giovedì 4 settembre 2014

MUSICA, ANGELINI E CORTESE: EMOZIONANO E DIVERTONO A GIOIA DEL COLLE

Prendete Bob Marley in versione hawaiana, Paolo Conte miscellato con la musica nord europea, Bruce Springsteen rivisitato in salsa folk, Bjork in chiave ironica nel suo brano “Joga” e ancora Rino Gaetano, Ivan Graziani prima del gran finale con “Ken il guerriero”, brano tratto dal noto manga giapponese. Questo e altro è andato in scena sabato scorso al Mesalibre di Gioia del Colle nel progetto Discoverland, portato in scena dai cantautori capitolini Roberto Angelini e Pier Cortese. Un viaggio di circa un'ora e mezza in acustico tra vintage e modernità con suoni campionati e proposti anche con I-pad da Pier Cortese, esperimento sdoganato dal progetto Imè dallo stesso artista romano. Una serata riuscita (aperta dal cantante Leo Pari) nel noto locale gioiese con oltre duecento unità ad assistere al concerto (organizzato con la collaborazione dell'associazione culturale SIC, ProgettAzioni Culturali) di stampo cantautorale, italiano e straniero, con quel tocco di leggerezza che ha costituito il valore aggiunto della serata. Prima dell'esibizione abbiamo incontrato i due artisti romani per una breve “chiacchierata”.

ROBERTO ANGELINI. “E' stato un ottimo impatto, ci siamo fermati qui vicino per rubare un po' d'estate”. Queste le parole del cantautore capitolino su Gioia del Colle. Per quanto riguarda il progetto “Discoverland”, Angelini afferma: “E' una sorta di circo itinerante, nel quale ci divertiamo a proporre le canzoni importanti della nostra vita, sia italiane che straniere, mischiandole insieme con una licenza di fantasia. Per farvi capire Bob Marley in versione hawaiana invece che giamaicana, Paolo Conte si sposa con la musica del Nord Europa, Bruce Springsteen diventa folk, Bjork dedica una canzone al succo di frutta “Yoga”. Suoniamo e proviamo a fare divertire. Il successo inossidabile dell'unplugged? Diciamo che va in contrasto con tutta l'elettronica che ci circonda. L'acustica è vedere l'artista che si cimenta con uno strumento e poco altro. Nello spettacolo con Pier (Cortese ndr) c'è questo contrasto tra lui che utilizza I-pad per suonare e io utilizzo gli strumenti vintage. Il fascino della musica acustica sta nel fatto che è sincera e diretta perchè vedi da dove esce il suono”. Si parla anche del passato del cantautore romano noto ai più per il successo commerciale “Gattomatto” e meno per altre canzoni emozionali come “Vulcano” e “Respira”: “Ho fatto pace con questa cosa, la mia vita è sempre stata con la musica accanto ed è una ricerca continua. Ho avuto un percorso bizzarro producendo cose diverse tra loro. Il Gattomatto ha rappresentato un periodo divertente, se la gente si ricorda di questo brano io sono felice. Da un paio di anni mi stanno prendendo in giro e massacrando a “Gazebo” (trasmissione nella quale Angelini è stato più volte ospite). Adesso c'è il Gattomatto 2.0 quindi c'è una nuova vita anche per lui. Poi la popolarità è una “bestia” difficile da accettare. E' quasi più interessante viverci al fianco della popolarità per essere visibile ma anche invisibile”

PIER CORTESE. Il cantante romano racconta l'incontro artistico con Angelini: “A Roma ci si incontra soprattutto quando fai musica si famigliarizza più facilmente. Con Bob (Angelini) non ricordo precisamente il primo incontro. Diamo che ci siamo sempre osservati con ammirazione fino a quando non è arrivata l'occasione di condividere questo progetto”. Cortese è stato un innovatore della musica portando sui palchi italiani un nuovo “strumento musicale”: I-pad. Questo modo innovativo di creare sonorità è stato denominato progetto “Imè”: “Non so se sono stato un innovatore ma sicuramente mi sono divertito tanto a rendermi la vita un po' più facile, in quanto, facendo concerti da solo, sostenere uno spettacolo di un'ora e mezza con chitarra e voce non è semplice neanche per un cantautore. Probabilmente non è divertente neanche per chi ascolta. L'I-phone prima e l'I-pad successivamente mi hanno aiutato a giocare con delle variabili timbriche e a cercarne di nuove. Diciamo che il progetto ha funzionato, poi sono stato anche in Europa e posso affermare che è stato divertente. E' stata una soddisfazione sfruttare un oggetto con il quale noi in genere ci rapportiamo in maniera passiva e per certi versi lo subiamo. I miei progetti? Ho da poco realizzato un EP per bambini che si chiama “Little Pier e le storie ritrovate”, c'è anche l'omonima pagina su Facebook. Inoltre ho realizzato un'applicazione per I-phone creando un App per bambini con la quale ci si interfaccia con la storia di una delle sei canzoni di questo EP che si chiama “L'Ospedale dei pesci”. E poi tra poco entrerò in studio per fare come produttore il secondo disco di Fabrizio Moro dopo avere prodotto il precedente dal titolo “L'Inizio”. Con Fabrizio entreremo in studio a metà settembre. Per quanto riguarda “Discoverland” registreremo a breve il secondo disco”.

Enrico Losito

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