzazione dei costi.

UniNettuno è arrivata sul territorio pisticcese nell'anno accademico 2003-2004 con un centro di ascolto e nel 2007 una delibera di Giunta ha sancito l'apertura delle facoltà di Economia e Commercio e di Economia e Gestione Aziende Turistiche, mentre nel 2010 UniNettuno ha inaugurato anche i corsi di Giurisprudenza. Per l'anno accademico 2010/2011, a seguito di un progetto promosso dall'Istituto Tecnico Agrario "Cerabona" di Marconia e condiviso dal Comune di Pisticci, è nato il Polo Tecnologico che ha schiuso le porte a nuove facoltà in grado di incrementare l'offerta formativa di UniNettuno sul territorio lucano. Con la delibera n°28 del 23 febbraio 2011 il Comune di Pisticci si è impegnato ad assicurare il servizio segreteria e sportello didattico in connessione con la Presidenza dell'Istituto, tutor locali e spese per vitto, alloggio e viaggio dei docenti componenti la Commissione d'esame. Il tutto è stato finanziato da un fondo pari a 30000 euro, inserito in bilancio alla voce 'Università Telematica': 25000 euro relativi ai servizi di tutoraggio, segreteria, alle spese del personale amministrativo e didattico, 5000 euro per l'attrezzatura telematica.

Nella Convenzione tra Uninettuno e il Comune di Pisticci si disciplinava anche l'offerta formativa dell'università, oltre alla concessione di alcuni locali dell'Istituto Tecnico Agrario per le sessioni d'esame.
La convenzione relativa al Polo Tecnologico UniNettuno è stata rinnovata senza sostanziali modifiche nel corso degli anni fino a novembre 2016, quando la nuova Giunta Comunale ha attenzionato la questione, rilevando alcune anomalie gestionali e amministrative: "L'Università Telematica offre un servizio che dovrebbe essere a titolo gratuito per il Comune: nel nostro caso è previsto anche uno sconto del 25% sulle tasse universitarie per gli studenti immatricolati e residenti nel Comune di Pisticci - spiega l'Assessore al Bilancio Giuseppe Lettini - La delibera precedente prevedeva una spesa di 30000 euro per il nostro ente, un controsenso evidente viste le premesse di gratuità. Da qui sorge spontanea l'ipotesi di un danno erariale perché questa ingente spesa non è giustificata da nessun servizio integrativo per gli studenti che fosse dovuto dal Comune. Per questi motivi abbiamo reputato necessaria la definizione di una nuova convenzione con la direzione di UniNettuno secondo il principio di trasparenza che caratterizza l'operato di questa Amministrazione".

Sulla stessa linea le dichiarazioni del sindaco Verri: "La revisione della convenzione con UniNettuno si inserisce tra gli interventi di controllo e contenimento della spesa pubblica che abbiamo attivato fin dal nostro insediamento, per garantire alla cittadinanza servizi efficienti e meno dispendiosi. L'Università telematica è un servizio importante per molti studenti pisticcesi e il fatto che il nostro sia stato uno dei primi poli del Sud Italia ci rende orgogliosi. Ringraziamo l'Istituto Agrario e il suo Dirigente per la collaborazione offerta al Comune nella gestione dell'Università telematica, ma nel prosieguo seguiremo in maniera diretta il rapporto con UniNettuno, mettendo a disposizione degli studenti idonei spazi comunali, proprio per ridurre i costi di gestione.

Non possiamo permetterci di finanziare con fondi comunali servizi che normalmente vengono erogati dalle università: UniNettuno possiede al suo interno ottimi servizi di assistenza didattica, come abbiamo avuto modo di constatare dopo un lungo colloquio con il referente dei Poli Tecnologici, per cui abbiamo inteso porre un freno alla prassi di incarichi di tutoraggio in loco conferiti con criteri poco chiari e spesso di tipo clientelare. Lacunosa anche la rendicontazione di molte spese sostenute dal Comune per l’espletamento dei servizi; insomma un'università telematica che al Comune negli anni è costata quasi quanto un vero e proprio ateneo, con la rilevante differenza che, delle somme spese, ben poche corrispondono a reali esigenze della UniNettuno, le cui uniche necessità attengono ad una sede per lo svolgimento degli esami ed al rimborso delle spese sostenute in tali occasioni dai docenti, attività che sono garantite dalla nuova convenzione a costi nettamente inferiori rispetto a quelli fino ad ora finanziati con denaro pubblico. Stiamo approfondendo tutta la documentazione relativa alla gestione della convenzione UniNettuno degli ultimi anni e non escludiamo azioni a tutela dell'integrità del patrimonio pubblico".

