"Gli occhi sono puntati sull'incontro di domani mattina, con la speranza che emergano soluzioni rapide e concrete per risolvere la difficile situazione di isolamento che stanno vivendo gli abitanti di Craco. Certo è però che la vicenda del ponte della ex statale 176, in località Pozzitello di Pisticci, crollato lo scorso febbraio, ha dell'incredibile".
È quanto affermano i segretari dell'Ugl in Basilicata, Luigi D’Amico e Giuseppe Giordano, che esprimono la propria vicinanza alle famiglie e bacchettano le politiche di prevenzione fatte in questi anni in Basilicata. "Non è possibile - continuano i sindacalisti - che nel 2013 un'intera comunità si ritrovi isolata e impossibilitata ad accedere a cure, scuola e rifornimenti, se non con tempi lunghissimi e allungando di 70 chilometri il tragitto. In questi anni le politiche di prevenzione sono state praticamente assenti, così come la programmazione. Non è possibile che le risorse derivanti dalle royalty del petrolio non si sappia che fine abbiano fatto o siano state destinate ad altro, determinando una situazione di grave emergenza nelle infrastrutture della regione. Ci viene detto continuamente che – concludono Giordano e D’Amico - i soldi sono pochi, ma senza una corretta programmazione tutti i comuni lucani rischiano di fare la fine di Craco. L'eredità per il prossimo governatore rischia di essere davvero pesante".
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