giovedì 28 agosto 2014

IL SINDACO LEONE SULLE POLEMICHE ADOZIONE VARIENTE AL CONTRATTO DI QUARTIERE

“In questa Città ormai è nata una nuova professione, quella dei mascalzoni diffamatori: l'ultima menzogna condita da sospetti e ombre, riguarda la variante al contratto di quartiere approvata qualche giorno fa dalla Giunta Comunale”. Il Sindaco di Policoro Rocco Leone interviene circa le polemiche nate per l'adozione di una variante sul contratto di quartiere ad opera dell'Amministrazione Comunale. “La situazione del Contratto di Quartiere, al nostro insediamento, era in completo stallo e piena di situazioni mai affrontate e mai risolte; la variante che ha fatto gridare allo scandalo i "professori tuttologi" della nostra Città, prevede un aumento di volumetria esclusivamente per poter costruire case Popolari e quindi a favore delle fasce deboli, altro che interessi e favori agli amici". "In sostanza - prosegue Leone - abbiamo messo a disposizione delle aree per poter fruire di finanziamenti dormienti risalenti addirittura agli anni '90 e mai utilizzati per l'edilizia popolare”. “Con questa variante le volumetrie dei privati non si muovono di nulla rispetto al contratto originale, ma di fatto si permetterà la costruzione di circa 80 alloggi popolari per far fronte all'esigenza della nostra comunità; inoltre, nella variante c'è lo spostamento di un area di servizio originariamente prevista lungo il prolungamento di Via Siris". "Ora io chiedo ai cittadini se è più opportuno avere una stazione di benzina lungo il prolungamento del corso principale della città, oppure spostarla verso l'uscita di Policoro e quindi su Via S.Gottardo?”. La nota di Rocco Leone chiude su alcune considerazioni circa le fonti di tali polemiche. “Dopo questo ennesimo abbaglio, voluto o non, l'invito che faccio alla cittadinanza è quello di non dare spazio a certi personaggi anche perché quando messi di fronte alla responsabilità causate dalle loro azioni, si comportano da vigliacchetti. Un esempio su tutti è relativo a quando qualcuno avrebbe visto i vigili "chiedere la questua” durante la festa padronale e poi richiamati per denunciare il fatto, sono stati costretti a smentirlo pubblicamente; stesso copione quando in Consiglio Comunale aperto si sono usate parole che richiamano all'uso delle armi, in un periodo storico difficile e delicato dove tali parole pesano come macigni". "Tali personaggi non solo si autoassolvono ma dimostrano come non sia assolutamente il bene della Città il loro primario interesse: e, a proposito del Contratto di Quartiere - conclude il Sindaco - sorge un dubbio: non è che sono proprio loro, i "tuttologi di professione" a voler perorare la causa di alcuni privati che si vedono negati i loro interessi a beneficio della città?..."

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