SCOPERTA A POLICORO INGENTE EVASIONE FISCALE NEL SETTORE EDILE

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GUARDIA DI FINANZA:

SCOPERTA A POLICORO INGENTE EVASIONE FISCALE

NEL SETTORE EDILE.

 

Nell’ambito dell’attività istituzionale in materia di tutela delle entrate del bilancio nazionale, le Fiamme Gialle della Compagnia di Policoro hanno scoperto, al termine di una verifica fiscale, una rilevante evasione  perpetrata da una società di capitali operante nel settore delle costruzioni.

L’impresa, selezionata per aver omesso la presentazione della dichiarazione annuale per il periodo d’imposta 2014, è risultata in possesso di una contabilità frammentaria, essendo priva delle scritture contabili obbligatorie (registri iva, libro giornale e libro cespiti ammortizzabili).

Pertanto, la ricostruzione del giro d’affari aziendale è stata effettuata mediante controlli incrociati nei confronti di clienti e fornitori, individuati con l’ausilio delle banche dati in uso al Corpo. A conclusione dell’attività operativa, è stata quantificata una base imponibile netta, da proporre per il recupero a tassazione, di 1 milione di Euro, nonché un debito di imposta sul valore aggiunto dell’ammontare di 133.000 Euro.

Il responsabile dell’impresa è stato segnalato all’Autorità Giudiziaria per violazioni al Decreto legislativo n. 74 del 2000, disciplinante i reati in materia tributaria (infedele dichiarazione per il periodo d’imposta 2013 ed omessa dichiarazione per l’annualità 2014).

Parallelamente, sono state avviate le iniziative di proposta per l’adozione delle misure cautelari reali a  garanzia del credito erariale.

Prosegue l’impegno operativo della Guardia di Finanza nel contrasto all’evasione, in considerazione degli effetti negativi che tale fenomeno produce per l’economia, ostacolando la libera concorrenza fra imprese e sottraendo risorse economiche dello Stato a discapito delle imprese corrette e dei cittadini onesti.

DAL FESTIVAL A MATERA 2019 CON SANREMOSOL E L' INCARICO A GIUSEPPE GRANDE

conferenza

 

Quaranta ore di diretta, la partecipazione dei cantanti in gara al Festival, la collaborazione con Radio Rai, collegamenti  con oltre 300 media partner e la firma del  patto d’azione tra Sanremo capitale italiana della musica e Matera capitale europea della cultura nel  2019, direttamente al Casinò della città ligure. Sono solo alcune delle novità della seconda edizione di SanremoSol l’importante vetrina organizzata durante il Festival della Canzone Italiana, al via il 7 febbraio da  Sanremo, illustrate a Potenza nel corso di una conferenza stampa. “Puntiamo con il piccolo salotto di SanremoSol – ha spiegato  Giuseppe Grande, ideatore e direttore dell’iniziativa – a  raggiungere tanti cuori”. Molto lo spazio dedicato alla scuola ed ai giovani studenti grazie al Patto d’Azione stretto tra la  città di Sanremo, Matera e la Basilicata tutta, che vede affidata la regia a Giuseppe Grande per i  prossimi quattro anni, con l’obiettivo di svolgere manifestazioni di pubblico interesse oltre che durante il festival anche in Basilicata. Grazie a SanremoSol i giovani lucani potranno così esibirsi, partecipare a  seminari di studio e provare a muovere i primi passi nel mondo della televisione.  "Si tratta di un progetto ambizioso e unico nel suo genere - ha evidenziato Grande - che stimola a fare sempre  più e meglio". A conferma dell’importanza del progetto vi è la collaborazione diretta con Massimo Cervelli autore di Radio Rai e conduttore da Sanremo per Rai Radio2, la radio ufficiale del Festival, che in un video messaggio ha rimandato tutti a SanremoSol rimarcando che il salotto  sarà un crocevia e punto di riferimento per i cantanti del Festival e personaggi di rilievo, e soprattutto la location scelta per la firma dell’intesa, il prossimo 9  febbraio alle ore 11,  direttamente il  Casinò di Sanremo, in cui il  Festival ebbe inizio. Non è da escludere per quella occasione anche la presenza di Maria De Filippi e Carlo Conti. “Ci stiamo  lavorando” si lascia sfuggire Giuseppe Grande. Diversi gli intervenuti alla  conferenza stampa, tra cui il sindaco di Sanremo, Alberto  Biancheri, che in un  video messaggio ha dato appuntamento al  Casinò per la firma del Patto d’Azione. Per il  primo cittadino di Matera, Raffaello De Ruggieri, “si  tratta di  un’occasione unica per poter stimolare e favorire nelle giovani  generazioni l’interesse sui temi della conoscenza, conservazione e tutela dei patrimoni culturali laddove cultura è arte, natura e musica”. Soddisfazione è stata espressa anche dall’assessore ai Sassi e Patrimonio Unesco di Matera, Paola D’Antonio, che si è detta certa del fatto che “ il meccanismo innescato dal progetto SanremoSol potrà generare dinamiche positive per i territori coinvolti e soprattutto per le generazioni future”. Preziosa la collaborazione e l’adesione al Patto dell’Ufficio Scolastico Regionale della Basilicata. “Abbiamo deciso di aderire a questa iniziativa di ampio respiro e rivolgo l'invito anche al dirigente dell'Ufficio Scolastico della Liguria perché aderisca al progetto -   ha spiegato il dirigente Debora Infante in rappresentanza dell’Ufficio Scolastico Regionale della Basilicata - poiché convinti che SanremoSol possa offrire la concreta opportunità agli studenti lucani di avvicinarsi ad un altro contesto italiano attraverso l'arte e la musica, linguaggi  privilegiati dei nostri giovani".  Anche quest’anno l’iniziativa si avvale  della collaborazione di Sanremo On, anch'essa nel Patto, la rete  d'impresa della città ligure, composta di circa 70 aziende, eccellenze del tessuto commerciale e imprenditoriale Sanremese. “Un interscambio culturale che sarà duraturo nel tempo,  arricchito dalle nuove attività che coinvolgeranno anche i giovani e le istituzioni  scolastiche e culturali preposte che si svolgeranno anche durante questo Festival 2017 -  ha evidenziato Romeo Giacon, presidente di Sanremo On che per l’occasione ha inviato un messaggio. Nel corso dell’incontro con la  stampa è stato  presentato anche l’accattivante trailer ufficiale di SanremoSol, con la regia dello stesso Grande e Pasquale Pepe, e musica di Robert Blues dj. L'evento verrà trasmesso in diretta streaming tv su  www.sanremosol.it per la programmazione quotidiana dal 7 all’11 febbraio dalle 13 alle 19.

