martedì 28 maggio 2013

Policoro: Politiche di genere e donne di successo al centro di un convegno della Fidapa

Il circolo cittadino della Fidapa (Federazione italiana donne arte e professioni) del centro jonico, a conclusione del biennio nazionale 2011-2013, incentrato sulla partecipazione e solidarietà per uno sviluppo della cittadinanza attiva e solidale, sabato 25 maggio nel Palazzo di città ha organizzato un evento dal tema: “Benvenuti al Sud: presente e futuro del lavoro per le giovani donne in Basilicata”. La presidentessa uscente, Maria Lovito, ha illustrato il grande lavoro messo in campo dalle socie fidapine a Policoro, yuong/old, e dintorni sui temi legati alla donna, per sensibilizzare l’opinione pubblica al rispetto e all’importanza che ha nella società civile il ruolo della donna come essere umano sdoppiandosi in perno della famiglia e persona impegnata nel mondo produttivo. GiuliaGalantino del distretto Sud-Est ha parlato della Fidapa come movimento di opinione che con le sue iniziative su temi di stretta attualità si sta ritagliando uno spazio, nazionale e internazionale, nel sollecitare le istituzioni a rimuovere gli ostacoli che impediscono alle donne la piena realizzazione e la parità con gli uomini. E in questo contesto nei prossimi giorni non mancheranno appuntamenti sulla piaga sociale dell’alcolismo, e sulla crisi economica che penalizza oltremisura il sesso femminile. L’assessore comunale alle Politiche sociali, Livia Lauria (Pdl), si è soffermata sul coraggio di quelle donne che hanno deciso di rimanere nel Sud rimboccandosi le maniche e investendo sulle loro capacità e sulle tantissime risorse di cui il Sud è pieno. Fiammetta Perrone, responsabile Politiche sociali della Fidapa, ha fatto un excursus di come la donna si sia emancipata dopo tante battaglie civili per vedersi garantiti i diritti sanciti della Costituzione, passando da uno status di subalternità nei confronti dell’uomo/marito e di persona dedita solo alla famiglia e alla crescita della prole, a donna che nel tempo si è vista riconoscere il diritto di voto, a ricoprire cariche istituzionali nel pubblico e cariche sociali in società e imprese, diventando in molti casi imprenditrice. Poi nel 1970 la riforma del diritto di famiglia, nel 1983 l’istituzione della Commissione Pari Opportunità, la nascita del ministero ad hoc. Un impulso, sempre secondola Perrone, decisivo all’accelerazione delle politiche di genere è arrivato anche dall’Unione europea sia nell’articolo 141 del Trattato di Roma che nella Direttiva 54 del 2006 con l’uguaglianza in tutte le forme di vita sociale. Nella vita reale però ci sono ancora da limare alcuni aspetti: combattere la violenza e il femminicidio e la campagna sull’equal pay day. L’assessore provinciale Giovanna Vizziello, centro sinistra, ha invece anticipato l’agenda comunitaria regionale dei prossimi 6 anni (2014/2020) incentrata su quattro pilastri: competitività, ambiente, mobilità, integrazione; mentre il direttore del centro Enea di Trisaia, Giuseppe Spagna, attraverso delle slide ha evidenziato come la presenza di donne all’interno di tutte le sedi dell’Enea italiane è cresciuta esponenzialmente ed oggi rappresenta il 36%. Una testimonianza diretta di successo nella vita è arrivata invece dalle imprenditrici Antonella Santarcangelo e Rossella Brenna.(Gabriele Elia)

 


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