giovedì 3 gennaio 2013
La cultura della sostenibilità salverà la terra e il mare
2013 -Sarà la cultura della sostenibilità a salvare la nostra terra e il
nostro mare.
Come consuetudine rinnoviamo i nostri auguri alla stampa, alle tv, ai giornali
e alle radio che ci hanno seguito e sostento nel 2012. E’ stato un anno
emozionante come tutti gli altri, dove non si è mai spenta la voglia di lottare
per un’idea, per un progetto o semplicemente per difendere la nostra acqua, il
nostro mare o la nostra terra. Le iniziative non sono mancate e chiudiamo l’
anno con gli inizi di una grande mobilitazione di popolo per difendere il
nostro mare e la nostra terra dalle lobby petrolifere. Dalle catene umane sul
mar Jonio ,sul Pertusillo ,alle lotte per l’acqua pubblica da salvare dall’
inquinamento ,alle crociera con la vela per stabilire un rapporto con il nostro
mare e la nostra storia Noscorie Trisaia non si è mai sottratta con i
cittadini nel difendere quel tesoro fatto di ambiente e territorio che
molti vogliono sfruttare per puri interessi senza stabilire un percorso di
sostenibilità con le future generazioni.
Questa è una guerra di cultura e di sostenibilità per il nostro futuro.
Sostenibilità è tranne benefici dal terrirono senza intaccare il futuro
economico delle prossime generazioni.
La Basilicata è al centro d’interessi di multinazionali private che vogliono
trasformatore la nostra terra e il nostro mare in un deserto dove estrarre
petrolio, pompare gas e anidride carbonica nei pozzi esauriti e nella peggiore
delle ipotesi rifiuti e scorie nucleari. Tutto condiviso da una classe politica
compiacente, che firma le leggi in parlamento senza saper leggere, che scrive
leggi in favore delle lobby invece di scriverle in favole dei cittadini o che
peggio ancora non sa tirar di conto sull’economia sostenibile che le
popolazioni realizzano normalmente utilizzando l’ambiente in modo appropriato,
senza accattonare posti di lavoro nelle discariche tossiche o peggio ancora
elemosinare card carburanti.
L’ignoranza del potere e della comunicazione si perde ancora nell’effetto
nimby. che ribattezziamo per i giornalisti che ancora lo predicano “non nelle
mie tasche, non nel mio business “.Chi lo invoca lo fa per favorire gli
interessi di chi sfrutta le popolazioni e i territori per puri interessi
economici collegati alle solite opere che portano vantaggi a pochi e disastri
agli altri. In poche parole quello che accade in Basilicata con le estrazioni
petrolifere e quello che potrebbe accadere nel mar Jonio con i progetti di
estrazione petrolifera.
La cultura della sostenibilità salverà anche gli scribacchini che per loro
cultura scelgono di scrivere per le testate nazionali a favore di chi vuole
trivellare lo Jonio? Sicuramente no! Pitagora sula costa jonica fondò la
prima scuola di matematica del mondo e in piazza eraclea nel 600 a.C. nell’
attuale Policoro erano i cittadini a decidere il futuro del mar Jonio e della
polis. Già Nel 600 a.c. non certo era la Shell, le compagnie petrolifere, i
parlamentari, Vito De filippo o peggio ancora i professori della bocconi
come Monti a decidere il futuro della Magna Grecia.
Quello che sta accadendo in Basilicata e nelle nostre terre potrebbe
coinvolgere nel medio periodo anche le regioni limitrofe dell’arco Jonico di
Puglia e Calabria in un disegno di sfruttamento intensivo dei territori senza
precedenti per scopi estrattivi,energetici e per ulteriori nuove discariche
tossiche e/o radioattive .
. Il 2013 riparte dal protocollo di Erakleia dove i cittadini e comuni
Jonici hanno già firmato un protocollo per affermare una cultura della
sostenibilità ,unica vera strada di salvezza per la nostra terra e il nostro
mare.
Auguri a tutti per un 2013 sostenibile.
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