Nel mese di settembre, con una richiesta protocollata al comune ed indirizzata al sindaco R. Leone e all'assessore al ramo E. Bianco, sollecitavo l'amministrazione comunale ad aprire un dibattito nella città, per costruire una proposta partecipata di Piano Città che puntasse a riqualificare dal punto di vista urbanistico e socio-economico una vasta area, sintetizzabile in quello che è sempre stato il cuore della nostra città.
La sollecitazione puntava ad aprire una riflessione su come ripensare alcuni contenitori pubblici, quali la Ex Scuola Elementare di Via Dante, l'attuale caserma dei Vigili Urbani, l'attuale Scuola Materna di Via Dante, le aree verdi del centro urbano ( Villa Cotino-Via Belvedere- Verde Ufficio Postale), la scuola media "Papa giovanni XXIII°" e i serbatoi dell'acquedotto, partendo dal dato di fatto che la nostra città è cresciuta e si è modificata sia nella struttura urbanistica che in quella socio-economica.
Oggi le esigenze sono diverse e la prima missione alla quale siamo chiamati è rivitalizzare il cuore della nostra città. Come farlo? Ripensando appunto i contenitori pubblici richiamati, rendendoli attrattivi e portando il cittadino a riconoscersi nella nuova dimensione. Quale occasione migliore del Piano Città promosso dal governo nazionale? Nessuna.
Andava colta al volo ma in questo caso l'amministrazione non è stata pronta, non ha presentato nessuna proposta e oggi non possiamo chiamare in causa la regione, come ha fatto nel consiglio comunale di ieri sera, il consigliere comunale Ferrara.
La regione Basilicata sta facendo la sua parte, egregiamente in questo caso, perchè ha gia coinvolto i comuni che hanno presentato le proposte nei termini previsti e in caso di mancato finanziamento nazionale sta pensando a come valorizzare le proposte costruite dai comuni stessi, con possibile ricerca di ulteriori sponde di finanziarie.
Mi spiace molto che sui temi importanti si continui a sottovalutare, perchè a pagarne le conseguenze negative è la città.
Quando potremo discutere del fatto che Policoro ha bisogno di un Palazzo della Cultura con annesso Teatro, di una Casa per Anziani, di un Centro per la Creatività e del ripensamento urbanistico del cuore cittadino? Mai?
Dovremo continuare ad accontentarci della solita attività di manutenzione delle strade o dei marciapiedi, sempre e comunque insufficiente o guardare Oltre e vedere dove puo' solo una politica amministrativa illuminata? Policoro merita, di piu'!
(Comunicato stampa)
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