Policoro. Società pronta ad investire nel comparto del turismo.

policoro

La crisi economica sembrerebbe non aver intimorito una società orientata ad investire, attraverso un ingente finanziamento, nel comparto del turismo affiancandosi ad una struttura del luogo, soci compresi. L'operazione potrebbe, verosimilmente, favorire uno sviluppo economico, con annessi posti di lavoro, per l'intera comunità. Da voci provenienti dalla Città d'Ercole, sembrerebbe che il promotore dell'iniziativa sia un noto ex Sindaco, in passato, contraddistintosi per aver attratto investitori nel campo dell'industria della trasformazione ortofrutticola.

 

Redazione Jonica.TV

lunedì 23 gennaio 2017

Trasporti su gomma regionali: verifica immediata sulla sicurezza dei mezzi.


Quanto accaduto nella giornata di sabato al bus di linea che trasportava studenti dell’istituto agrario di Marconia è solo l’ultimo di una serie di gravi episodi verificatisi sulla pelle di coloro che usufruiscono del servizio di trasporto pubblico.


Già nel 2015 come M5S avevamo denunciato lo stato vergognoso in cui erano costretti a viaggiare lavoratori e studenti pendolari. Nelle segnalazioni che ci giungevano, si vedevano chiaramente utenti che, per evitare la pioggia all’interno degli autobus, erano costretti ad aprire i loro ombrelli.


All’epoca chiedemmo all’Assessore di venire a relazionare sui controlli che la regione aveva messo in campo sul parco macchine e sui servizi finanziati attraverso i contributi regionali  in dotazione alle società di trasporto. L’allora assessore  Berlinguer dichiarò che, nel periodo luglio 2014 - novembre 2015,  furono comminate sanzioni per circa 375 mila euro,  somma relativa sia ai servizi ferroviari che a quelli su gomma. Quelle relative al  trasporto su gomma ammontavano a circa 100 mila euro, frutto di  28 visite ispettive su 188 autobus appartenenti alle ditte del consorzio Cotrab, sanzioni che riguardavano per lo più il vincolo di destinazione decennale degli autobus e la mancata apposizione della scritta “Regione Basilicata” sui mezzi. Berlinguer dichiarò poi di aver trasmesso le informazioni sui mezzi vincolati al personale di Polizia Stradale, al fine di avere maggiore incisività e concretezza sui controlli.


Per quanto concerne i controlli sulla qualità del servizio l’ex assessore sottolineò che gli stessi erano posti in capo agli enti territoriali titolari del Contratto di Servizio (Province e Comuni).


