venerdì 8 novembre 2013

Dopo la lunga attesa, il presidente dell'Ente Parco del Pollino s'è concesso al dialogo

Dopo la lunga attesa, il presidente dell'Ente Parco del Pollino s'è concesso al dialogo ma solo ad una piccola delegazione,quando invece il forum aveva espressamente chiesto di riunirsi con tutti i cittadini in Assemblea Permanente. Fuori i cancelli tensione. Lavoratori sostenuti dalla CGIL, CISL e UIL di categoria hanno alimentato a mantenere un clima già caldo tra i manifestanti residenti dei comuni di Viggianello e Rotonda.
La richiesta dei delegati di non rinviare l'udienza del 15 novembre non è stata accolta, ciò dimostra che il parco, le regioni e l'enel hanno paura della decisione del tar.I comuni e i comitati hanno chiesto l'immediata sospensione della centrale sino alla decisione definitiva.
E' stato richiesto un incontro in loco con il ministero dell'ambiente per verificare l'assoluta inconciliabilità col territorio.La delegazione ha lamentato che nessun controllo ad oggi viene effettuato sull'inquinamento prodotto dalla centrale e sul rispetto delle prescrizioni dell'autorizzazione.
I sindaci hanno dichiarato la volontà,qualora la centrale rimanga in funzione, di uscire dal Parco poichèa quel punto privo di qualsiasi ragion d'essere.
A termine dell'incontro, in un'atmosfera torrida, Domenico Pappaterra, rifiuta qualsiasi confronto con i cittadini facendosi scortare dalle forze dell'ordine. La popolazione incredula non riesce a comprendere come un organo supremo come l'Ente Parco non sia in grado di avere autonomia decisionale su come gestire il proprio territorio, che, secondo Pappaterra, deve sottostare alle decisioni politiche che provengono dai governi centrali e regionali. Nel frattempo i cittadini, sindaci e movimenti, che non rinunciano all'espressione, mantengono il presidio nelle sale del "Parco" in Assemblea Permanente.
Forum Stefano Gioia

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