Continua la drammatica vicenda della cooperativa agricola di Gaetano Fortunato di Scanzano Jonico, messa all'asta dal tribunale di Matera in seguito a una decisione del giudice. Appena una settimana fa in molti si erano ritrovati, insieme ad Altragricoltura, davanti all'azienda per un sit in di protesta. In quell'occasione l'asta, che partiva da una base di 75mila euro, andò deserta. Stessa storia oggi con la base d'asta ribassata di un quinto. Per l'occasione questa mattina si è svolto anche un presidio e una conferenza stampa davanti all'Istituto vendite Giudiziarie di Matera. È stato annunciato che martedì ci sarà un incontro, per cercare di fermare la vendita, con il presidente del Tribunale di Matera, il dottor Attimonelli. Poi se le cose non dovessero andare per il verso giusto mercoledì una nuova asta, per arrivare infine al primo febbraio quando, in azienda, la base d'asta sarà libera. E per scongiurare eventuali offerte, davanti all'azienda si sta organizzando la più grande manifestazione di agricoltori nel Metapontino di sempre, mentre sembra che il Comune di Scanzano Jonico abbia convocato per quella data un consiglio comunale straordinario aperto. Una storia che era iniziata anni fa quando il proprietario denunciò alcuni comportamenti di un'azienda del Nord che si occupava di commercializzare i prodotti. Un rapporto che portò l'azienda a vendere sottocosto e indebitarsi, tanto da far parlare Gianni Fabbris, di Altragricoltura, di una nuova forma di usura. Alla vendita giudiziaria si era arrivati dopo che l'azienda di Gaetano Fortunato, dopo aver goduto per anni dei benefici della legge antiusura, quest'anno è stata estromessa.
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