Secondo quanto ricostruito il giovane intorno alle 10 di mattina si è tuffato in acqua con maschera e boccaglio per fare un po' di snorkeling. Nonostante si sia sempre mantenuto vicino alla riva e la spiaggia affollata nessuno si è accorto della tragedia che si stava consumando. Un malore, forse per essersi calato in mare a stomaco pieno, secondo una prima analisi effettuata, ha stroncato la giovane vita, con il corpo che è stato trascinato dalla corrente per molta strada. Solo quando arrivato all'altezza del Cuba Libre, alcuni bagnanti si sarebbero insospettiti del fatto che il giovane non si muoveva. Un bagnino si è quindi tuffato riportando a riva il corpo e tentando una prima rianimazione. Probabilmente il trentenne era già morto quando è arrivata la guardia medica di San Basilio, accompagnata dai Nov della protezione civile, l’ambulanza del 118. Sul posto anche l’eliambulanza arrivata da Matera, che ha potuto far scalo a ridosso della pineta, ed una pattuglia della Polizia di Stato. Soccorsi che si sono resi inutili, visto che il giovane era già morto, ma che hanno anche subito rallentamenti a causa del grande afflusso di turisti, vacanzieri e abitanti del luogo con le automobili parcheggiate in maniera selvaggia. Una situazione che potrebbe ripetersi nei giorni di agosto, se non addirittura peggiorare, quando magari l'arrivo tempestivo dei soccorsi potrebbe o meno salvare una vita.
(Gianluca Colletta)
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