mercoledì 2 gennaio 2013

Ginosa: Vacanze inquinate dall'arte

 <!-- @page { margin: 2cm } P { margin-bottom: 0.21cm } -->
Vacanze ginosine “inquinate” dall’arte. Resoconto a caldo sugli eventi organizzati dall’associazione LocoMotiva


Si è appena conclusa una settimana natalizia ricca di eventi per Ginosa. Inquinamento Artistico, la rassegna artistico-culturale dell'associazione LocoMotiva, per la terza volta consecutiva ha animato la fine dell'anno tra risate e momenti di riflessione con eventi che hanno coinvolto un pubblico di tutte le fasce d'età.
Il 26 dicembre è stato dedicato soprattutto ai bambini e ai ragazzi, con lo spettacolo “Superfantasfiction – Cirque Comedy” dell'associazione culturale La Farandula. Un teatro Alcanices stracolmo non solo di piccoli spettatori, ma anche di adulti, ha assistito con stupore e partecipazione ad una rappresentazione che fonde comicità, giocoleria e acrobatica. Un coinvolgimento non solo emotivo, ma anche pratico, che ha visto piccoli e grandi invitati a salire sul palco per dare il proprio contributo allo spettacolo. Un intento, quello di avvicinare le nuove generazioni alle diverse forme teatrali, che l'associazione LocoMotiva ha voluto anche quest'anno porre come una delle priorità, rimanendo più che soddisfatta per il risultato raggiunto.

Il 27 dicembre, al Teatro Metropolitan, il trionfo della Rimbamband. Riconferma e tutto esaurito per il quintetto di “rimbambini” pugliesi che ha incollato il pubblico alle poltrone con i loro “Rimbamband Show”. Strumenti che parlano, corpi che suonano come percussioni, ritmati ed esilaranti avvicendamenti tra i membri della band, capeggiata dall’eclettico Raffaello Tullo, sempre intento a domare i suoi scalmanati compagni d’avventura. Sul palco è un continuo stuzzicarsi mentre scorrono le note dei grandi della musica (Buscaglione, Carosone, Gaber, Mozart, Rossini) e accenni a pietre miliari del cinema (Jerry Lewis, Charlie Chaplin). L’indomabile Nicolò Pantaleo ai fiati che non vuole dimenticare la sua amata “banda di Capurso”, il virtuoso pianista Francesco “Il Rosso” Pagliarulo (sempre bravissimo) e il contrabbassista un po' stralunato Vittorio Bruno, che non perde occasione di augurare “Merry Christmas”, anche quando ormai il Natale è passato. Si gioca con le note e le parole, ma anche con gli stereotipi culturali e linguistici, trovando in ognuno di loro il pretesto di regalare al pubblico dell'ottima musica. In filo conduttore musicale permette ai cinque “suonattori” di esprimere appieno il loro talento di artisti a tutto tondo, coinvolgendo e a volte canzonando il pubblico, in un crescendo di allegria e risate. Uno spettacolo in grado di infondere gioia e ottimismo, oltre ad appassionare un teatro stracolmo di persone di tutte le età.

Il 29 dicembre è stata la volta di “IA... di cinema”, altro grande successo in un teatro Alcanices gremito fino a ogni angolo utile. La rassegna di cortometraggi, punto fermo di Inquinamento Artistico, quest’anno ha proposto una nuova formula: un alternarsi di cinema e musica che ha rapito gli spettatori tra ironia, momenti di comicità e spunti di riflessione. Una piccola orchestra, composta da Lisa D’Amelio (voce), Umberto Galante (clarinetto), Simona Castria (sassofoni), Vito Emanuele Galante (tromba), Michele Mele (piano), Vito Galante (contrabbasso) e Michele Sannelli (vibrafono e batterie), ha eseguito dal vivo brani musicali inediti, appositamente proposti per l’occasione dai compositori Antonio Nino Bollettieri, Vittorio Pasquale, Antonello Tosto e ancora Vito Emanuele ed Umberto Galante. Velati dietro lo schermo, i musicisti hanno esaltato il messaggio dei singoli cortometraggi. Vario, ma di grande attualità, il tema di questi ultimi: dall'amore che supera tutti gli ostacoli, persino la dimenticanza dovuta all'Alzheimer, alla ricerca della propria identità, come singolo o come popolo, che spesso porta a sanguinosi conflitti, in cui a pagare il prezzo più alto è chi non combatte. Non è mancata nemmeno la satira sulla politica e la giustizia italiana. E, ancora, la riflessione sull'età adulta, con tutto ciò che questa comporta: le sue paure, le sue ansie, la sua precarietà, il suo abbandonare, a volte, i sogni e la sana follia che rendono la vita dei bambini ricca di stimoli e di speranza.

Quella stessa speranza che l'associazione LocoMotiva ha voluto esprimere nella mostra fotografica “Il sicuro affuturato”, il cui allestimento realizzato dall’artista-artigiano Vito Furio gioca col contrasto tra bianco e nero, tra “pulizia” dell'infanzia e “sporco” dell'età adulta. Un color fango che sta ad indicare il carico di esperienze, incluso quelle negative, che ha “sporcato” l'uomo (inteso come genere umano) adulto che, non riuscendo a salvare se stesso, cerca di trarre in salvo le nuove generazioni dall'impasse di precarietà e negatività in cui queste sono state costrette dalla crisi economica e di valori . Un voler cercare, insomma, una via d'uscita a quello che apparentemente sembra un vicolo cieco, ma che potrebbe aprirsi a nuovi sbocchi e opportunità se solo si liberasse il talento. La mostra, che vede esposte 25 delle finaliste del concorso fotografico “Racconta il Talento”, resterà aperta presso il Palazzo Perrone, in Corso Vittorio Emanuele II n° 88, fino al prossimo 6 gennaio, data in cui si chiuderà l'intera manifestazione.

Nessun commento:

Posta un commento