Non è nostra intenzione soffiare sul fuoco e strumentalizzare un episodio così grave, ma crediamo sia opportuno avviare una riflessione seria sullo stato e sulla sicurezza del parco macchine in circolo nella nostra regione. Lo stesso Assessore Benedetto ha rilasciato dichiarazioni che danno una fotografia poco edificante dell’attuale situazione dei mezzi in circolazione. Non basta, a nostro avviso, promettere dei paletti più severi per i bandi e per l’affidamento dei servizi nei prossimi anni: occorre da subito fare una seria ricognizione sulla sicurezza dei mezzi, al fine di rassicurare e tutelare gli utenti che quotidianamente ne usufruiscono.


Leggi interrogazione


Gianni Perrino



Portavoce M5S Basilicata - Consiglio Regionale

OPEN DAY - MANLIO CAPITOLO di TURSI






In previsione delle iscrizioni all’anno scolastico 2017/2016, l’Istituto Tecnico






Statale Economico e Tecnologico “Manlio Capitolo” di Tursi indice giornate di






Open Day per ricevere gli alunni delle terze classi delle scuole medie






limitrofe al fine di offrire agli stessi ed alle loro famiglie tutte le informazioni






utili per compiere in modo consapevole la scelta della Scuola superiore di






secondo grado più consona agli interessi ed alle esigenze degli studenti.






L’Istituto tecnico “Manlio Capitolo” di Tursi possiede quattro indirizzi: Amministrazione Finanza e Marketing (ex ragionieri) Turismo, Costruzioni, Ambiente e Territorio (ex geometri) e Informatica.
Ad essi va aggiunto il corso serale per il settore economico e delle costruzioni che offre un’opportunità straordinaria a quei lavoratori intenzionati ad approfondire le proprie conoscenze e competenze conseguendo un titolo di studio che ne migliori la posizione lavorativa.

E’ da decenni che l’Istituto tursitano svolge la sua attività di formazione di tecnici qualificati, di figure professionali che si sono sempre distinte per le proprie capacità tecniche nei vari ambiti lavorativi.
Visitate le aule, la biblioteca, la palestra, i numerosi laboratori con tutte le attrezzature. Inoltre, sarà assicurata una dettagliata informazione sugli indirizzi di studi, presentato il piano delle attività didattiche e illustrata la vasta gamma di iniziative e servizi formativi che l’Istituto è in grado di offrire. Domenica 22gennaio, 28 e 29 gennaio dalle ore 16:00 alle ore 19:30.

orientamento-manifesto_2017



I RUBINETTI DI ACQUEDOTTO LUCANO PERDONO DEBITI E DERIVATI




 

Più che acqua, eroga debiti e quando può, investe le entrate delle utenze nei famigerati “Fondi derivati”. L'Acquedotto lucano SpA ha sottoscritto, con la BNL e con il San Paolo Banco di Napoli, titoli derivati per un totale di 29 milioni di euro di “valore nozionale”. Il primo contratto scade a dicembre del 2017 (ha un residuo di 112.526 euro), il secondo nel 2023 (ha un residuo di 2.274.330 euro).

È facile investire nei titoli spazzatura quando i soldi non escono dalla propria tasca, quando il dirigente non corre rischi personali e quando lo stesso ruolo di dirigente di un ente pubblico partecipato non è sudato, ma è dovuto a una legge, la 127 del 1997, meglio nota come “Bassanini Bis”. Legge che dà ampie discrezionalità ai governatori di Regioni e ai Presidenti del Consiglio: andrà riformata, quando il M5S sarà forza di governo, perché è una disposizione nata per fornire competenze tecniche allo Stato, ma al solito è finita per alimentare clientele, poltrone e debiti.

I debiti dell'Acquedotto lucano ammontano a più di 192 milioni di euro (bilancio 2015)! Tra titoli derivati e derive gestionali, la situazione debitoria di A.L. è impressionante, a partire dal numero dei dipendenti, 378, che costano 18 milioni di euro all'anno. Dei quali ci piacerebbe sapere i rapporti di forza tra il numero dei dirigenti e quello dei tecnici, visto che negli anni, per sopperire all'indebitamento, anziché ridurre gli sprechi, vietare le speculazioni finanziarie e, magari, mettere in efficienza le condotte, i dirigenti che devono ringraziare quel gran genio di Bassanini, in Basilicata hanno preferito togliere gli uffici periferici, creando disservizi non facili da superare ai cittadini, in una regione che è priva di trasporto pubblico e quello privato è insufficiente.

Del totale di 192 milioni di euro, 32 milioni sono i debiti verso le banche, 3 milioni verso aziende controllate, 10 verso la Regione, 1,5 verso istituti previdenziali, 2 verso i dipendenti e circa 20 milioni di euro sotto la voce “altri debiti” (sottobosco politico?). È anche interessante l'aumento del ricorso finanziario alla Sace, società di proprietà di Cassa depositi e prestiti, perché le banche hanno chiuso il conto corrente di Acquedotto lucano e si rifiutano di accettare, come pegno, le cessioni dei crediti che vanta l'ente pubblico partecipato.

