domenica 25 agosto 2013

Corigliano: in 20.000 nella catena umana contro le trivelle



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IN 20.000 NELLA CATENA UMANA DI CORIGLIANO CONTRO LE TRIVELLAZIONI
PETROLIFERE IN TERRA E MARE

La Calabria c’e ed è presente in modo massiccio contro le trivellazioni
petrolifere in terra e mare.
Erano 20.000 i partecipanti all’odierna e straordinaria catena umana che si è
tenuta sulla spiaggia di Schiavonea secondo i dati forniti dall’amministrazione
comunale di Corigliano Calabro. Uno tra i più grossi comuni della fascia jonica
che dopo l’insediamento comunale ha fatto propria la nostra storica catena
umana che a Policoro è giunta alla III edizione e che ha visto partecipare nell’
edizione dell’11 agosto ben 7.000 persone, tra cui anche diversamente abili
(verso i quali la ns. riconoscenza non avrà limite).Il comune di Corigliano
insieme con quello di Rossano si è dichiarato contrario a qualsiasi forma di
sfruttamento del territorio da parte delle compagnie petrolifere, ultimi comuni
del golfo di Taranto che mancavano all’appello No Triv. Grande gesto di
responsabilità e di forza da parte dei calabresi dell’hinterland di Corigliano
Calabro che oggi dandosi la mano hanno detto NO con fermezza a qualsiasi
ipotesi di trivellare la terra o peggio il mare.
La Calabria e il sud sono stanchi di 30 anni di politiche distruttrici del
territorio, di programmi e progetti che non portano sviluppo e benessere ma
distruzione dell’ambiente, danni alle economie locali e malattie. Nella sola
Sibaritide i cittadini hanno respinto negli ultimi anni l’Enel con la
centrale a carbone, un grosso rigassificatore e le petroliere che sarebbero
attraccate nel porto di Corigliano per alimentare centrali termiche.
C’e una Calabria che crede nel proprio territorio e che da esso in modo
sostenibile vuole ottenere sviluppo e benefici economici nei settori trainanti
della pesca, del turismo e dell’agricoltura. A Corigliano si trova la flotta
dei pescherecci più grossa della Calabria. Presenti nella catena umana
odierna numerosi esponenti politici calabresi di tutti partiti e alcuni
consiglieri regionali.
Il Ministero dell’ambiente bocci pertanto le istanze di ricerca petrolifera
nel mar Jonio e altrettanto faccia la regione Calabria , opponendosi al
governo centrale e bocciando anche le procedure di Via per le istanze di
trivellazione sulla terra ferma. Ringraziamo l’amministrazione comunale di
Corigliano , il Codiss,il Cotaj ,il SIb che insieme al gruppo di Noscorie –No
Triv ha contribuito all’ottima riuscita dell’iniziativa.
Grazie Corigliano e grazie Calabria.

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