“Appare incredibile da parte del Partito Democratico, che fa della trasparenza la sua bandiera, la mancanza di divulgazione delle motivazioni che hanno portato il Collegio Nazionale dei Garanti del PD a respingere il contro-ricorso di Chiurazzi, in data di ieri”. “L'annullamento degli oltre 1000 voti (senza la convocazione di nuove elezioni primarie!) di altrettanti cittadini lucani che hanno persino pagato € 2.00 per esprimere il loro consenso è la mortificazione della democrazia all'interno del PD”. “Non è democratico annullare un solo voto senza fornire all'elettorato una motivazione esaustiva e soprattutto senza dare la possibilità all'elettorato PD di un intero comune di contarsi e di contare in sede di stesura delle liste”. “Il mio intervento, senza entrare nel merito di ciò che è accaduto a Nova Siri domenica scorsa, vuole essere una strenua difesa nei confronti dei diritti di chi guarda con interesse al Partito Democratico e di quanti hanno in tasca una tessera pagata”. “L'unica soluzione a questa situazione imbarazzante che potrebbe rivelarsi un vero e proprio autogol del partito è dare la possibilità ai cittadini novasiresi di ritornare al voto, in segno di quella trasparenza e di quella democrazia che sono alla base della costituzione del nostro grande Partito Democratico”.
Mirna Mastronardi
candidata primarie PD
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