I crediti, infatti, ammonterebbero a 163 milioni di euro, di cui 38 dovuti dalla Regione (altro sottobosco politico?), più 33 milioni di euro provenienti da esercizi precedenti, per immobilizzazioni immateriali e materiali, nonostante l'ente debba operare con fondi di esclusiva provenienza pubblica.

Buona parte di questi crediti, però, sembrerebbero conteggiati al solo scopo di far quadrare il bilancio, non essendo credibile, ad esempio, che l'ente idrico regionale vanti più di 56 milioni di euro dagli utenti lucani: possibile che nessuna famiglia lucana abbia pagato nel 2015 la bolletta idrica?

Vito Petrocelli, M5S Senato della Repubblica


 

domenica 22 gennaio 2017

Allagamenti statale ionica

allagamenti-ionica

“E' bastata un pò di pioggia e il nuovo svincolo di Nova Siri marina  sulla statale ionica di recente costruito dall'Anas , si e' allagato con rischi gravi per la sicurezza del traffico. Non e' la prima volta, sono due anni che si ripetono episodi di questo genere senza che Anas assuma gli accorgimenti del caso su un 'opera che ha appena collaudato”.  Lo ha dichiarato l’on.Cosimo Latronico (Cor). “La condotta dell'Anas e' inescusabile e si aggiunge ad un modo di procedere che va censurato senza esitazioni. Le opere non sono state eseguite con correttezza ed adeguatezza, e per di più il progetto della variante di Nova Siri, non e' stato realizzato nel rispetto delle prescrizioni apposte al progetto originario dal Comune  e dal Cipe.

Nonostante gli impegni manifestati dall’Anas, che si impegnava a realizzare tutto quanto previsto nei progetti originari, ad oggi non si vede nulla e l'esercizio delle nuova infrastruttura determina nuovi pericoli  e disagi. Tornerò a sollecitare i vertici della società  perché sia fatta chiarezza sulla qualità delle opere eseguite, sulla coerenza degli interventi rispetto ai progetti approvati, e sulle opere da completare per rendere sicure e funzionali l'arteria e gli accessi all'abitato di Nova Siri marina, sia impegnando  le risorse economiche rivenienti dal ribasso del  progetto che quelle compensative. Le opere pubbliche devono migliorare lo stato dei luoghi, sarebbe una iattura anche per la reputazione dell'Anas  se avvenisse il contrario”.

ADULAZIONE DE “IL CORRIERE” A MARCELLO PITTELA PER LA SOSTITUZIONE ETNICA DEI LUCANI

 

Piovono salamelecchi per Pittella su “”, nell’articolo del 18 gennaio “Dateci più migranti”, in Basilicata l’accoglienza non fa paura, dove non si capisce se l’articolista stia facendo informazione oppure adulazione del “governatore” lucano.

Ci sembra opportuno di virgolettare la parola governatore per ragioni umane, prima che politiche. Si, perché Marcello Pittella, definito “illuminato” da “Il Corriere” e dalla politica addirittura “sorprendente” a noi non sembra affatto il governatore dei lucani, bensì degli africani, per di più clandestini.

Tecnicamente il problema dell’incompatibilità principale fra il ruolo di Presidente della Regione Basilicata e di prestanome degli interessi di imprecisate regioni dell’Africa, sta soprattutto nel fatto che Marcello Pittella è stato eletto dai lucani, in Basilicata ed è stipendiato dal popolo lucano.

La Pascucci, autrice dell’articolo di sperticata lode, che sicuramente avrà ospiti nel salotto di casa una decina di clandestini, esultante scrive: “Ne dovevano arrivare mille, ma non bastavano e ne hanno richiesti almeno il doppio”.

Non sa, la giornalista, che Pittella nel momento in cui richiede il doppio di clandestini, lascia scappare, per incapacità politica, il triplo di giovani laureati lucani, costretti ad emigrare per avere la possibilità di lavorare e di curarsi degnamente.

Ancora, l’azione di ruffianeria prosegue con queste parole: “In controtendenza rispetto a tutte le altre regioni italiane, da tempo ho manifestato la volontà del governo regionale di andare anche oltre la quota di riparto nazionale dei flussi migratori”, flussi migratori che sarebbero, a suo dire, “un’occasione di sviluppo per il territorio”, citando le parole dello stesso Pittella.

Un qualsiasi normalista, pur se non brillante in intelligenza e logica, si chiede come mai il “governatore” della Basilicata consideri “occasione di sviluppo” improbabili “migranti”, tutti uomini adulti, di cultura ed abitudini tribali, provenienti da località dove il peso della vite ricade ordinariamente sulle donne, e non sia parimenti benevolo nei confronti dei suoi corregionali: sono forse inferiori i lucani? Hanno degli handicap insuperabili?

