lunedì 30 luglio 2012

Montalbano: iniziativa Legambiente pero acqua di rubinetto

L’iniziativa di Legambiente svoltasi a Montalbano Jonico la settimana scorsa rientra tra delle attività previste nell’ambito progetto “Terre d’acqua”, realizzato in partenariato tra i Ceas lucani di Legambiente e Acquedotto lucano, finanziato dalla Regione Basilicata tramite il programma Epos. Il Cea “I Calanchi” di Montalbano ha voluto ricordare alla cittadinanza i tanti motivi per cui si dovrebbe preferire l’acqua di rubinetto dall’acqua in bottiglia. “L’acqua di rubinetto è più economica. Sappiamo tutti come sia diventato sempre più difficile economizzare sulla spesa ed una famiglia di tre persone può risparmiare da 550€ a 1.250€ all’anno utilizzando acqua di rubinetto piuttosto che acqua in bottiglia. Inoltre, l’acqua di rubinetto rispetta l’ambiente. Ogni anno vengono prodotte 6.500.000.000 di bottiglie da 1,5 litri delle quali solo 1/3 viene recuperato ed avviato al riciclo. Inoltre, le acque imbottigliate viaggiano su e giù per l’Italia percorrendo da un minimo di 150 km ad un massimo di 1170 km per raggiungere i nostri supermercati (dato riferito al comune d Montalbano). Viaggeranno in treno? No, l’80 per cento delle acque si sposta attraverso il paese lungo la rete autostradale con conseguente emissione di 910 mila tonnellate di CO2 equivalente. L’acqua di rubinetto è sicuramente più comoda. Non pesa niente perché è già nelle nostre case. Ogni anno un padre di famiglia solleva circa una tonnellata di bottiglie di acqua quanto basterebbe aprire il rubinetto e riempire più contenitori. Tutto questo non basterebbe se l’acqua dei nostri rubinetti non fosse sicura. A dare garanzie sulle nostre acque ci ha pensato Acquedotto Lucano che ha messo a disposizione dell’iniziativa due tecnici dell’impianto di potabilizzazione di Montalbano Jonico.
L’acqua di rubinetto, infatti, è molto più controllata dell’acqua in bottiglia. Il numero maggiore di controlli va nella direzione di assicurare sempre e costantemente una elevata qualità dell’acqua. Alcuni parametri qualitativi, inoltre, sono più restrittivi per le acque di rubinetto rispetto a quelle imbottigliate come, ad esempio, il contenuto di nitrati. I campioni analizzati da Acquedotto Lucano vengono prelevati lungo tutto il percorso dell’acqua, dalle sorgenti agli invasi, dagli impianti alla rete e qualsiasi esito negativo delle analisi blocca l’erogazione ai fini potabili. Nel corso della serata è stata distribuita la “Carta d’Identità dell’acqua di Montalbano” disponibile anche sul sito di Acquedotto Lucano che pubblica le “Etichette” dell’acqua dei comuni serviti.
Il pomeriggio è stato animato dagli operatori dei CEAS “I Calanchi” anche hanno coinvolto numerosi cittadini in “Assaggi al buio”, un piccolo esperimento per verificare se sia effettivamente possibile distinguere l’acqua in bottiglia dall’acqua di rubinetto. I risultati ci dicono che al gusto non ci sono differenze.
A conclusione della serata la dott.ssa Zuardi di Acquedotto Lucano ha effettuato alcune analisi chimiche di base, per misurare la torbidità, la conducibilità e la presenza di cloro in alcuni campioni di acqua, catturando l’attenzione dei presenti che incuriositi hanno ricevuto risposte confortanti sulla qualità dell’acqua di Montalbano.
In concomitanza con “Acqua di rubinetto? Si grazie!” è stata lanciata la campagna “Imbrocchiamola” destinata ai ristoratori ed alle amministrazioni locali e volta a promuovere l’uso dell’acqua di rubinetto.
Con questa campagna si vogliono incentivare i ristoratori montalbanesi e lucani a dire basta a sprechi e consumi inutili e a rispolverare le brocche, così da diffondere buone pratiche come la divulgazione sistematica dei dati sulla qualità delle acque di rubinetto, l’eliminazione delle acque imbottigliate dalle mense scolastiche, nei ristoranti e nei luoghi dove è servita acqua in bottiglia.
Il cattivo tempo non ci ha permesso di sviluppare il dibattito a tre (Legambiente – Acquedotto Lucano – Amministrazione Comunale), previsto a conclusione della giornata come avvio della campagna e durante il quale avremmo ribadito le motivazioni che ci spingono a portare avanti quest’iniziativa”

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