martedì 17 settembre 2013

Petrocelli (M5S): chiudere con società miste pubblico/private



20130917-132132.jpg
Socializziamo, o meglio, partecipiamo i debiti e privatizziamo i profitti. È sempre la stessa storia in questa nazione e in questa regione. È facile fare affari in questo modo, talmente facile che assistiamo a privilegi e dividendi per i soliti noti, mentre la gente di Basilicata o emigra o vive ai minimi della decenza sociale o viene privata dei finanziamenti necessari al suo sviluppo collettivo o alla manutenzione di strade, ponti, ospedali e scuole. L’ultimo bilancio di Tecnoparco Valbasento SpA è abbastanza chiaro e lineare e ci consente di capir bene quali complicità politiche ci siano tra la Regione Basilicata, che sceglie di quale economia far morire i lucani, e le società a capitali misti, pubblico/privato, le cosiddette partecipate. Le quali, negli ultimi anni, hanno rappresentato il modello più utilizzato e sfruttato da chi, più che fare mercato, vuole fare speculazione o economia garantita per sé e non certamente per la collettività”. Lo dichiara Vito Petrocelli, portavoce M5S al Senato della Repubblica, segretario della Commissione Industria, commercio e turismo.
“Tecnoparco – prosegue - gestisce rifiuti petroliferi ed è, per questo, doppiamente l’emblema della sudditanza economica che il Pd e il Pdl locali hanno sottoscritto in barba agli interessi dei lucani. È presieduta da Nicola Savino, con amministratore delegato Faustino Somma, mentre i principali soci sono la Finpar della famiglia Somma, il Consorzio industriale di Matera (altra compartecipata pubblico/privata) e la Sorgenia, più la partecipazione in quote minori di altre società locali, come Craco energia, Pisticci energia e Società mediterranea energia ambiente. Tecnoparco ha fatto un utile netto nel 2012 di 3 milioni e 691,718 mila euro. Utile netto che è entrato tutto nelle tasche dei soci grazie a un finanziamento regionale di 1 milione e 300 mila euro, finalizzato all’ammodernamento delle infrastrutture (copertura vasche). Se c’è un utile netto di 3 milioni e 691,718 mila euro, perché il piano di ristrutturazione è pagato dalla Regione?”.(bas)

Nessun commento:

Posta un commento