E ci risiamo. Ancora una volta “la base” non viene ascoltata. Basta leggere quello che scrivono oggi sui giornali 70 circoli del PD cioè la maggioranza. Ritorno sulle perplessità che avevo già manifestato attraverso gli organi di comunicazione.
Il congresso del PD che sta per svolgersi(?)o meglio che avrebbe dovuto svolgersi secondo le regole democratiche del confronto , della partecipazione e della successiva scelta da parte dei cittadini lucani del segretario regionale del PD, sta concludendo il suo quantomeno anomalo percorso . A pochi giorni dalla data del 13 aprile il partito regionale è in affanno, non da risposte e brancola nel buio. Tra l’altro,non ha mosso alcun passo nella pubblicità di tale importantissimo evento della cui portata tutti sono consapevoli. Non un manifesto, non una locandina, nemmeno un avviso agli iscritti. Per non parlare delle due euro che chi vota dovrebbe regalarci(per cosa poi?,una regola alquanto sbagliata e che va cancellata) Non si è fomentato nessun dibattito tra i candidati (come dovrebbe essere in una contesa normale).Niente, tutto tace. Le primarie, mezzo democratico scelto dal PD come nuova frontiera della partecipazione democratica ,e per questo aperte a tutti i simpatizzanti, dovrebbero essere pubblicizzate per permettere a tutti, appunto , di andare a votare edotti ed informati. Ma niente, nessun segnale dal “pianeta regione”.Mi chiedo allora:hanno valore le primarie così fatte?chi andrà a votare su quale base orienterà la sua scelta?Si voterà l’idea, li dove sia stata espressa, o si metteranno in moto altri meccanismi come le filiere corte, le telefonate, le gigantografie e roba del genere?Capisco che anche questi sono mezzi ma solo questi no!in politica la forma è sostanza e se questa è la sola forma messa in campo allora di politico c’è poco.
E poi c’è un altro aspetto sottaciuto ma non meno importante che attiene alla democrazia interna del partito e di uno che si dice essere di sinistra.Come può un candidato come me, che non è ricco, che non ha filiere corte,che non può permettersi pubblicità e che dalla sua ha solo la voglia , l’idea, il cuore, candidarsi in una contesa sifatta.
Doveva essere il partito ad assicurare pari diritto e dignità di partecipazione a tutti quelli che volevano candidarsi, compresi quelli “piccoli”come me. Ed invece niente. Nei fatti mi si impedisce di svolgere una battaglia congrssuale vera che piuttosto viene giocata sui tavoli della tattica e della forza bruta, che su quelli del confronto democratico. Dovrebbe vincere chi ha idee migliori, una visione nuova che possa dare impulso alla Politica lucana e traghettarla verso un nuovo paradigma democratico che recupera i veri valori appartenuti ad un passato non proprio lontano che aveva nella base e nelle sezioni il suo cuore e la sua mente, non nelle stanze romane di questa o quella corrente politica di turno.
Spero che questo congresso possa tenersi in tempi più giusti e che le menti calcolatrici di alcuni possano lasciare spazio al cuore e alle regole che tutti devono rispettare senza nessuna deroga, anche perchè a furia di derogare ci siamo derogati il partito.
DINO PARADISO
CANDIDATO ALLA SEGRETERIA PD BASILICATA
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