Poi finalmente sia Pittella che la sua decantatrice svelano i loro intenti, dietro un insopportabile sofisma che sa più di truffa ideologica che di semplice menzogna. “Sono infatti 2240 i richiedenti asilo in tutta la regione, di cui 185 minori non accompagnati” – afferma – “oltre 44mila migranti hanno un lavoro, al 90% con un contratto. Oltre la metà lavora in agricoltura”.

Dunque l’intento è chiaro: sostituire i lucani con lavoratori a basso costo, dunque nuovi schiavi, che faranno fatica ad apprendere rapidamente i loro diritti, dunque anche ad avvalersene.

Smascherato il primo proposito neocolonialista al contrario se non addirittura schiavista, la truffa ideologica sta nel fatto che essi pretendono di equiparare i già residenti nel territorio regionale, provenienti soprattutto dalle nazioni dell’Est, che hanno le nostre stesse origini sia culturali che religiose, i quali si sono già da decenni ben integrati e contribuiscono onestamente alla lenta SOPRAVVIVENZA di una regione che si spopola per cause politiche. Così serenamente viene anche data una percentuale gravissima: se il 90% dei veri migranti ha un lavoro regolare, sebbene non sappiamo di che retribuzione, il 10% sarebbe uno schiavo? Un lavoratore in nero? Davvero scandaloso che le “istituzioni” si vantino di tali miserie e reati. “Noi abbiamo deciso di ampliare ancor più il nostro impegno per i rifugiati e i richiedenti asilo – aggiunge Pittella – focalizzando tutte le migliori esperienze e le energie regionali e proponendo un approccio sistemico alla materia della migrazione e del diritto di asilo”.

Qualcuno dovrebbe erudire Pittella che il solo 5% è un vero rifugiato, che molti minori si scoprano non essere tali e che il popolo dei lucani, suoi datori di lavoro, gradirebbero davvero col cuore che Pittella dedichi le stesse “esperienze e le energie regionali” anche a chi gli paga lo stipendio e gli consente di vivere ben più che da borghesotto di sinistra.

L’adulazione si conclude con il consueto e stomachevole sponsor al progetto “We are the people”, un progetto carbonaro, i cui punti restano ancora ignoti addirittura alle autorità locali, da cui si evince solamente un dato: Pittella ed i suoi “fratelli” hanno deciso di investire sul territorio nell’intento di sostituire i lucani con gli africani.

Potenza, 22 Gennaio 2017

Francesca Messina, Responsabile Dipartimento Integrazione e Immigrazione FdI-AN Basilicata

sabato 21 gennaio 2017

ASSEMBLEA DI MOBILITAZIONE

PRESENTATO OGGI IN UNA DELLE TANTE AZIENDE AGRICOLE E ZOOTECNICHE FRA
PUGLIA E BASILICATA IL PROGRAMMA DELLA ASSEMBLEA DI MOBILITAZIONE
INTERREGIONALE PER CHIEDERE UN INTERVENTO STRARDINARIO DEL GOVERNO PER
LE AZIENDE AGROZOOTECNICHE E IL LAVORO DEI BRACCIANTI COLPITI DAL NEVE E
GELO DEL GENNAIO 2017
LUNEDI 23 GENNAIO 2017 ORE 18.30 SALA DEL CINEMA LA PINETA, VIALE
TRIESTE - GINOSA MARINA (TA)

Saranno presenti sindaci e delegazioni di Sicilia, Calabria, Puglia,
Molise, Basilicata, Campania e Lazio.
I sindaci siciliani adottano un documento comune e annunciano la
partecipazione all'incontro di Ginosa Marina
Un gruppo di circa venti allevatori e agricoltori si è ritrovato oggi
presso l'azienda allevatrice e agricola dei fratelli Pietro e Giuseppe
Panio in agro di Pisticci (una delle tante che nell'area fra la Puglia e
la Basilicata hanno subito e stanno subendio ingenti danni dall'ondata
di gel che si è abbattuta negli scorsi giorni sulle aziende e le aree
rurali) per presentare gli obiettivi e le modalità dell'incontro che si
terrà a Marina di Ginosa (TA) il 23 gennaio 2017 con inizio alle 18,30.

