Il 3 settembre il Consiglio Comunale di Policoro, con il voto contrario di Policoro Futura e dell’intera opposizione, ha approvato il bilancio previsionale per il 2014. L’elegante tentativo iniziale della maggioranza di nascondere, nella relazione illustrativa, i brutti numeri del bilancio è maldestramente crollato, in pochi minuti, davanti ad una evidenza incontestabile (poi ammessa dalla stessa maggioranza) da cui si evince l’incapacità gestionale e lo stato confusionale con cui è “amministrata” Policoro.
Due le caratteristiche del bilancio che hanno indotto Policoro Futura a contestarlo integralmente ;
1) L’aumento pesantissimo di tutti i tributi comunali che, in un momento storico così delicato e precario, penalizza fortemente cittadini e attività economiche, il tutto reso più insopportabile dal diffuso disservizio - per tutti vedasi lo smaltimento dei rifiuti (che tra l’altro doveva essere risolto in 100 giorni mentre ne sono già passati 800 e siamo sempre lì)- a fronte del quale, anziché conseguire importanti riduzioni fiscali, come da noi proposto e consentito dalla legge, paghiamo tasse aumentate fino al 50 %. Ma sugli aumenti spropositati delle tasse è forse inutile soffermarsi dal momento che, al di là delle chiacchiere, ne avremo prova (purtroppo) già fra qualche giorno (altro che “mai le mani nelle tasche dei cittadini”).
2) L’assenza totale di programmazione : il bilancio di previsione è lo strumento attraverso cui un’amministrazione dà attuazione al programma (bellissimo nelle parole) per il quale è stata eletta. Ebbene, niente di tutto ciò nel bilancio 2014; tutti i buoni propositi e le belle parole sono naufragati : nessuna parola, ancora una volta, sui possibili investimenti, sul turismo, sull’agricoltura, sull’artigianato, sul commercio, sulle possibili iniziative volte a fronteggiare sin dove possibile, con nuovi sbocchi occupazionali, una crisi ormai devastante.
Ma la cosa ancora più triste (ed al contempo, però, più significativa), è data dalla disperata difesa di taluni illuminati consiglieri di maggioranza i quali, crollata l’iniziale disperata difesa del bilancio, hanno addirittura tentato di addebitarne la pochezza alla mancanza di proposte alternative dell’opposizione.
Ci sarebbe da ridere se solo non ci fosse da piangere.
A parte il fatto che Policoro Futura ha collaborato con Policoro è Tua nella formulazione di molteplici proposte di emendamento (tutte rigettate, ma questa è una libera scelta dell’amministrazione), volte in gran parte a ridurre il peso fiscale a carico dei cittadini (per cui non ci si può contestare alcun disinteresse né la mancanza di opposizione costruttiva), la deduzione più grave è un’altra : il tentare di addossare all’opposizione il fallimento riconosciuto di un bilancio previsionale è indice di una gravissima responsabilità politica perché è come dire : sappiamo che il bilancio di previsione che abbiamo fatto è del tutto insoddisfacente ma non sappiamo fare di meglio.
Una sostanziale ed apprezzabile ammissione di incapacità ed irresponsabilità politica che però, al netto delle attenuanti varie (il periodo, le politiche centrali etc.), non andrebbe per nulla sottovalutata, in primis dagli stessi membri della maggioranza soprattutto se si pensa che il bilancio di previsione, sotto il profilo politico e dunque anche pratico, è l’atto più importante di un’amministrazione, quello con cui si decide il futuro di una comunità.
E dunque, considerando che sono passati ormai oltre due anni dall’insediamento di questa giovane (anagraficamente) amministrazione e che pertanto le parole non incantano più nessuno, valga un monito per tutti : o si cambia immediatamente rotta e si salva il salvabile, se se ne ha la capacità e l’umiltà per tentarci, oppure si torni a dare la parola ai cittadini ed un’amminisrazione – vera – alla città.
Gianni DI PIERRI - Policoro Futura
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