Dal Metapontino alla Germania per combattere contro la violenza sulle donne in un progetto del regista Marbo Becker. È la storia di Roberta Laguardia, attrice lucana che si è formata a Roma dove ha vissuto per molti anni. Al momento viaggia tra l’Italia e Berlino ed è impegnata in diversi progetti e collaborazioni, prevalentemente in ambito indipendente. Tra questi rientra “BURNED WOMAN”, campagna contro la violenza sulle donne. Ed è proprio a Berlino che Roberta Laguardia conosce il regista Marbo Becker, impegnato in diversi progetti di solidarietà sociale. Tra i due scatta subito l’affinità e l’attrice lucana viene coinvolta nel progetto, che pare essere soltanto la prima di una serie di collaborazioni tra i due. “L’arte ha questo compito” ci dice Roberta “denunciare abusi e aiutare persone e categorie sociali in difficoltà. La violenza sulle donne è una disgustosa vergogna e progetti come “BURNED WOMAN” meritano tutto il nostro sostegno, per dire stop alla violenza sulle donne”. Un fenomeno diffuso soprattutto in India, ma non solo, che verrà ora raccontato in un documentario. Le vittime vengono bruciate vive dai mariti o indotte al suicidio attraverso torture fisiche e psicologiche inaudite. Nonostante questi crimini si conoscano e siano punibili dalla legge, raramente i carnefici vengono arrestati, poiché raramente vengono denunciati. “Burned Woman” è un’iniziativa finalizzata alla realizzazione di un documentario che serva ad avviare una massiccia campagna di sensibilizzazione e a denunciare queste brutali ed inaccettabili violenze sulle donne.
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