Una scena che si è abituati a vedere nei film americani. Uno di quelli in cui l'uomo lotta contro la natura che dove passa distrugge tutto. Non serve però andare oltre oceano per vedere scene drammatiche e terribili. Una tromba d'aria si è abbattuta questa mattina su Taranto. Auto distrutte e scaraventate a centinaia di metri di distanza, case scoperchiate. Anche lo stabilimento dell'Ilva è stato colpito. A quanto si apprende la struttura ha subito danni e crolli, con un camino che ha colpito anche diversi operai. Fiamme alte 60 metri sono state viste uscire dai camini dello stabilimento, anche se l'azienda assicura che sono state scaturite dalle valvole di sicurezza e che è tutto normale. Si è parlato anche di disastro ambientale sfiorato a causa di fuoriuscite di gas tossici. Inoltre è caduta in acqua una delle gru situate sopra uno dei pontili che affacciano sul mare e che si trovano all'interno dell'enorme stabilimento dell'azienda siderurgica. Un dipendente, che era alla guida di una gru caduta in mare, risulta disperso. Al lavoro i sommozzatori di Bari. Sul posto vigili del fuoco e ambulanze per soccorrere eventuali feriti. Sembra che il bilancio attuale in tutta la città sia di tre vittime e una ventina di feriti. Una nuova tegola che si abbatte su Taranto e l'Ilva, dopo le vicende giudiziarie relative al disastro ambientale ipotizzato dai magistrati provocato dallo stabilimento. La natura si è vendicata forse nel peggiore dei modi.
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