sabato 4 febbraio 2017

Refurtiva del valore complessivo di circa 20.000 euro

 
I Carabinieri della locale Stazione di Bernalda, hanno recuperato un ingente refurtiva del valore complessivo di circa 20.000 euro, che si ritiene sia stata rubata da una banda specializzata nei furti in aziende agricole. Tra la merce recuperata dai carabinieri vi è un aratro bivomero, un vibrocultura ed un frangizolla rubati la notte del giorno 01 febbraio in due aziende agricole del Metapontino. Il rinvenimento della refurtiva è avvenuto ieri sera quando una pattuglia dei carabinieri della stazione di Bernalda, nell’ambito dell’attività di controllo del territorio in località  Pietra di San Giovanni, ha ispezionato una serie di casolari abbandonati che, oramai, sono sempre più utilizzati dalla malavita come deposito dove stoccare in attesa di essere piazzata refurtiva di ogni genere. L’attrezzatura è stata riconsegnata ai legittimi proprietari.

venerdì 27 gennaio 2017

IN ROMANIA PRIMO PROGRAMMA ERASMUS PER GIOVANI INGEGNERI LUCANI

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Per due giovani ingegneri lucani - Pasquale Gottardello e Pierfrancesco De Rosa – è cominciata a Bucarest presso Palazzo Italia, l’incubatore di imprese presieduto da Giovanni Baldantoni, l’attività del programma Erasmus +.  E lunedì  arriva anche  Daniele Dammaro, ingegnere  specializzato nel settore agricoltura per seguire un analogo percorso con l’obiettivo centrale che i “migliori cervelli” possano tornare.

Per la prima volta – sottolinea Baldantoni – abbiamo avviato l’Erasmus per dare l’ opportunità a giovani laureati lucani di conoscere direttamente il mercato del lavoro internazionale e di svolgere un’esperienza formativa in Romania con la possibilità di ampliare l’orizzonte agli altri Paesi dei Balcani. Palazzo Italia, interviene nei progetti con studenti o laureati, al fine di rendere pratico, palpabile e valutabile, ogni  elemento necessario ad ideare, progettare , gestire, pensando ad un’attività professionale autonoma o in sinergia-supporto con imprese italiane ed internazionali qui presenti.  Intendiamo intercettare la volontà dei nostri ragazzi motivati a partire, principalmente, per la difficoltà a trovare offerte di lavoro che possano soddisfare le loro aspettative e con la convinzione che un periodo di studio e/o lavoro all’estero possa migliorare la loro situazione innanzitutto attraverso la conoscenza del mercato globale. Contiamo di estendere gli accordi dopo l’Unibas con altre Università del centro-sud. E’ a buon punto già un’intesa con Bari. In tanti – riferisce il presidente di Palazzo Italia – mi contattano per chiedere informazioni sui Paesi dei Balcani, sulla vita in Romania. Vogliono sapere se per loro c'è un futuro fuori dalla Basilicata e quali figure sono più richieste. Sappiamo bene che il fenomeno degli italiani migranti ha caratteristiche e motivazioni diverse rispetto al passato.  Riguarda fasce d’età e categorie sociali differenti. I flussi tuttavia non si sono fermati e, talvolta, rappresentano un segno di impoverimento piuttosto che una libera scelta ispirata alla circolazione dei saperi e delle esperienze. I giovani, però – lo ha detto anche il Presidente della Repubblica Mattarella - devono poter tornare. E il compito che svolgiamo nei Balcani (oltre che in Romania, in Serbia, Ungheria, Repubblica Ceca) e in Germania– spiega Baldantoni – è quello di intercettare questi nuovi emigrati: sono almeno 55mila gli under 40 che nel 2015 hanno lasciato l’Italia e trasferito la propria residenza all’estero, chi per cercare fortuna, chi per inseguire un lavoro, una passione o una nuova carriera. Immigrati, expat, foreign professionists con meno di 40 anni rappresentano la metà circa del totale dei trasferimenti di residenza che gli italiani hanno registrato . Per i giovani, si tratta in pratica di 3,3 trasferiti all’estero ogni mille under 40, in aumento del 34,3%. Rispetto al passato, si tratta di una emigrazione più limitata nel tempo e di qualità almeno per quanto riguarda le partenze dalle metropoli del Nord. Spesso si tratta di giovani mandati all’estero dalle famiglie (imprenditori o professionisti della media borghesia settentrionale) per studiare o comunque acquisire conoscenze, competenze e know-how da riversare poi, una volta rientrati in Italia, nelle attività professionali familiari o personali. È un fenomeno, a cui stiamo assistendo ormai da qualche anno.  Noi puntiamo a farli diventare moderni imprenditori, liberi professionisti, ambasciatori del “made in Italy” con un collegamento costante tra i Paesi di lavoro e l'Italia, una sorta di “pendolari” del lavoro all'estero. E soprattutto – conclude Baldantoni – con le attività di Palazzo Italia facciamo di tutto per ricreare un'atmosfera di casa, dal cibo, agli eventi di cultura e spettacolo, alla musica, agli incontri sociali.

