lunedì 2 settembre 2013
Pisticci: l'ultimo appello del sindaco Di Trani sulla Sezione Distaccata del Tribunale di Matera
Illustre Ministro, Illustre Viceministro,
Egregio Presidente della Corte di Appello, Egregio Presidente del Tribunale di Matera
Onorevoli Parlamentari, On. Governatore, Egregi Presidenti, Assessori, Consiglieri, Cari coleghi.
Da circa 15 anni, Pisticci è Sede Distaccata del Tribunale di Matera.
In tempi recentissimi, l’Amministrazione Comunale, al fine di dotare la Sezione del Tribunale di una struttura adeguata e confortevole ha individuato, di concerto con la Presidenza del Tribunale, nell’edificio di Via Cantisano la nuova sede sulla cui ristrutturazione e utilizzo, nel 2008, la Presidenza della Corte di Appello di Potenza si è espressa favorevolmente.
I lavori sono terminati nel maggio del 2012 ed il Comune ha messo a disposizione dell’Amministrazione giudiziaria, a titolo gratuito, la nuova ed efficientissima Struttura, giusta Delibera n. G.C. 226 del 9.10.2012, con la quale si stabiliva la concessione al Ministero di Giustizia, a titolo di comodato gratuito, dei locali di proprietà comunale di Via Cantisano, piano terra e primo piano, da destinare, appunto, a Sede della Sezione Distaccata del Tribunale di Matera e dell’Ufficio del Giudice di Pace, per un periodo non inferiore ad anni cinque. Ancora, al fine di eliminare qualsiasi remora al trasferimento, con successivo atto deliberativo di G.C. n 232 del 16.10.2012 l’Amministrazione Comunale si faceva carico anche degli oneri di trasferimento dando disposizione all’Ufficio Tecnico di provvedere al trasloco degli Uffici Giudiziari
A questo si deve aggiungere la recente apertura di un parcheggio multipiano realizzato per dare piena funzionalità della struttura dal punto di vista logistico, la messa a disposizione di personale di unità lavorative al servizio della Sezione distaccata.
Il tutto con intuibili sacrifici da parte dell’Amministrazione comunale le cui finanze, analogamente a quelle degli altri Enti locali, non versano in questo periodo di crisi sistemica, in floride condizioni.
Dopo la realizzazione delle importanti opere, i cui costi sono quantificabili in qualche milione di euro, il Governo Centrale ha promulgato la Legge n. 148/2011 di conversione del D.L. n. 138/2011, che contempla la soppressione o l’accorpamento degli uffici giudiziari posti in Comuni con sede di tribunali Circondariali. Sono state soppresse, in modo indiscriminato, tutte le sezioni distaccate, senza valutare il lavoro di ogni singolo presidio e la sua redditività, senza le verifiche proprie di un piano economico per valutare l’economicità e/o efficienza (in termini di buona amministrazione) del provvedimento; ancora meno si è tenuto conto della storia e del ruolo svolto da ogni presidio nel proprio ambito territoriale.
In questo scenario fortemente penalizzante per i fruitori del Servizio giustizia, uno spiraglio si è aperto allorquando la Presidenza del Tribunale di Matera, con formale richiesta di autorizzazione inoltrata al Ministero, in forza dell’art. 8 del d.lgs 155/2012 ha ipotizzato l’utilizzo degli uffici di Pisticci come parte integrante della Sede materana. A detta istanza non è stata data ancora risposta e non sarebbe comprensibile il suo mancato accoglimento in quanto risulta dagli atti la presenza di tutti i requisiti previsti dal citato art. 8 in relazione al mantenimento degli esistenti presidi di Giustizia.
La richiesta, preme sottolinearlo, rispondeva non solo e non tanto ad un’esigenza di Pisticci, ma era funzionale - in presenza di acclarate criticità strutturali e/o logistiche della Sede centrale di Matera - ad assicurare nel miglior modo possibile il Servizio giustizia.
Tanto ciò è vero che con atti formali, l’Amministrazione Provinciale di Matera (lettera del 13 giugno prot. 0020092), ed i comuni di Craco (delibera di C.C. n. 24 del 20 giugno 2013), Grassano (Delibera di G.C. n. 37 del 4 luglio 2013), Grottole (Delibera di G.C. n. 51 del 18 giugno 2013), Montescaglioso (Delibera di G.C. n. 75 del 13 giugno 2013, Rotondella (Delibera di G.C. .27 del 21 giugno 2013 e Stigliano (Delibera di G.C. n. 50 del 18 giugno 2013, hanno auspicato il mantenimento degli Uffici Giudiziari di Pisticci.
