martedì 12 giugno 2012

Bonus Benzina: Latronico invita De Filippo a intervenire

“Mi aspetto che il presidente De Filippo e la giunta regionale si costituiscano in giudizio innanzi al Consiglio di Stato contro la decisione del Tar del Lazio che vorrebbe mettere in discussione il diritto di oltre 300 mila lucani che hanno chiesto ed ottenuto la carta carburante per usufruire del tre per cento del royalties annualmente ricavate dalle estrazioni petrolifere”. Lo ha dichiarato il senatore del Pdl, Cosimo Latronico. “Con l’art.45 della legge 99/2009, su iniziativa dei parlamentari del Pdl, la Basilicata ha ottenuto l’istituzione di un fondo per la riduzione del prezzo del carburante a favore dei patentati residenti nelle regioni dove avvengono le estrazioni petrolifere, come compensazione per il contributo offerto al fabbisogno energetico Paese. Alcuni senatori della Lega inclusero, nel testo normativo, il richiamo agli impianti di rigassificazione che naturalmente si devono finanziare con un proprio sistema di royalties, per ora non previsto. Certamente non possono essere i lucani a finanziare con le loro estrazioni la riduzione del prezzo del carburante dei veneti per la presenza di impianti di rigassificazione in quella regione. E’ una questione logica e giuridica riconosciuta dalla decisone del Consiglio di Stato che rigettò nei mesi scorsi la decisione di sospensiva del Tar del Lazio. Ora nel merito il Tribunale Amministrativo del Lazio ritorna ad accendere questa dubbia pretesa della Regione Veneto, che farebbe bene a costruire un proprio sistema di compensazione senza pretendere di gravare sulle produzioni petrolifere dei lucani. La giunta regionale della Basificata ha il dovere di costituirsi in giudizio presso il Consiglio di Stato e di chiedere l’annullamento di quest’ultima decisione, per ripristinare il diritto dei lucani ad ottenere i benefici connessi alle estrazioni petrolifere che avvengono in questa terra e che hanno portato oltre 300 mila lucani liberamente a chiedere l’esercizio di questo diritto, permesso per la prima volta dal legislatore”.

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