Ai consiglieri, assessori e dirigenti regionali, ai consiglieri, assessori e tecnici comunali di Bernalda, ai professori universitari e magnifico rettore dell’Università di Basilicata,
agli operatori turistici e a tutti quelli che con i loro atti e le loro omissioni hanno consentito tutto ciò chiediamo solo se ogni tanto non provino un po’ di vergogna.
L’ultima richiesta, alla Regione Basilicata e all’ARPAB, per verificare se erano state rispettate le prescrizioni previste nella Legge Regionale n.6 del 2 marzo 2004 durante la costruzione del Porto degli Argonauti, l’abbiamo presentata il 13 settembre e ad oggi non abbiamo ricevuto alcuna comunicazione.
Il lato tragico di questa storia è che, da oltre due anni, stiamo solo chiedendo il rispetto di una Legge Regionale e di una Delibera di Giunta Regionale non ricevendo nessuna risposta ma trovando un muro di gomma e tante scimmiette, compresi i consiglieri regionali d’opposizione che avrebbero dovuto chiedere, loro, ciò che stiamo chiedendo noi.
Altro lato tragico è che le foto aeree del 2008 e del 2012 sono state prese dal Geoportale della Regione Basilicata (RSDI Basilicata) e quindi mentre noi denunciavamo l’arretramento per quel che potevamo vedere da terra, venendo periodicamente derisi, il Dipartimento Ambiente, l’Arpab e l’Università di Basilicata avevano la situazione aerea in tempo reale e si guardavano bene dal renderla pubblica.
Dall’ing. Greco, a questo punto, gradiremmo sapere in base a quali dati, foto e studi scientifici, nel presentare lo studio sulle barriere da realizzare a Metaponto, ha detto che c’era stato un accumulo naturale di sabbia in zona sottoflutto (lato Metaponto) del Porto degli Argonauti.
Vedendo la foto aerea, altro che “scherzi a parte”, siamo in presenza di un falso certificato.
Ha qualcosa da dire sull’argomento il magnifico rettore, prof. Fiorentino, o anche lui non vede non sente e non parla?
In questi giorni si parla dell’inizio dei lavori delle barriere soffolte a Metaponto e, vedendo le foto, pensiamo che invece di spendere altri soldi pubblici per le barriere è preferibile che paghi chi ha causato il danno o chi non ha fatto rispettare le delibere regionali.
(Comunicato stampa)
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