domenica 2 dicembre 2012

Policoro: alla Straeracklea parte la corsa per difendere il mar Jonio

Grande partecipazione oggi alla Staherakleia, manifestazione sportiva che quest’anno ha voluto avere una valenza sociale molto forte, gli atleti hanno corso per salvare il mare Jonio dalle trivellazioni petrolifere. Oltre 200 atleti provenienti dalle regioni vicine di Calabria, Puglia, Campania e da tutti comuni lucani hanno corso per le vie dell’antica città della Magna Grecia “Eraclea” (oggi Policoro). La corsa podistica si è sviluppata su un percorso di 10 km e si affianca alla corsa che tutti i cittadini hanno iniziato nel Metapontino e nell’Arco Jonico per tutelare il bene comune del ciclo dell’acqua e del mar Jonio. Per meglio evidenziare il dramma che questa comunità sta vivendo, ogni atleta ha attaccato al proprio pettorale un fiocco nero in segno di lutto per lo scempio ambientale ed economico che rischia il nostro mare finora lasciato indenne dagli appetiti delle compagnie petrolifere. Le quali già stanno speculando sul territorio agricolo della Basilicata con le 473 perforazioni messe in atto dal 1950 a oggi col rischio di rendere desertificata l’area e imbevibile l’acqua dei fiumi e delle sorgenti lucani. Le trivellazioni off shore che si vogliono realizzare nei nostri mari partono dall’Adriatico Pugliese, passano nello Jonio Lucano-Calabro (dove ci sono già tre istanze di ricerca da parte della Shell e dell’Appennine E) per arrivare nel canale di Sicilia.Queste estrazioni petrolifere soddisferanno il fabbisogno nazionale per appena 7 settimane. In questo caso possiamo tranquillamente affermarlo : con il solo risparmio energetico possiamo salvare i mari del Sud. In pratica basterebbe che una persona in tutta la sua vita (media 80 anni) in Italia non utilizzasse l’automobile per sette settimane (con un vantaggio economico personale, invece di pagare i petrolieri).La mobilità sostenibile nel XXI secolo dovrebbe essere un diritto dei cittadini . Distruggere il mare dell’intero meridione per poche settimane di greggio sarebbe non solo uno scempio ambientale, ma un disastro economico per gli imprenditori del turismo, della pesca ,dell’agroalimentare, dei servizi, per il valore degli immobili e soprattutto per il futuro delle nuove generazioni. Alla manifestazione e alla stessa gara hanno partecipato gli amministratori di Rotondella e Policoro e lo stesso sindaco di Policoro ha portato tra gli atleti la bandiera NO TRIV. La partenza è stata data con un colpo di pistola e dalla bandiera del movimento Notriv ha accompagnato poi gli atleti lungo il percorso.

(Comunicato stampa)

Nessun commento:

Posta un commento