Le donne,gli uomini, i giovani del coordinamento cittadino del Pd, insieme al segretario ed al gruppo consiliare comunale, condividono pienamente le preoccupazioni della comunità pisticcese circa le tante promesse non mantenute sul ruolo dell’ospedale di Tinchi, il quale, come “un carciofo” è stato spogliato delle sue attività, nel corso degli anni, senza che queste venissero poi sostituite o integrate con attività diverse e di qualità, sempre al servizio di cittadini.
Vogliamo evidenziare come il PD di Pisticci e Marconia non é rimasto a guardare. Nello scorso mese di agosto, abbiamo chiesto all'ASM il ritiro immediato della delibera sulla chiusura del laboratorio di analisi, insieme alla sospensione del trasferimento del personale. Vale però la pena ricordare che già nel 2010 abbiamo avanzato una proposta dettagliata ma, soprattutto, concreta e realizzabile sul futuro dell'Ospedale. Lo abbiamo fatto con senso di responsabilità, nel tentativo concreto di trovare un giusto punto di mediazione tra le esigenze economiche regionali ed i diritti legittimi di una popolazione.
Una classe dirigente però non si ferma alle promesse. Una classe dirigente che sia tale ha l’obbligo di esigere che quanto concordato venga realizzato. Lo vogliamo ribadire con forza, anche all’intrepido coordinatore del PDL, al quale deve essere chiaro, ma anche a quelli come lui che nutrono dubbi, che noi del PD di Pisticci e Marconia non abbiamo posizioni o carriere da difendere, o figli da sistemare. Nelle varie interlocuzioni con l’assessore Martorano e con il Dott. Maglietta, mai abbiamo avanzato richieste o privilegi personali. Siamo stati sempre liberi da ogni restrizione o vincolo e abbiamo solo badato all’interesse generale. Tale coordinatore, nella sua foga difensiva, ha confuso e sbagliato obiettivo. Nel caso avesse dei nomi da fare, li faccia apertamente, non si nasconda dietro frasi fatte. Proprio a questo coordinatore PdL vogliamo chiedere, se davvero ha a cuore gli interessi del nosocomio pisticcese, perché non abbia mai espresso, nelle sue infinite esternazioni, una sola parola di dissenso verso il Sindaco di Policoro Leone (crediamo che faccia parte del suo stesso partito) e la sua squallida speculazione per ottenere qualche vantaggio con lo spostamento della dialisi a Policoro.
Nonostante potesse risultare impopolare, in questi mesi abbiamo continuato a cercare una interlocuzione con l’assessore regionale alla sanità Martorano e con il Direttore Maglietta, in attesa del Piano attuativo, che metta la parola fine ad ogni dubbio. Lo abbiamo fatto nel tentativo di far arrivare la voce delle donne e degli uomini di quella nostra terra che merita dignità e rispetto. Su questo aspetto, nell’incontro pubblico del mese di agosto, abbiamo ribadito al Sindaco e al comitato che insieme dobbiamo esigere e vigilare, affinché il piano attuativo venga fatto nel più breve tempo possibile e addirittura migliorando la nostra proposta iniziale, proponendo la costituzione di una commissione trattante guidata dal Sindaco, con i partiti e il comitato, per sollecitare e concretizzare il piano attuativo.
Fino ad ora, però, dobbiamo ammettere di esser stati traditi nelle aspettative. Dietro tutti gli impegni assunti in Regione, ancora nessun accordo è stato rispettato. E allora il PD di Pisticci e Marconia continuerà ad essere in prima linea a lottare finché il piano attuativo non andrá nella direzione concordata.
Il Pd di Pisticci e Marconia pur auspicando tangibili e immediati segnali da parte dell’ASM e da parte dell’Assessore alla Sanita’ sarà presente alla manifestazione di sabato 29 settembre.
Vogliamo chiarire che la nostra partecipazione alla manifestazione, al fianco del Sindaco Vito Di Trani, in quanto primo cittadino e pertanto, rappresentante di ogni pisticcese e non certamente perché leader di un movimento civico ed espressione di una maggioranza politica che lo sostiene.
Separando il problema amministrativo da quello politico, riteniamo che “il grido di dolore” del Sindaco di Pisticci Vito Di Trani esprima, indubbiamente, tutte le sue frustrazioni nel non riuscire a governare il nostro Comune. Noi del PD sottolineiamo, ancora una volta, che il Sindaco non deve limitarsi a fare del semplice populismo, ma lo sollecitiamo affinché trovi la soluzione ai tanti problemi del nostro territorio.
Il Comune di Pisticci, in questo momento storico, vive una fase molto delicata, difficile e di spoliazione, quello che, ancora come Comune più popoloso della Basilicata, si trova a dover fronteggiare è una “frana istituzionale” senza precedenti che, se non arrestata, finirà per minare l’esistenza stessa della comunità, per sfibrare il suo tessuto sociale, per offendere la dignità della sua popolazione e per impoverire l’intero Metapontino.
Pisticci sta subendo lo smantellamento del “suo stato sociale", dopo che i suoi abitanti, con il passare del tempo, hanno imparato a mettere da parte il dualismo campanilistico che tanto danno ha provocato.
Questo popolo è chiamato, oggi, a difendere “dall’assalto della diligenza” il proprio territorio depauperato: il Tribunale chiude, l’ Ospedale chiude, la Valbasento versa in gravi difficoltà, il Turismo non decolla, l’Agricoltura causa debiti anziché reddito e… purtroppo l’elenco è molto lungo.
È solo per questi motivi che noi saremo alla manifestazione, pur sapendo che nessuna manifestazione può risolvere i problemi. Ciò spetta alla classe dirigente, al governo, all’amministratore; è in forza di quest’idea e della fiducia che si ripone nella politica e nei politici che un popolo sceglie per farsi governare.
Il PD riterrà utile questa manifestazione se da essa si alzerà forte il grido che risvegli le coscienze di un popolo ripiegato su se stesso, se saprà ridare centralità ad un territorio importante non solo per se stesso ma per l’intera area metapontina.
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