“In Valbasento non lavorano qualche decina di lavoratori, ma nonostante tutto e tutti circa un migliaio di unità tra diretti e indiretti. Se oggi in Valbasento lavoratori in attività ed ex lavoratori del polo chimico possono sottoporsi ad appositi screening per monitorare la propria salute lo devono ad una lunga battaglia sindacale condotta in maniera unitaria, con un riconosciuto protagonismo della Uilcem”. A dichiararlo in un comunicato stampa il segretario generale della Uilcem-Uil, Francesco Laviero.
“Pertanto - continua Laviero - è ovvio che il sindacato è per la tutela della salute e per evitare l’improduttivo e quanto mai pericoloso bipolarismo tra salute e lavoro. Ipotizzare che questa sia una valle dei misteri e dei veleni è grave. Oggi più che mai prioritario il rilancio della Valbasento, non con futuribili aereoporti o ennesime promesse che da anni ascoltiamo. Occorre ripartire da una seria politica industriale in grado di invertire il trend negativo delle chiusure che si sono susseguiti negli ultimi anni e mesi senza alcuna reazione da parte del territorio. Tecnoparco è, e deve essere uno dei perni del rilancio industriale considerata anche la sua partecipazione pubblica. Attendiamo quindi la conferenza di settembre annunciata dall’assessore Viti per confrontarci sul merito delle questioni che riguardano la Valbasento a partire dalle convenienze allocative e dal processo di bonifica. Noi a questo lavoriamo senza polemiche e con volontà di confronto”.
(Comunicato stampa)
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