Il volantino di convocazione della "Assemblea di Mobilitazione" promossa
anche dal Tavolo Verde di Puglia e Basilicata, rilancia la denuncia che
con forza i movimenti e le organizzazioni che hanno promosso
l'appuntamento del 23 vanno ripetendo: "Le misure ordinarie fin qui
messe in campo per le calamità sono inefficaci e insufficenti.
Non sarà possibile l'elemosina solo per alcuni e solo dopo 5 o sei
anni. Servono risorse vere, misure straordinarie anche in deroga ed un
piano di sostegno a tutta l'agricoltura del Sud e in particolare alla
frutticoltura, alla cerealicoltura, all'orticoltura ed a quello che
rimane dell'allevamento meridionale.
........  E' a rischio la stessa tenuta sociale delle nostre comunità e
la qualità della democrazia del Paese."

Gianni Fabbris (coordinatore nazionale di Altragricoltura e del
Movimento Riscatto) ribadisce. "E' bene che i cittadini sappiano quello
che accade ormai da anni sulle calamità in agricoltura. L'UE
permetterebbe ampi margini di intervento ma pone una prima importante
condizione: che gli Stati membri finanzino con le proprie risorse il
fondo di solidarietà. Finora i Governi italiani hanno messo pochi
spiccioli che vengono distribuiti dopo 5 o 6 anni, solo ad alcuni ed a
condizioni per cui spesso gli agricoltori colpiti sono costretti a
rinunciare. L'effetto è quello di molte passarelle che annunciano lo
Stato di Calamità ma cui non seguono effetti capaci anche solo
parzialmente di venire incontro ad un comparto in difficoltà".

"Quella che si è abbattuta in questi giorni nelle campagne di molte
zone del Centro Sud" ribadiscono gli agricoltori e i promotori della
mobilitazione "non è una semplice calamità ma è un vero terremoto con
più epicentri che colpisce soprattutto l'ortofrutta e il piccolo
allevamento devastando strutture, compromettendo non solo le colture
invernali ma tutta la stagione agraria ed, in alcuni casi, per quest'ann
e per i prossimi tre anni almeno"

"Ma" ha aggiunto Mimmo Prencipe agricoltore del Movimento Riscatto e
coordinatore di Altragricoltura del Metapontino "se possibile quello che
è più grave è che questo evento colpisce aziende che non hanno più
la forza economica e finanziaria di anticipare e sostenere costi che non
potranno essere recuperati".

Per questo il Movimentori degli agricoltori fissa un primo obiettivo per
l'iniziativa del 23 gennaio: presentare con forza all'Assessore
Regionale all'agricoltura della Puglia Leonardo Di Gioia e all'Assessore
Regionale di Basilicata Luca Braia la richiesta di convocazione urgente
del Tavolo Agricolo della Conferenza Stato Regioni per concertare le
richieste al Governo di un provvedimento urgente e straordinario
finanziariamente adeguato sul modello di quelli adottati per il
Terremoto che realizzi, fra l'altro, almeno questi obiettivi: il
sostegno al ripristino delle scorte, degli impianti e delle strutture,
il sostegno per la perdita delle produzioni, la sospensione degli
impegni e delle scadenze finanziarie per le aziende colpite, misure per
difendere e tutelare il comparto ortofrutticolo e del piccolo
allevamento centromeridionale già in crisi, misure per garantire le
giornate di lavoro perse dai braccianti che sarebbero stati impegnati
nella raccolta
Nella giornata di ieri (20 gennaio) mentre era in corso la mobilitazione
degli agricoltori siciliani si sono riuniti i sindaci di diverse realtà
agricole siciliane e, dopo aver prodotto un documento comune, hanno
annunciato la partecipazione di una loro delegazione (fra loro i sindaci
di Acate e Niscemi) con gli agricoltri siciliani all'iniziativa di
lunedi a Ginosa Marina.

All'assemblea (che sarà preceduta da un incontro organizzativo per
impostare la mobilitazione) parteciperanno anche delegazioni di sindaci
e agricoltori da Lazio, Molise, Puglia, Campania, Basilicata e Calabria.
Durante l'incontro sarà presentato, discusso ed adottato il documento
da sottoporre a parlamento, governo e regioni.

Info e foto alla pagina facebook del movimento Riscatto e del Comitato
Terrejoniche

CHE GROSSO FARDELLO IL PALAERCOLE!

palaercole

Quante annose problematiche per l’amministrazione comunale di Policoro si materializzano a pochi mesi dalle elezioni. Sintomo evidente di scelte poco chiare negli anni e di menefreghismo giornaliero.

A riguardo di questo, noi vorremmo focalizzare, oggi, la discussione su un tema molto importante. Anzi su un luogo molto discusso: il Palaercole.

Il Palaercole è una struttura imponente, faraonica e unica, forse, nel Sud Italia. Costruita perché? Certamente costruita per ospitare eventi, manifestazioni sportive e altro. Insomma per essere sfruttata al massimo delle sue possibilità e non per fare la fine di “una Ferrari costretta a marciare con l’impianto a Gpl”.

Perché il Palaercole metaforicamente questo è.

