martedì 24 settembre 2013
Asi e Arpab, Ugl: gestione fallimentare.
“Chi va con lo zoppo, inevitabilmente, continua a zoppicare. Un antico detto che rispecchia, purtroppo, ciò che accade ogni volta che il Consiglio Regionale si riunisce. E come volevasi dimostrare, come avevamo denunciato tante altre volte, è stato approvato il provvedimento che ridà respiro al Consorzio Industriale di Potenza. Ennesimo bluff del Commissario, Donato Salvatore, ex assessore alle AA.PP. e padre della legge regionale che stabilisce il nuovo ruolo dei Consorzi, chiamato ad un'assemblea congiunta dalle o.s. dell'Argaip, società che gestisce i servizi essenziali nell’aree industriali, per chiarire quali forme strategiche verranno attuate per sanare definitivamente l'Ente ‘colabrodo’ e, dell’ Arpab dove ha avuto un importante spazio colui che dirige il carrozzone pubblico famoso per i mancati controlli, ovvero l’attuale direttore, Raffaele Vita”.
E’ quanto denunciano i segretari dell’Ugl Basilicata, Giovanni Tancredi, Luigi D’Amico e Giuseppe Giordano per i quali, “ora capiamo perché il Dipartimento Attività Produttive, non abbia mai invitato noi dell’Ugl, si è pensato di estromettere l'o.s. dalle tante riunioni perché, fastidiosa. Esprimiamo il nostro parere attraverso gli organi di stampa, cosicché da far capire a tutti la leggerezza con la quale l'Ente massimo istituzionale si occupa dei problemi seri del comparto industriale. Detto ciò l’Ugl tenta di tirare un po’ di somme di quanto ad oggi dove entrambi i consorzio vantano debiti di svariati milioni di euro oltre, ad una lunga lista di creditori (compreso le ditte appaltatrici di lavori), ed oggi il consiglio regionale cerca di condonare. Non ci sono iniziative in atto per uno sviluppo utile degli Enti (non ci risulta nessuna esistenza di un piano di rilancio industriale) che, i Consorzi continuano ad affidarsi a personaggi ‘apicali’ (pagati come parlamentari) delle strutture che nulla hanno portato, in termini di evoluzione e quindi nessun benefit professionale per i dipendenti Asi, Arpab e per le aziende insediate. La domanda che la Ugl pone ai massimi vertici regionali è: perché continuare a sovvenzionare uomini e Enti che ormai fungono da maldestri amministratori di condominio? Non sarebbe stato meglio, invece di commissariare continuamente l'Asi, e mantenere l’Arpab mandare a casa i vertici degli Enti che, di fatto, da tempo non producono null'altro che debiti? Strana Regione la Basilicata, o meglio strani esponenti quelli del centrosinistra lucano, tra i quali fa anche parte: più debiti producono, più soldi hanno dalla Regione. L’Ugl – concludono Giordano, D’Amico e Tancredi – non riesce a dare una risposta. La risposta la lascio a giovani e meno giovani del mondo lavorativo. Noi non possiamo far altro che difendere i diritti dei lavoratori, semmai ce ne dessero la possibilità”.
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