STATUA ELLENICA NEL MAR JONIO : L’AIR GUN E GLI ARCHEOFOSSILI

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E di oggi la scoperta nel mar Jonio vicino a Capo San Vito a Taranto, di una statua ellenica in perfette condizioni raffigurante una donna, probabilmente Afrodite.

http://www.ansa.it/sito/notizie/cultura/arte/2017/01/26/trovata-statua-ellenistica-non-relitto_3e6105ca-2d56-40af-ac9e-0c8ed0202c80.html

La statua di media altezza è la testimonianza che il mare Jonio è ricco di reperti archeologici ancora da scoprire e da ricercare . Aree di potenziale interesse archeologico vista la presenza d’intensi traffici navali nell’antica Magna Grecia , o aree di particolare interesse archeologico come descritto dallo studio Archeomar del Ministero dei Beni Culturali , ricerca bloccata dalla mancanza di fondi.

La scoperta arriva in concomitanza con un convegno di Potenza, dove si esaltano le scoperte archeologiche fatte grazie ai lavori petroliferi. La domanda sorge spontanea, cos’è : una nuova frontiera culturale di promozione dell’archeologica grazie al fossile o una nuova professione ? quella degli archeofossili ?

http://www.ansa.it/basilicata/notizie/2017/01/25/basilicata-e-puglia-energia-e-cultura_6b3e95a4-febc-4344-a8f6-98bb47435c42.html

La domanda che facciamo spesso e che continuiamo fare al governo italiano e al ministro Franceschini invece sul mar Jonio dopo il ritrovamento di questa statua che ci ricorda i bronzi di Riace è questa : è su questi reperti archeologici nel mar jonio che si vuole sparare l'air gun ? Gli archeologi e gli studiosi che fanno i convegni con le compagnie petrolifere perché non fanno convegni anche per tutelare i reperti archeologi marini dalla ricerca con air gun ? Sicuramente per scoprire i reperti e i giacimenti archeologici ci sono molte tecnologie anche non invasive senza necessariamente sventrare il territorio con trivelle o oleodotti che segneranno il territorio per sempre. Aree archeologiche che difficilmente saranno meta di turisti, perché nessuno fa turismo vicino a trivelle ,oleodotti o centri oli maleodoranti. “Grazie ai metodi geofisici  non invasivi è possibile rilevare la presenza sotterranea di strutture quali fondazioni, pavimenti, strade, forni, focolari, tombe, sepolture, pozzi, cavità, , fossati e buche di pali. I metodi geofisici permettono di disegnare una “carta archeologica” del sottosuolo. Questa mappatura ha una doppia funzione: indica agli archeologi il luogo esatto in cui lo scavo deve essere fatto (risparmiando soldi e tempo), e fornisce i criteri per una pianificazione territoriale adeguata. La localizzazione dei siti archeologici può essere utilizzata come guida per politici, amministratori e urbanisti nella realizzazione di progetti, evitando il rischio di distruggere importanti resti del passato e di incorrere nel fermo archeologico.”

