Il vino lucano? Vuole parlare inglese, tedesco e cinese. Nella Città dei sassi nei giorni scorsi sono arrivati esperti degustatori del “Gambero rosso” per selezionare i vini lucani che entreranno a far parte della guida “Vini d’Italia 2013”.
Non un semplice manuale, ma un vademecum prezioso per gli appassionati del più rinomato “nettare degli dei” e uno strumento di lavoro imprescindibile per i professionisti del settore. La guida viene stampata in oltre 170 mila copie e tradotta in inglese, tedesco e cinese.
Il Dipartimento Agricoltura della Regione Basilicata ha organizzato la raccolta dei vini lucani per la selezione: 160 vini di cui 110 rossi, 35 bianchi e 15 rosati delle quattro Doc: Aglianico del Vulture, Matera, Grottino di Roccanova e Terre Alta Val D’Agri e della Igt Basilicata.
Il Dipartimento Agricoltura della Regione Basilicata ha organizzato la raccolta dei vini lucani per la selezione: 160 vini di cui 110 rossi, 35 bianchi e 15 rosati delle quattro Doc: Aglianico del Vulture, Matera, Grottino di Roccanova e Terre Alta Val D’Agri e della Igt Basilicata.
A valutare le produzioni vinicole sono stati due giornalisti esperti del settore, Paolo Zaccaria e Giuseppe Carrus.
Una bella vittoria per il vino “made in Basilicata” sottolineata con soddisfazione dall’assessore regionale all’Agricoltura Rosa Mastrosimone. “E’ importante essere presenti nell’autorevole Guida del Gambero rosso con i nostri vini che hanno il marchio di qualità” ha affermato.
“Lo stesso Zaccaria – ha evidenziato l’assessore – dopo aver degustato i nostri vini ha riconosciuto una crescita della vitivinicoltura lucana dal punto di vista tecnico e tecnologico, constatando che ci sono nuove aziende che imbottigliano e che l’Aglianico del Vulture Doc è un vino che spicca sugli altri, fungendone da traino”.
Nella prima fase di valutazione viene usato un punteggio in centesimi, in seguito i migliori vini vengono selezionati, su scala nazionale, per approdare alle finali dei “Tre bicchieri”, il massimo riconoscimento nel comparto.
Nella guida sono recensite 2500 aziende per un totale di circa 20mila vini che rappresentano i vertici della produzione italiana.
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