Un’interrogazione al Ministro della Giustizia e al Ministro dell’Interno è stata presentata dall’on. Cosimo Latronico (Cor) in merito alle infiltrazioni mafiose in Basilicata. Nel documento il deputato evidenzia che “ la pericolosità della ’ndrangheta è un dato ormai acclarato in numerose inchieste ed analisi ed oggi è considerata la più pericolosa consorteria di stampo mafioso operante in Italia ed all'estero”. A ciò si aggiunge il fatto che “nei giorni scorsi hanno destato preoccupazione le dichiarazioni del procuratore aggiunto di Reggio Calabria, Nicola Gratteri, il quale ha affermato che in Basilicata sono attivi 7 gruppi di 'ndrangheta”. Latronico sottolinea che “la Basilicata non è di fatto immune dalla criminalità organizzata, nonostante gli sforzi compiuti negli ultimi anni da forze dell’ordine e magistratura che hanno portato a inchieste, arresti, processi e condanne contro il clan dei Basilischi e quelli operanti nella zona del Vulture- Melfese; e nel potentino la Direzione investigativa antimafia ha segnalato la presenza di diversi sodalizi criminali dediti al traffico di stupefacenti con la disponibilità di armi, e si registrano anche episodi di danneggiamento di mezzi ed infrastrutture produttive che mirano ad assoggettare le aziende e gli imprenditori del luogo”. Alla luce del fatto che “ è noto che la criminalità organizzata ha concentrato la propria attività su settori diversificati, dall'energia alla gestione dei rifiuti, dai servizi sanitari alle opere infrastrutturali e negli ultimi tempi l’area del materano, nella fascia ionica, è stata interessata da un intenso traffico di droga e da una serie di episodi incendiari e di estorsioni svolte dai clan malavitosi lucani collegati ad analoghi gruppi criminali delle vicine Calabria e Puglia” il parlamentare chiede ai due Ministri se “ il Governo non ritenga di avviare un monitoraggio, per quanto di competenza, sulle potenziali attività che in Basilicata possano essere oggetto di attenzioni da parte delle organizzazioni criminali e quali iniziative intendono promuovere per frenare questi fenomeni”.
Nessun commento:
Posta un commento