Da fonte http://www.archeomedia.net/i-metodi-geofisici-non-invasivi-applicati-alla-ricerca-archeologica/

Il Sindaco di Taranto Stefàno ha dichiarato al quotidiano on line: “Abbiamo interessato, con la massima urgenza le istituzioni (Prefettura, Soprintendenza archeologica e Nucleo Carabinieri per la Tutela del Patrimonio culturale) che effettueranno i dovuti accertamenti, secondo l’iter che le norme dettano. Ci siamo subito attivati perché vogliamo che questo ritrovamento non venga dirottato a Roma ma diventi patrimonio di Taranto. È giunto il momento di riappropriarsi dei nostri tesori e saperli valorizzare”.

http://www.booble.it/cronaca/taranto-ritrovata-in-mare-la-statua-di-una-dea-greca/

 

NOSCORIE TRISAIA

INIZIATIVA “I FIORI DI AUSCHWITZ” PER IL GIORNO DELLA MEMORIA

 


Alle ore 18 del 27 gennaio, presso l’auditorium dell’IIS Enrico Fermi di Policoro, è in programma l’iniziativa “I fiori di Auschwitz”, realizzata in occasione del Giorno della Memoria. Protagonisti saranno gli allievi coinvolti nelle attività del Laboratorio Teatrale dell’istituto, guidati dalle insegnanti Valeria Moretti e Silvana Labate. Grafica di scena a cura di Nino Oriolo. “I fiori di Auschwitz” è un percorso di letture tratte da “Il silenzio dei vivi” di Elisa Springer. L’iniziativa è aperta al pubblico.


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Al Liceo “Aristosseno” si insegna la green economy marina

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È veramente una scena inusuale: gli studenti della III E a indirizzo scientifico del Liceo Statale "Aristosseno" assistono attenti a una lezione sul tema “La Sicurezza a bordo di un natante”, apprendendo così predisposizioni, dotazioni e procedure necessarie per garantire l’incolumità degli ospiti a bordo di una imbarcazione durante una uscita in mare.

Inusuale è il docente che tiene questa lezione, Carmelo Fanizza, presidente dell’associazione Jonian Dolphin Conservation, ma soprattutto è inusuale l’aula in cui si tiene: il catamarano da ricerca scientifica “Extraordinaria” della JDC ormeggiato, in una fredda giornata di gennaio, al Molo Sant’Eligio di Taranto!

Sono gli studenti impegnati in “Vigili…amo la costa Jonica”, un progetto di alternanza scuola lavoro del Liceo Ginnasio statale “Aristosseno” di Taranto, il cui docente tutor è la professoressa Mariela Oliva; l’iniziativa si articola in quarantasei ore tra lezioni teoriche, tenute presso l’istituto scolastico, e una serie di attività “in mare” a bordo dei catamarani della JDC che li porteranno a diventare loro stessi ricercatori scientifici.

Questo progetto alternanza scuola lavoro della classe III E a indirizzo scientifico del Liceo “Aristosseno” e la Jonian Dolphin Conservation, rappresenta una grande occasione offerta ai ragazzi per conoscere veramente il mare e i suoi componenti biotici e abiotici, imparando ad amarlo e rispettarlo.

 

Gli studenti conosceranno a fondo la Jonian Dolphin Conservation, l’associazione di ricerca scientifica che studia e monitora la presenza di cetacei nel Golfo di Taranto, uno dei pochi esempi di successo della green economy realizzati a Taranto, una realtà attiva da anni che ha anche prodotto posti di lavoro valorizzando la “risorsa mare”.

Come ha sottolineato Salvatore Marzo, dirigente scolastico del Liceo “Aristosseno”, scopo ultimo di questo progetto alternanza scuola lavoro è proprio far toccare con mano ai ragazzi la possibilità concreta di diventare, in un futuro non troppo lontano, imprenditori creando a Taranto una azienda nella green economy.

A tal fine, infatti, nel progetto “Vigili…amo la costa Jonica” è compreso anche un modulo dedicato allo start up aziendale, lezioni che insegnano agli studenti le varie tipologie di impresa e come avviarle.

 

Una iniziativa che conferma il successo dei percorsi di alternanza scuola lavoro divenuti eccellenza europea della scuola italiana: gli alunni contribuiscono ad arricchire le attività del mondo dell’impresa e del lavoro, riversando le loro competenze linguistiche e multimediali e la loro creatività giovanile, mentre le imprese, le aziende e le associazioni contribuiscono ad ampliare i percorsi formativi degli studenti arricchendoli di contenuti e di capacità organizzative e gestionali.

