domenica 25 agosto 2013

Basilicata: i sindaci lucani contro le trivelle o solo campagna elettorale?



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I sindaci lucani che in questi giorni sono ritornati a far sentire la loro voce contro lo “sfruttamento della Basilicata da parte delle compagnie petrolifere” stanno portando avanti una battaglia sacrosanta. Tuttavia ci auguriamo non sia una semplice messa in scena pre elettorale. Da sempre attenti al binomio tutto lucano petrolio/povertà comprendiamo bene quanto sia importante alzare la voce contro chi ha permesso tutto ciò. Siamo però convinti che la protesta debba essere indirizzata prima di tutto contro la Regione Basilicata e poi contro il Governo e le Compagnie petrolifere. Chi si è giocato male (al ribasso) la partita del petrolio è chi ha governato negli ultimi vent'anni e più. E dunque è a costoro che bisogna rivolgersi e da cui pretendere risposte concrete. Mi fa sorridere leggere quanto dichiarato dal sindaco di Sant'Arcangelo a mezzo stampa ovvero che la “Nazione dovrà farsi carico della conclamata povertà della Basilicata, terra ricca di risorse ma non di lavoro”. Mi fa sorridere amaro perché il conto andrebbe chiesto a chi questa terra la svenduta e cioè al governo di centrosinistra di cui molti di voi fanno parte. Solo dopo si può alzare la voce con chi sta più in alto. Altrimenti la protesta dei sindaci ribelli rischia di trasformarsi in farsa pre elettorale. Bisogna avere il coraggio, in nome dei cittadini che si rappresenta, di chiedere il conto ai veri responsabili. Costi quel che costi.
Gianni Rosa, Fratelli d’Italia Basilicata

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