Tali difficoltà aumentano progressivamente proporzionalmente al deterioramento infrastrutturale dell’area di riferimento, la cui inefficienza abbiamo dovuto registrare negli ultimi giorni, purtroppo, con un incidente mortale provocato dalla inagibilità di un ponte, utilizzato in un percorso alternativo successivamente al crollo di un altro ponte avvenuto nel mese di febbraio, eventualità che ha determinato la chiusura di un’arteria stradale (strada provinciale ex s.s. 176); fatto, questo, che aumenta a dismisura le difficoltà e i tempi di raggiungimento della città capoluogo, unico presidio di giustizia previsto. È di questi giorno la notizia che a seguito di ispezioni tecniche, risulterebbero pericolanti altri ponti lungo importanti arterie della viabilità provinciale. Va sottolineato che, in molti casi, interi territori sono tagliati fuori a causa della forte carenza, delle vie di comunicazione e di cronica assenza di mezzi pubblici atti a garantire la mobilità dei cittadini. Parliamo di un’area geografica dove è assente una linea ferroviaria. I fatti elencati, nella sostanza, potrebbero addirittura impedire l’accesso alla giustizia ad alcune fasce di cittadini e altri sarebbero messi in condizioni di estrema difficoltà dal momento che occorrerebbero ore di viaggio per raggiungere la città capoluogo.
La questione veniva affrontata il 17 aprile u.s. dalla Commissione Circondariale di Manutenzione del Tribunale di Matera alla quale venivano invitati i sindaci di Matera (Sede del Tribunale) e di Pisticci (Sede Sezione Distaccata). Nell’occasione emergeva l’inadeguatezza della Sede di Matera a sostenere il carico di lavoro pendente presso la Sezione di Pisticci e si deliberava di esprimere a maggioranza parere favorevole sull’opportunità di richiedere al Ministero delle Giustizia, l’applicazione estensiva dell’art. 8 del d.lgs 155/2012 e, per l’effetto, di considerare la Sede di via Cantisano di Pisticci quale parte integrante del Tribunale di Matera da utilizzare per i prossimi cinque anni in ossequio a quanto previsto dal ridetto art. 8 del d.lgs di Riforma di Giustizia.
Il parere reso il 17 aprile u.s. veniva reso dalle massime Autorità del “Sistema Giustizia” a livello provinciale (Presidente del Tribunale, Procuratore Capo della Repubblica, Dirigente Amministrativo, Giudice di pace Coordinatore di Matera, Coordinatore Giudice di Pace di Irsina e di Pisticci, Presidente Ordine degli Avvocati di Matera, Presidente Sezione Penale di Matera).
Detto parere, tuttavia, è stato disatteso da un successivo pronunciamento, anch’esso reso in sede consultiva, dal Consiglio giudiziario presso la Corte d’Appello. Parere, questo, palesemente viziato da un macroscopico difetto di istruttoria occasionato soprattutto da alcune fuorvianti indicazioni fornite da due avvocati del Foro di Matera.
Il punto saliente, invece, è che il parere reso dal Consiglio giudiziario – sebbene non vincolante – potrebbe condizionare negativamente la decisione finale che, com’è noto, compete al Ministero della Giustizia. Nella malaugurata ipotesi in cui il Ministero dovesse recepire quanto erroneamente ritenuto dal Consiglio giudiziario, l’intero Metapontino e la Regione tutta sarebbero privati di un Presidio di legalità assolutamente indispensabile al fine di assicurare un efficiente “Servizio di giustizia” in favore dei cittadini.
In questi giorni, presso il Ministero della Giustizia, sono stati emessi oltre 40 decreti circa il mantenimento di alcune sedi di Tribunali o sezioni Distaccate; Tra queste, purtroppo, ancora non figura quella di Pisticci. Eppure parliamo dell’unica Sezione Distaccata in un zona geografica (da Sala Consilina a Cosenza) ampia e complessa, si tratta dell’unica Sezione Distaccata della Basilicata, la cui soppressione sarebbe difficile da spiegare in presenza del fatto che in altre regioni, pur con presenza ben più cospicua di presidi Giudiziari, vengono mantenute diverse Sezioni Distaccate (in Calabria, Campania, Puglia, ecc.), nel mentre in Basilicata se ne sopprime la totalità.
Alla Vostra sensibilità di donne e uomini prima ancora che di rappresentanti istituzionali non sfuggirà l’importanza di tutelare il Territorio nella sua interezza.
In particolare voglio rivolgermi a S. E. Sen. Filippo Bubbico, Viceministro dell’Interno, nella sua qualità di massimo rappresentante Istituzionale della Basilicata in seno al Governo Nazionale, già interessato telefonicamente, e a tutti i parlamentari lucani, affinché facciano propria la presente istanza che rappresenta una legittima esigenza e una pressante richiesta popolo che li ha eletti a rappresentare la loro terra in Parlamento.
Ove mai – per ragioni che contraddicono le più elementari regole di buon senso prima ancora che un razionale ed efficiente agire amministrativo – non si dovesse cogliere l’opportunità di adibire per i prossimi cinque anni la struttura di Pisticci a parte integrante del Tribunale di Matera, non ci saranno vincitori ma solo vinti.
Sarà una sconfitta per la presenza dello Stato in un territorio martoriato, per l’intera popolazione lucana, già fortemente provata dalla terribile crisi che attanaglia la nostra Regione, sarà una sconfitta per la Provincia di Matera e per il Metapontino.
Per le ragioni espresse Vi chiedo di perorare questa causa, che, ripeto non è una questione meramente localistica che riguarda il Comune che mi onoro di rappresentare.
E’ una battaglia di civiltà giuridica, è una battaglia di democrazia che, ne sono convinto, Vi vedrà impegnati con la stessa passione e con la stessa determinazione che anima me, il mio esecutivo ed i consiglieri tutti della mia Città.
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