venerdì 7 settembre 2012

Pisticci: appello di Altragricoltura per salvare 500 ovini

Altragricoltura Basilicata e Soccorso Contadino lanciano l’appello di salvare i 500 capi ovicaprini dell’azienda Panio di Pisticci che corrono il rischio di morire di fame dopo l'incendio dei fienili e dei pascoli. Un appello rivolto alle istituzioni (Comune, regione e Prefettura) affinchè intervengano urgentemente. “L’azienda - si legge nel comunicato - costituita da 500 capi ovicaprini non è attualmente in grado di provvedere al loro fabbisogno poiché i pascoli, le attrezzature e i due fienili che fornivano foraggio con il quale si sarebbe dovuta gestire l'alimentazione degli animali fino alla prossima stagione sono andati, nel giro di 36 ore, letteralmente in fumo. L’azienda Panio è solo una delle aziende coinvolte nel maxi incendio; gravi danni hanno subito anche le aziende agrozootecniche di Michele Montano e Giovanni Grieco.
Il coordinatore di Altragricoltura, Gianni Fabbris ha dichiarato lo stato di calamità chiedendone il riconoscimento alla Regione ed al Governo nazionale “affinchè intervengano attraverso un provvedimento di liberalità e solidarietà a salvare queste aziende in difficoltà in un territorio già profondamente ferito dalla crisi economica e dall'impatto disastroso di eventi ambientali e di cattiva gestione del territorio”. L'incontro ha, comunque, avuto anche un carattere organizzativo ed operativo. I componenti del Soccorso Contadino di Basilicata presenti insieme a diversi agricoltori ed allevatori hanno valutato la situazione e deciso come dare avvio urgentemente alle iniziative.
La stima che i tecnici in loco hanno prodotto è di un fabbisogno di circa 40/50.000 Euro per le tre aziende coinvolte di cui almeno la metà per l'azienda Panio. La solidarietà non è solo una richiesta alle istituzioni è anche un impegno che coinvolge la comunità ed i cittadini. Gli agricoltori e pastori presenti hanno deciso di attivarsi immediatamente per cominciare a dare risposte dirette loro stessi in modo da sostenere con attivamente un collega in difficoltà”.

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