"Il dato pubblicato dell’abbuffata di soldi pubblici anche da parte del consiglio regionale Lucano è scandaloso. La spesa del consiglio regionale Lucano così come certificato dalla Cgia di Mestre che è aumentata del 120% passando da 1.646 milioni di euro del 2000 a 3.622 del 2010 , questi dati assegnano alla nostra Regione il primo posto primato che contende con quello del piazzamento per la diffusione della povertà, come si vede sui primati non ci facciamo mancare niente La stessa pronuncia dello scorso luglio della corte costituzionale che ci assegna l’appellativo di ente spendaccione non può passare inosservata , ma quel monito va accolto , e parafrasando Speranza “è arrivato il momento di fare dei tagli seri ai costi della politica così come ebbe a dire l’altro giorno a rete quattro. Difronte questi dati è sorprendente la risposta furbesca del presidente del consiglio Regionale Follino , l’eminente nostro sovrano ci fa sapere che lui vorrebbe ma non può nulla rispetto alle cifre milionarie di spesa ed invoca l’intervento del governo , ben sapendo che la legge in materia non consente nessuna ingerenza da parte del governo nazionale , un modo per sfuggire alle proprie responsabilità. Invece da subito la politica lucana deve mettere al centro del dibattito il costo del funzionamento del consiglio regionale a cominciare dall’organizzazione a finire ai costi vivi della politica che per le dimensioni raggiunte non sono più tollerabili socialmente , specie oggi con una crisi di dimensioni epocale che giorno per giorno sta erodendo i redditi dei lavoratori e portando verso la povertà migliaia di famiglie Lucane. Follino faccia il serio , lasci le chiacchiere o la speranza che passata la bufera si spengano i riflettori su una vicenda che può avere effetti deflagrando per la politica di Palazzo., si attivi subito per un piano di tagli concreto fatto di numeri nel rispetto non solo etico morale ma anche della sostenibilità sociale , risparmi che devono essere indirizzati a sostegno delle emergenti povertà. Il presidente del consiglio non si senta leso per questa nostra lettera nella propria sovranità ( come nel caso Ruggiero dove ci fece sapere di aver trasmesso la missiva dei promotori che chiedevano l’intervento dell’assemblea per la decadenza dell’ex consigliere alla procura di potenza per lesa maestà) perché noi vigileremo e terremo accesa la fiammella dell’opinione pubblica fino a quando lira su lira non vedremmo un oculato utilizzo dei nostri soldi".
(Comunicato stampa)
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