"Premesso che, in tempi di Spending review , le province sarebbero tutte da abolire , rafforzando i compiti dei comuni , delle aree programma ed attuando la gestione di detti territori con i sindaci coordinati dall’Ente Regione , ritengo che, è inutile in questo momento uno scontro di campanile, del resto non riesco a comprendere come si possa pensare a Potenza capoluogo di Regione e Matera a capo della provincia unica di Basilicata . E’ solo una cavolata in salsa tutta lucana. Devo però ricordare ai Materani che oggi chiedono il supporto dei grossi comuni dello Jonio, che ogni occasione è stata utile per attirare opere , servizi ed opportunità di crescita a vantaggio del capoluogo , ignorando che la metà della popolazione provinciale vive dalle nostre parti, pensate alle scuole, alla sanità, alla promozione territoriale ed ai privilegi di cui godono in tutti gli enti regionali e sub regionali. Ditemi se lo ritenete giusto. Potremmo riempire elenchi delle tentate e purtroppo spesso riuscite imprese inique. Azione comune significa anche equa distribuzione dei servizi e non solo spartizione Matera /Potenza. Ho sempre sostenuto che non abbiamo relazioni a livello storico, sociale, economico e culturale con l’attuale divisione amministrativa- territoriale che ci vede la nostra area geografica in Lucania, pertanto, un ingresso in Puglia potrebbe risultare un ritorno a casa, per Matera tanto legata al territorio Murgiano , e con noi, un ricongiungimento delle aree Magno Greche e chissà la non soppressione della provincia di Taranto che otterrebbe gli standard territoriali richiesti, avendo già un sufficiente numero di abitanti, aprendo nuove opportunità di crescita e di sviluppo per tutti".
(Comunicato stampa)
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