 

Il Liceo “Aristosseno”, individuato dal MIUR, nel trascorso anno scolastico, tra i quaranta migliori istituti a livello nazionale di Best Pratice per i progetti di alternanza scuola lavoro, continua nei suoi percorsi formativi destinati a rendere i suoi alunni protagonisti dello sviluppo culturale e socio-economico di Taranto e del suo territorio.

Il titolo del progetto “Vigili…amo la costa Jonica” è emblematico: ogni Tarantino deve partecipare attivamente alla rinascita della propria città e la scuola deve essere parte attiva in questo processo.

La Jonian Dolphin Conservation ha accettato con grande entusiasmo di lavorare con i ragazzi per trasmettere loro non solo conoscenza, ma anche passione ed entusiasmo.

 

Taranto, 26 gennaio 2017

IX Congresso dell’US ACLI di Matera a Marconia di Pisticci

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Si è svolto la scorsa Domenica 22 Gennaio a Marconia di Pisticci il IX Congresso del Comitato provinciale Us Acli di Matera. L’evento, che ha visto la partecipazione dei rappresentanti politici, religiosi e delle associazioni territoriali, è stata un’occasione nella quale, oltre al rinnovo delle cariche dirigenziali, c’è stato un momento di verifica del percorso intrapreso fino ad oggi e di impegno e di progettualità per il quadriennio futuro.

Prima del dibattito, Giulia Capalbi, presidente uscente del comitato US ACLI di Matera, ha preso la parola per esporre la sua relazione sulle numerose attività svolte e sui grandi risultati raggiunti durante il suo quadriennio alla presidenza. La stessa è stata accompagnata da una presentazione delle attività svolte, corredate da foto che immortalavano le diverse esperienze maturate sul territorio e nelle diverse discipline praticate.

L’assemblea, presieduta dal consigliere nazionale US Acli Pierfrancesco De Napoli del Comitato di Cosenza, ha visto un proficuo dibattito con interventi di dirigenti di associazioni affiliate nonché ragazzi e dirigenti dell’US Acli, che oltre alle attività sportiva praticano anche attività culturali e sociali interessanti diverse fasce di età.

Nel corso della manifestazione sono stati consegnati dal comitato provinciale i Premi trasparenza alle società che si sono distinte per la loro sportività e correttezza nel rispetto delle regole nelle manifestazioni svolte. Le società premiate sono state Apif Valsinni, Real Ferrandina, Pol. S. Giovanni Bosco Marconia, Living  e New Sport Time Bernalda. Inoltre sono stati consegnati i riconoscimenti delle spighe di Bronzo US Acli, premio che l’Unione Sportiva delle Acli conferisce a dirigenti e soci che si sono distinti nelle attività dell’Ente,  a Carmelo Mennone, Giulia Capalbi, Enzo Galotto e Nino Modarelli. In aggiunta, è stato consegnato un premio alla Famiglia Gioia, per il cospicuo impegno e la partecipazione attiva con cui da anni collaborano con il nostro Comitato.

Come  nuovo presidente del Comitato provinciale di Matera è stato eletto Carmelo Mennone, dirigente dell’Asd San Giovanni Bosco, che vanta una lunga esperienza nel mondo dell’associazionismo e dello sport. Nel suo intervento ha sposato in pieno il motto che accompagna l’ente “Lo sport che vogliamo”, integrato dal comitato provinciale di Matera con i termini “educativo e partecipato”. Questi saranno gli obiettivi che verranno perseguiti per il prossimo quadriennio, cioè consolidare il gruppo dirigente, ma anche valorizzare nuovi giovani appassionati di sport, affinché possano diventare un punto di riferimento nell’organizzazione generale dell’US ACLI di Matera. L’impegno è per un gioco di squadra, dove ognuno dovrà far “esercizio di responsabilità”, condividendo insieme obiettivi e progetti, riuscendo così a crescere come associazione e insieme come dirigenti.

Nel congresso sono stati eletti il Comitato provinciale, i delegati al Congresso regionale e nazionale, nonché le commissioni tecniche e il collegio dei revisori dei conti del prossimo quadriennio.

giovedì 26 gennaio 2017

A Taranto studenti a scuola di terzo settore

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C’è tanto entusiasmo nelle studentesse della classe V B del Liceo delle Scienze Umane “Vittorino da Feltre”, tutte diciottenni, o quasi, una classe con un’unica presenza maschile.

