giovedì 1 ottobre 2015

Energia in aumento: ancora una volta gli annunci di Renzi sono smetiti dai fatti

bolletta_energia




Il presidente del Consiglio Renzi ci aveva assicurato un ribasso strutturale della bolletta energetica e invece ieri l'Autorità per l'energia ne ha segnalato un imminente aumento. Gli annunci del premier ancora una volta sono stati smentiti dai fatti. O Renzi non sa di che cosa parla, oppure le politiche promosse dal governo registrano pessimi riflessi sull'economia reale, penalizzando soprattutto le fasce deboli della popolazione.

Questa volta è la stessa Autorità per l'energia ad entrare in polemica con l'esecutivo, lamentando politiche poco lungimiranti. In particolare la fine del meccanismo di ritiro dei certificati verdi nel 2016, senza prevedere misure di mitigazione e compensazione economica.

Siamo certi che l'aumento annunciato sia solo la punta dell'iceberg. Fin dai primi mesi del 2016, infatti, la bolletta di luce e gas salirà ancora, grazie alla riforma degli oneri e alla riforma del mercato elettrico fino a raggiungere un picco del 20%. Non sono conti del Movimento 5 Stelle, ma calcoli dei tecnici dell'Autorità diffusi in questi mesi. Una situazione che abbiamo più volte denunciato con interrogazioni e interpellanze.

Purtroppo nel conto negativo pesa l'ennesimo sacrificio richiesto alle fonti rinnovabili e al risparmio energetico, oltre al colpo diretto verso le imprese e i cittadini che vedranno le loro tasche più vuote. Renzi non si rende conto che colpendo le opportunità che possono essere colte con il risparmio energetico e le Fer in realtà mina la possibilità di mitigare strutturalmente i costi dell'energia, rendendo il nostro Paese perennemente dipendente delle lunatiche fluttuazioni del mercato petrolifero. Altro che sicurezza energetica.

Gianni Girotto

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