sabato 3 novembre 2012

Policoro: segregata e violentata, liberata dai carabinieri di Taranto

Si è concluso con l'intervento dei carabinieri di Taranto l'incubo di una ragazza rumena, appena 18enne, madre di un bambino in tenerissima eta', affidato alle cure dei nonni, che era stata segregata in un casolare diroccato, picchiata, violentata, piu' volte al giorno, e costretta, da un suo connazionale, a prostituirsi alla periferia del capoluogo jonico.
L'aguzzino, Pandel Laurentiu Constantin, 30 anni, in Italia senza una dimora stabile, pluripregiudicato, e' stato sottoposto a fermo di polizia giudiziaria dai militari della Stazione di Taranto Centro, coadiuvati dai colleghi del Nucleo Operativo e Radiomobile, con accuse gravissime: sequestro di persona, riduzione in schiavitu', violenza sessuale e sfruttamento della prostituzione.
Aveva convinto la donna a seguirlo in Italia con il miraggio di un lavoro ben retribuito. Ragazza madre da poco piu' di un anno, avrebbe utilizzato quei soldi per garantire un futuro migliore al proprio piccolo. Condotta a Policoro, in provincia di Matera e, successivamente a Taranto, per farle perdere l'orientamento ed evitarne la fuga, la donna, secondo quanto ha riferito ai carabinieri, sarebbe stata trattenuta, contro la propria volonta', in due immobili abbandonati, costretta a vivere mezza nuda, tra la sporcizia ed i rifiuti, e a dormire su un materasso sporco. Una segnalazione anonima giunta al 112, ha permesso ai carabinieri di predisporre mirati servizi antiprostituzione sul territorio, che hanno portato alla liberazione della malcapitata e al fermo del malvivente dopo un vano tentativo di fuga all’estero.

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