sabato 21 gennaio 2017

Read on UNIBAS - Petrolio al posto della sostenibilità e delle economie locali ?

mappamontecavallosanteodoro

Dopo i righelli, le matite colorate, i testi distribuiti agli scolari in Val d’Agri dalle compagnie petrolifere, ora arrivano i corsi innovativi di lingua inglese all’UNIBAS. Questi ultimi sponsorizzati dalle istituzioni britanniche e dalla Shell con la partecipazione del governatore Pittella.

http://www.regione.basilicata.it/giunta/site/giunta/detail.jsp?otype=1012&id=3023440&value=regione

Ci chiediamo: c’era proprio bisogno di questo sforzo culturale nella nostra regione?

All’indomani proprio di nuove istanze di ricerche Shell in Basilicata e in Campania? Vedi le istanze Monte Cavallo, La Cerasa, Pignola che vanno oltre il perimetro dei famosi 150.000 barili sulle concessioni Val d’Agri e Tempa Rossa/Gorgoglione su cui si era trincerato lo stesso Pittella contro la volontà delle popolazioni lucane di non trivellare il territorio.

La stessa regione che nel ridimensionare gli ospedali pensa alle facoltà di medicina in inglese e lascia aperte le porte dei nostri territori (vedi le istanze nel Vallo di Diano e nel Metapontino) alle multinazionali del fossile ?

Perché nell’Università della Basilicata non sentiamo parlare con i CEO delle multinazionali di Innovazione, sostenibilità, energia rinnovabile, nuovi materiali, nuove sfide ambientali, tecnologie pulite e durevoli con materiali innovativi? L'università non può assecondare un futuro basato sul fossile in Basilicata esauribile e con impatti ambientali per la Basilicata che si sono rilevati significativi sotto tutti i punti di vista. Soprattutto quelli economici certificati dai dati Istat e Svimez .Le vere sfide per l'università sono di far prevalere una formazione rispettosa dei valori dei territori ,delle comunità ,sulla sostenibilità , della storia di questi luoghi e non quelle di fare promozione con i corsi d’inglese a interessi delle multinazionali del petrolio.

Si certo l’inglese potrebbe aiutarci a vendere i nostri prodotti all’estero, ma quali prodotti ? Se proprio in quella della Val d’Agri (area di estrazioni petrolifere) per l’Istat hanno chiuso in 10 anni circa il 60% delle aziende agricole nei prodotti di  qualità ?

Ci auguriamo che l’UNIBAS promuova un corso di economia sul bene acqua di cui è ricca la nostra Basilicata e che soddisfa e crea economia a ben 4 regioni .Abbiamo già la tabellina pitagorica che ci ha lasciato il grande Pitagora (che fondò la prima università di matematica del mondo a Metaponto),per farci capire con numeri che c’è bisogno di formazione per lo sviluppo delle economie locali e nell'innovazione . Formazione per attività e nuove professioni nel lungo termine ,sostenibili, durature e non a termine come nelle attività petrolifere. I numeri su barili, rifiuti e nuove ricerche petrolifere cozzano con le produzioni agricole, turistiche, culturali, come dimostrano i dati Istat e Svimez proprio in Val d’Agri, mentre cresce l’emigrazione che impedisce lo sviluppo.

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