domenica 24 novembre 2013

CENTRALE DEL MERCURE : SINDACI E CITTADINI DI MORMANNO E SAN SEVERINO SI AGGIUNGONO ALLA MOBILITAZIONE.



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Continua il presidio ad oltranza nella sede del parco del Pollino a Rotonda da parte dei cittadini, comitati e sindaci contro la centrale del Mercure,mentre si attende la pronuncia del Tar di Catanzaro sul destino dell’impianto dell’Enel. Noscorie Trisaia ha voluto ricordare i dieci anni da Scanzano insieme alle popolazioni del Mercure partecipando ieri mattina alla conferenza stampa di sindaci e comitati nell’assemblea permanente all’interno della sede del parco.Sono ormai circa 18 giorni di occupazione e la mobilitazione coinvolge dopo Viggianello e Rotonda anche le comunità di Mormanno e di Sanseverino Lucano, comunità che con i loro sindaci si sono dichiarate contrari alla centrale del Mercure in rispetto a quanto già deciso dai propri rappresentanti nel consiglio della comunità del parco.
Il comitato di cittadini è lapidario: mentre Pappaterra (presidente del parco) esce dalla porta secondaria dell’orto del parco (l’8 novembre 2013) per non affrontare il presidio cittadino permanente del parco e i problemi del territorio, i cittadini chiedono il rispetto dei propri diritti, i cittadini non mollano, qui è in gioco il futuro del parco e non solo l’attivazione di una centrale a biomassa.I cittadini chiedono al nuovo consiglio regionale lucano di venire nel Mercure,perché la valle alla politica senza quorum ha mandato un chiaro segnale con il partito del non voto.
Il Sindaco di San Severino parla di appartenenza a una lotta giusta, il parco richiede uno sviluppo eco compatibile. .Di un futuro nella forestazione (cura dei boschi e del dissesto idrogeologico), nelle produzioni agricole di agricoltura biologica,nel turismo . Per una centrale di questo tipo, non sarebbe bastato tagliare il parco per alimentare la centrale per circa un anno, poi saremmo rimasti senza parco e senza energia.Ne uscirà comunque vincitore il popolo e non noi amministratori
Il prof Laghi , consulente sanitario v.presidente Isde-medici per l’ambiente ,parla di tutela della salute ,10 gg fa l’Oms ha definito l’inquinamento atmosferico cancerogeno quale tale , inquinare l’aria significa aumentare il rischio di tumori. La Valle del Mercure ha un microclima particolare senza grossi movimenti di venti ,tutti gli inquinanti continuano a restare nella valle, questa è una battaglia per la tutela della salute.
Pandolfi sindaco di Rotonda dopo la relazione del prof Laghi chiama in causa anche la chiesa e le parole del cardinale Sepe “ chi inquina perde la grazia di Dio ".
Di violazione delle norme di legge parla l’avv Defina del comitato anti centrale : il progetto della centrale del Mercure è stato già bocciato dal Consiglio di Stato e non può essere riproposto allo stesso modo ,la comunità del parco ha deciso contro, le nuove linee guide del parco del pollino non prevedono centrali a biomasse superiore ai 3 Kw.Il piano provinciale della provincia di Cosenza non consente la presenza di una centrale di questo tipo. Le norme a tutela della salute pubblica in termine di monitoraggi ,controlli e studi preventivi terzi sono comunque stati disattesi.
Vincenzo corrano sindaco di Viggianello è molto chiaro: l’indirizzo di sviluppo del territorio lo decidono i cittadini e la Regione Basilicata deve tenerne conto. I sindaci dei Comuni( non le comunità) che non credono nel parco vogliono la centrale e sono contro quei giovani che invece credono nelle politiche di ritorno in Basilicata. Enel, sta chiudendo centrali in tutta Italia (circa 7) mentre tiene tavoli di concertazione tra i sindaci e sindacati per dividere il parco e la sua comunità sulla sua vocazione economica naturale. L’occupazione sbandierata per la centrale del Mercure sarà di poche decine di unità provenienti da altri impianti. Il lavoro la centrale del Mercure lo toglie alle attività economiche naturali del parco. I sindaci che dicono di essere favorevoli a questa centrale oltre a d essere disinformati sul progetto Enel del Mercure dimenticano di essere stati eletti dai cittadini e che spetta a questi ultimi le decisioni sul futuro del territorio. Dimenticano che il sindaco è il primo responsabile della salute pubblica e prima di sponsorizzare un impianto industriale deve avere studi preventivi trasparenti e non di parte sulla sua non nocività , deve garantire inoltre tutte le altre misure preventive per evitare danno alla salute e alle economie locali. Danni all’economie locali già mediaticamente compromesse dalla presenza inombrante e arrugginita di una vecchia centrale.La mobilitazione continua.

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