Sono gli studenti che stanno partecipando a “Il Terzo Settore e le cooperative sociali”, un progetto triennale di alternanza scuola-lavoro che vede operare insieme il Liceo delle Scienze Umane “Vittorino da Feltre” e Confcooperative Taranto.

L’iniziativa è stata illustrata oggi dalla Professoressa Alessandra Larizza, Dirigente del “Vittorino da Feltre”, da Carlo Martello Presidente di Confcooperative Taranto, e dalla Professoressa Francesca Garibaldi, docente e tutor per questa attività.

«Abbiamo avuto un primo incontro presso la sede della Confcooperative – racconta Francesca – nel corso del quale ci hanno prima spiegato come funziona il Terzo settore in generale, per poi illustrarci la differenza tra una cooperativa sociale e un’associazione di volontariato. È stata un’esperienza molto formativa perché ci ha fatto entrare in contatto con un mondo a noi sconosciuto, importante soprattutto per noi studenti che viviamo ancora in una realtà “protetta” come la scuola: un conto è sentire parlare di certe cose al telegiornale o sul web, in fondo è un contatto virtuale, un conto è conoscerle direttamente dal vivo».

Antonella spiega invece che «abbiamo già visitato la Scuola Materna “SS Medici di Taranto”, gestita da una cooperativa sociale, dove abbiamo toccato con mano l’attività educativa e pedagogica a favore dei bambini; poi sono venuti a trovarci a scuola i volontari dell’Associazione “Mister Sorriso” che, con un simpatico naso rosso e camici variopinti, ci hanno raccontato la loro esperienza di clownterapia negli ospedali, mentre ora ci accingiamo a visitare la cantina sociale “Consorzio Produttori Vini” di Manduria. St tratta di esperienze molto diverse che ci stanno dando un quadro completo del mondo del lavoro e del Terzo settore».

 

I progetti dell’alternanza scuola-lavoro sono strumenti che consentono agli studenti, dai 15 ai 18 anni, di poter avere un primo approccio al mondo del lavoro, in particolare attraverso specifiche esperienze didattiche realizzate in ambiti lavorativi privati, pubblici o del Terzo settore.

La collaborazione con le imprese e con le loro associazioni di rappresentanza è particolarmente utile ai giovani non solo per implementare le conoscenze di base, ma anche e soprattutto per acquisire specifiche competenze utili per inserirsi al meglio nel mercato del lavoro, migliorando il grado di consapevolezza con il quale i giovani affronteranno le scelte future.

 

Fortemente convinta di tutto ciò è la Professoressa Alessandra Larizza, dirigente scolastica del Liceo Vittorino da Feltre, che all’inizio del corrente anno scolastico ha stipulato una convenzione di durata triennale con la Confcooperative di Taranto; l’intesa è finalizzata a co-progettare e realizzare congiuntamente percorsi di alternanza scuola-lavoro, in particolare mediante l’impegno della Professoressa Francesca Garibaldi, tutor dell’istituto scolastico, e di Carlo Martello, Presidente della Confcooperative Taranto.

A tal riguardo occorre ricordare che la Confcooperative Taranto è stata antesignana della collaborazione con il mondo della scuola: risale al 1995, infatti, il primo protocollo d’intesa con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, intesa recentemente rinnovata.

 

Il progetto di alternanza Scuola-Lavoro “Il Terzo Settore e le cooperative sociali”, realizzato su iniziativa del Liceo Vittorino da Feltre in collaborazione con la Confcooperative di Taranto, coinvolge venticinque alunni della Classe 5B e si articola in una fase teorica di venti ore presso l’Istituto scolastico e una di quaranta ore di formazione pratica.

Collegando la formazione in aula con l’esperienza pratica, questa iniziativa rappresenta una metodologia didattica che permette di attuare modalità di apprendimento flessibili ed equivalenti sotto il profilo culturale.

