martedì 28 agosto 2012

Pisticci: uomini ancora al lavoro nell'inferno di fiamme

Non vuole proprio finire l'estate di fuoco che sta distruggendo Metapontino e Basilicata. Sono due giorni che il territorio di Pisticci brucia, con le fiamme scoppiate domenica pomeriggio e alimentate da un forte vento, che ha già distrutto mille ettari tra boschi, campi coltivati e macchia mediterranea di pregio. Alcune abitazioni sono state evacuate e non è stata risparmiata neanche la parte periferica del cento cittadino. È il peggior disastro ambientale di sempre per il Metapontino, superiore anche all'incendio che nel 2008 distrusse sempre a Pisticci 500 ettari di vegetazione. Una corsa contro il tempo e contro tutti quella dell'immensa dispiegazione di forze messa in campo (Vigili del Fuoco, Corpo Forestale, Consorzio di Bonifica di Bradano e Basento, Polizia di Stato, Protezione Civile, polizia municipale, Comunità Montana di Stigliano). Cinque mezzi aerei impegnati senza sosta, che anche questa mattina si sono alzati in volo alle prime ore dell'alba, dopo che le operazioni erano state sospese a causa del calae del buio. Ad essere interessati dal fronte dell'incendio di questi giorni anche i comuni di Pomarico, Miglionico, Grottole, Grassano e Bernalda. Una situazione drammatica con l'abitato di Pisticci coperto dal fumo. Calato il forte vento che domenica aveva fatto scoppiare l'inferno e sfuggire di mano il controllo del fronte di fuoco, oggi si spera la situazione possa tornare alla normalità

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