Il personale dei Comandi Stazione Forestale di Pisticci, Scanzano Jonico, Accettura, Stigliano e del Comando Provinciale di Matera, nell’ambito di specifici controlli finalizzati alla repressione di illeciti in materia di produzioni agroalimentari, Polizia Veterinaria e di maltrattamento animali, ha scoperto in agro di Pisticci una azienda zootecnica che eseguiva macellazione di animali, senza alcun rispetto della disciplina posta a salvaguardia del benessere animale e con grave rischio per la salute umana in quanto svolta in assenza dei requisiti minimi igienico sanitari previsti dalla legge e senza le dovute e necessarie autorizzazioni.
A seguito di laboriose indagini, scattate a seguito di numerose lamentele da parte di commercianti della zona che avevano visto improvvisamente ridursi in maniera drastica il proprio giro d’affari, è stato possibile individuare il responsabile di un’attività di macellazione clandestina ed il luogo dove essa veniva svolta.
In particolare, dopo aver fermato un cittadino che aveva appena acquistato un agnello già macellato, autorizzati telefonicamente dal P.M. di turno, si procedeva alla perquisizione dei locali adiacenti un allevamento di ovini, dove presumibilmente avveniva l’attività di macellazione clandestina.
In uno di essi era presente una scaffalatura con attrezzi e derrate alimentari nonché una base in legno con tagliere in materiale plastico, una mannaia di grosse dimensioni ed un coltello, tutti sporchi di sangue fresco. Venivano inoltre rinvenuti ossa frantumate e interiora di animali all’interno di un secchio nonché numerosi fogli di carta oleata di grosse dimensioni e ganci in acciaio, simili a quelli utilizzati in macelleria. Si rilevava quindi l’assoluta mancanza dei requisiti igienico sanitari dei locali e delle attrezzature utilizzate e contemporaneamente si rilevava che le modalità di abbattimento dei capi erano effettuate con crudeltà e senza il rispetto delle caratteristiche etologiche degli animali.
All’interno della cella frigorifera, veniva inoltre accertata la presenza di alcuni agnelli, recentemente macellati che, con tutta probabilità sarebbero stati presto immessi sul mercato.
Gli animali morti già pronti per la vendita, venivano sottoposti a sequestro mentre per i responsabili degli illeciti riscontrati è scattata la denuncia a piede libero per i reati di macellazione clandestina e maltrattamento animale. Sono in corso di verifica altre eventuali infrazioni legate alla normativa sulla etichettatura dei prodotti agroalimentari.
L’attività del CFS continua incessantemente anche e soprattutto durante i periodi festivi quando il livello di attenzione soprattutto nell’attività di tutela del consumatore deve essere massima.
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