La tipologia di esperienza utilizzata, infatti, è quella della formazione orientativa: gli studenti svolgono un’attività di osservazione in affiancamento ai tutor esterni; il lavoro svolto viene costantemente documentato anche attraverso la compilazione di un “diario di bordo” e di apposite griglie di osservazione.

Le attività così realizzate permetteranno agli studenti di sviluppare competenze trasversali coerenti con il processo formativo di ognuno di loro.

 

Questo è uno dei progetti di alternanza scuola lavoro compresi nel variegato piano di offerta formativa del Liceo delle Scienze Umane “Vittorino da Feltre” che, da anni, si riconosce come una comunità in cui gli alunni, grazie a un’offerta formativa ampia e a strategie pedagogiche aperte, sono soggetti attivi di un processo educativo teso alla realizzazione di persone consapevoli di sé, autonome nei giudizi e nelle scelte, pronte a confrontarsi con la complessità della società contemporanea.

 

 

Taranto, 26 gennaio 2017

Nessuna idea di sostenibilità nel piano di mobilità di Piazza della Visitazione


Il piano di mobilità di piazza della visitazione a Matera sembra una burla: dopo la presentazione in pompa magna arriva la parziale marcia indietro del Sindaco de Ruggieri sulla scuola Torraca che presenterebbe delle criticità sul livello di agibilità e affidabilità strutturale

La proposta di questa amministrazione comunale, per nulla condivisa con la cittadinanza, è quella di stravolgere completamente Piazza della Visitazione, ma  prevede anche un’apparente riduzione del traffico su via Lucana. Secondo quanto appreso dal progettista in commissione infatti, sarebbe interdetto al traffico privato il solo tratto di via Lucana compreso tra piazza Mulino e via Roma, praticamente qualche decina di metri a fronte di un volume di traffico enorme che continuerebbe tranquillamente a transitare sulla principale arteria cittadina.

A nostro parere questa proposta non porterebbe alcun vantaggio alla circolazione in quanto le auto continuerebbero costantemente a sovraccaricare via Lucana, anzi potrebbe essere solo causa di disagio e ulteriore congestione; la soluzione all'annoso problema del traffico non è ovviamente semplice, ma meno complicata di quanto si possa immaginare, intanto se si prendesse in considerazione la proposta del programma elettorale del M5S di rendere gratuito il trasporto pubblico, almeno nelle aree centrali della città sarebbe un gran passo in avanti, ma si deve attendere il nuovo bando e contratto. Intanto però alcune soluzioni possono essere già intraprese: avviare una politica di incentivazione e sostegno al trasporto pubblico, creare, in sinergia con l’azienda di trasporto locale, percorsi preferenziali e quindi più rapidi per gli autobus cittadini come succede in molte altre città, avviare una campagna di sensibilizzazione per una cultura alla sostenibilità e all’ uso dei mezzi pubblici, collaborando ad esempio con le scuole. In definitiva, se mettiamo il cittadino nelle condizioni di usare agevolmente i mezzi pubblici, possiamo ridurre fortemente la congestione di vetture private nelle  zone centrali della città favorendo sostenibilità e vivibilità. E invece si continua a incentivare il trasporto privato su auto senza prevedere mezzi sostenibili in alternativa, come ad esempio delle aree ciclabili funzionali e utili, non come quelle inutili e inutilizzate realizzate dalla precedente amministrazione, servite soltanto a fare proclami e annunci in perfetto stile PD.

Ma questa amministrazione invece di migliorarle ha ben pensato di eliminare un tratto di quelle piste ciclabili inutilizzate in via delle Nazioni Unite, consentendo per altro la sosta di auto in una zona dove invece c’è già il parcheggio multipiano di via Saragat, realizzato con i soldi pubblici, completamente inutilizzato ed attualmente chiuso, sembrerebbe a causa della rottura di alcune tubazioni dell'impianto antincendio. Verrebbe da dire: "oltre al danno la beffa". Altri soldi pubblici da spendere per ripristinare lo stato dei luoghi e ci chiediamo se le opere siano state  eseguite a regola d’arte, se i controlli sui lavori eseguiti siano stati severi e precisi e come mai una struttura realizzata da così poco tempo continui ad avere bisogno di continui e costosi interventi di manutenzione straordinaria.



Antonio Materdomini

portavoce M5S in consiglio comunale Matera