Negli anni nessuno ha mai previsto un piano di gestione serio ed oculato. L’amministrazione attuale ammette di aver abbattuto del cinquanta per cento i costi di gestione dal 2012 ad oggi. Va bene. Fino a questo punto ok, anche se quei costi di gestione, abbassati grazie alla riduzione di uno spreco eccessivo di alcuni riscaldatori d’acqua, rientrano in una non-eccezionalità.

E’ come se a casa un fratello poco attento lasci l’acqua aperta ed un altro familiare vada a chiuderla per non sprecare. Fa un gesto di controllo ovvio, scontato e non eccezionale.

L’amministrazione comunale non ha gestito la struttura oculatamente a nostro avviso. Va bene sulla riduzione dei costi, va male sul resto. E per la grandezza dell’impianto c’è tanto tanto resto.

L’anno scorso allora il comune fa un bando. Tutti sanno il bando a chi viene assegnato. Lo stesso comune però dopo pochi mesi ritira tutto perché l’assegnatario non ha “le carte in regola” per gestirlo.

Tutto questo però accade dopo numerose polemiche nate da e per conto di associazioni sportive che, usufruendo di alcuni spazi, si trovano costrette ad andare via non avendo le garanzie di rimanere con il proprietario nuovo in arrivo.

A questo punto ci chiediamo: possibile che non sapevate che il vincitore del Bando, al momento di partecipare e dopo aver visionato, non aveva alcuni requisiti validi?

Vabbè, fermiamoci un attimo. Arriviamo ai giorni nostri. Allo stato dei fatti, l’amministrazione comunale vuole stringere i tempi per rifare un bando sulla falsariga di quello già fatto. Vorrebbe esternalizzare o trovare un gruppo di associazioni del posto che acquisisca la gestione, decidendo però le tariffe che addirittura si riserverebbero poi, di modificare anche anno per anno.

Il nostro timore è che per cercare di chiudere (secondo loro) un altro obiettivo programmatico prima di andarsene a casa, si assegni il Palaercole in modo approssimativo, consegnando in mano ad una nuova amministrazione una scelta scellerata e poco chiara.

Questa struttura ha bisogno di una programmazione gestionale che non si può attuare in tre mesi. Ci vuole più tempo e, affrettando adesso l’uscita di un bando “a prescindere”, servirà a poco. Potrebbe arrecare più danni al Palaercole di quanti ne abbia già subiti.

Nicola MONTESANO - Policoro Capitale

Trasferta siciliana per il Borussia Policoro femminile di calcio a 5 nella terza giornata di ritorno del campionato di serie A.

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Le ragazze di mister Antonio Cafarella saranno impegnate a San Cataldo (CL), contro una diretta avversaria per la lotta promozione, alla ricerca di punti preziosi, che mancano proprio dalla partita di andata contro le siciliane, per risalire in classifica e provare ad evitare i playout.


La Vigor San Cataldo, con sette punti in classifica e quattro in più delle biancorosse lucane, occupano la terz'ultima posizione in classifica, che vuol dire promozione diretta.


Non ci sarà Letizia Mazzola, febbricitante e Serena D'Addurno, mentre ha ottenuto il transfer e farà il suo debutto la neoarrivata portoghese Bruna Oliveira Marinho.


L'obiettivo delle ragazze policoresi è provare a fare bottino pieno sul loro campo come ammette il capitano Giusy Scarcia:”quella di domani contro la Vigor è per noi una gara che vale una finale, vincendo ci avvicineremmo ad un solo punto, fondamentale per noi se vogliamo evitare i playout. Sappiamo che non sarà facile, all'andata vincemmo all'ultimo respiro, loro giocano davanti al loro pubblico e sicuramente sarà un vantaggio, ma noi ci siamo allenate bene in settimana vogliose di tornare a casa con una vittoria. Già domenica scorsa, contro la squadra più forte del campionato, abbiamo dimostrato coraggio, voglia di attaccare ed anche una condizione fisica migliore. Speriamo di fare una bella gara e di poter tornare a Policoro con i tre punti, siamo tanto motivate”.


Le ragazze, che sono partite già oggi per la Sicilia, giocheranno alle ore 16 presso il Palamaira di San Cataldo (CL), questo l'elenco delle convocate da mister Antonio Cafarella: Federica Gentile, Raquel Nunes Guedes, Roberta Bergamotta, Ilaria Caruso, Bruna Oliveira Marinho, Graziana Cospito, Sharon Di Sanza, Valentina Matone, Giusy Scarcia, Rosanna Sisto, Delia Salfi.


La gara sarà diretta dai signori Andrea Campi della sezione di Ciampino e Simone Micciulla della sezione di Roma2, cronometrista Riccardo Portoghese della sezione di Catania