martedì 22 ottobre 2013

Marconia: il bilancio dell'alluvione



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COMUNICATO STAMPA ALLUVIONE MARCONIA OTTOBRE 2013 IL BILANCIO
L’alluvione-lampo che ha interessato nei giorni scorsi la Basilicata jonica, con piogge torrenziali (fino a 200mm) nell’area di Marconia di Pisticci ha creato come ben noto notevoli danni alle infrastrutture. Proprio tra Pisticci Marconia e Bernalda la situazione è stata molto critica. Tra tutte le forze istituzionali messe in campo anche i volontari della locale associazione di volontariato NOV con sede a Tinchi di Pisticci.
A fare il bilancio dell’attività svolta è il presidente del NOV Rocco De Marco che ci ha raccontato i momenti drammatici vissuti dai volontari che si sono ritrovati ad operare nell’abitato di Marconia effettuando diversi salvataggi di persone in difficoltà.
Già nel pomeriggio di Domenica 6 ottobre una nostra squadra di volontari equipaggiata con motopompa è stata impegnata insieme ai VVf di Tinchi nell’abitato di Marconia per richieste di allagamento seminterrati. Lunedì 7 Ottobre 2013 sarà una data che non dimenticheremo facilmente. Erano le ore 17.30 quando su Marconia iniziava a piovere, quella solita pioggia che con il passare dei minuti prendeva forza, è con insistenza si è scatenata tra le 20 e le 22 quando si sono registrati momenti di paura ed apprensione per tutta la cittadinanza. Vedendo la situazione peggiorare, è tenendomi in continuo contatto con la SOR regionale , alle 19.00 ho mandato un messaggio di allerta a tutti i volontari della mia associazione, dicendo loro di recarsi opportunamente equipaggiati presso la delegazione comunale di Marconia. Alle 20 la situazione era fuori controllo. Marconia era un fiume di acqua, strade come fiumi, auto travolte dall’acqua, ma soprattutto tanta gente che ci chiedeva aiuto. Un paesaggio irreale si presentava ai nostri occhi, gli unici rimasti in giro con il mezzo 4x4. Un nostro volontario Domenico Palazzo stava raggiungendo la nostra centrale operativa da Castellaneta, ma è rimasto bloccato in un fiume di fango sulla Basentana con la sua autovettura, non riuscendo più ad arrivare sul posto.
Facendo capo alla delegazione comunale insieme alla Polizia Locale abbiamo provveduto ad informare il Sindaco di quello che stava accadendo, e contemporaneamente ho richiesto alla SOR l’invio delle squadre di volontari della zona per darmi ausilio nel recupero delle tante autovetture rimaste in panne, soprattutto in C.da Olivastreto, Incoronata e Coppo. Nel centro abitato di Marconia si circolava solo con mezzi 4x4. Presso la delegazione comunale abbiamo istituito un posto comando insieme a Polizia Locale e Carabinieri per cercare di coordinare al meglio le fasi salienti di questa emergenza. Centinaia di chiamate sono giunte presso la nostra sede per soccorso a persone in difficoltà e per allagamento abitazioni. Inoltre abbiamo ricevuto diverse segnalazioni per ammalati che avevano perso i farmaci nella loro abitazione inondata dall’acqua. Gli stessi sono stati assistiti dai nostri volontari che hanno provveduto alla fornitura e consegna dei farmaci. Abbiamo dato delle priorità per le tante richieste giunte. In primis abbiamo salvaguardato le vite umane. Le squadre di volontari giunte su Marconia sono state immediatamente inviate dove il Commissariato di Pisticci ci aveva dato indicazioni telefonicamente e precisamente l’associazione P.I. di Montalbano ha soccorso 3 persone in C.da Olivastreto dove la loro auto stava per andare in un canale di bonifica, mentre l’associazione NOV si è portata in C.da Coppo dove si avevano segnalazioni di circa una quindicina di auto rimaste bloccate da un fiume di acqua e fango sulla sede stradale. Superata la prima fase emergenziale presso il posto comando alle ore 23.30 siamo riusciti a stabilire un contatto con i VVF di Matera i quali ci informavano che 2 squadre con idrovora si stavano recando nell’abitato di Marconia. Intanto le squadre di Protezione Civile presenti dotati di Motopompe ed elettropompe hanno iniziato le operazioni di svuotamento delle abitazioni secondo l’ordine di arrivo delle chiamate. Da una prima ricognizione considerando anche le tantissime chiamate giunte abbiamo capito che circa l’80% dell’abitato di Marconia era stato interessato da allagamenti. Le nostre forze come pure quelle delle associazioni giunte sul poste erano insufficienti rispetto a ciò che era successo. Noi avevamo in totale 7 motopompe, ma le richieste totali giunte sono state circa 500. Le nostre squadre sono state impegnate per 3 giorni h/24 per effettuare numerosi interventi per allagamenti seminterrati ed abitazioni. Dopo il diluvio , la comunità si è subito rimboccata le maniche trovando forza ed entusiasmo per andare avanti e ripartire. Le strade risultano pressoché ormai sgombere da acqua e melma anche se nelle campagne si registrano i danni che in un primo momento erano stati un po’ tralasciati. Intere piantagioni di frutteti ed oliveti sono andati completamente distrutti da una quantità d’acqua che forse neanche in un anno solare hanno mai ricevuto. Sotto accusa, tra la rabbia e l’indignazione dei cittadini, ci sono le carenze della rete fognaria oltre alla scarsissima pulizia dei canali di scolo, pieni di sterpaglie da molto tempo. Ad onor del vero però, un piccolo esame di coscienza dovrebbe farselo anche chi ha costruito
senza badare a qualsiasi vincolo o rischio, in zone dove fino a qualche decennio fa, regnava incontrastata la vegetazione naturale. Così se parlare di costruzioni selvagge risulta a tratti eccessivo, di sicuro si può affermare che andavano valutati meglio gli impatti che l’edilizia avrebbe avuto con l’ambiente se si fosse costruito in determinati punti.
Altro problema è stato quello legato allo smaltimento dei rifiuti proveniente maggiormente da scantinati e garage invasi dal fango. I cassonetti sono stati strapieni per giorni e percorrendo le strade sembra di muoversi lungo le vie partenopee in piena emergenza rifiuti. Ci si augura che al più presto anche questo stato di emergenza venga superato, in modo da poter dare ancor di più un segnale di ferma volontà da parte di questi cittadini, che dopo la tragedia, se pur con il dramma ancora negli occhi, cercano di rialzarsi e riprendersi quello che l’acqua e il fango gli ha portato via. Avvertiamo il vivo apprezzamento che ci giunge costantemente dalla collettività a cui noi apparteniamo, i cittadini Pisticcesi riconoscono l’importanza del volontariato e dei volontari, che ci ha visto coinvolti 24 su 24 ore sul nostro territorio sin dai primi momenti di questa drammatica emergenza, ovviamente noi tutti abbiamo fatto del nostro meglio purtroppo anche senza adeguata e scarsa attrezzatura. Il contributo di tutti anche alla luce di quanto accaduto in questa circostanza è prezioso per non dire essenziale, adesso tocca alle istituzioni attrezzare e potenziare il nostro nucleo, ma anche ai liberi cittadini ed alle imprese, tutti possono fare la loro parte, donando attrezzature specifiche. Mi è giunta voce, della volontà da parte di alcuni cittadini di far partire una raccolta fondi per potenziare il nostro nucleo. Io sono favorevole, la Protezione Civile è di tutti, se questa volontà si concretizza sarà un primo passo per adeguarci e attrezzarci meglio.

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