sabato 21 gennaio 2017

CHE GROSSO FARDELLO IL PALAERCOLE!

palaercole

Quante annose problematiche per l’amministrazione comunale di Policoro si materializzano a pochi mesi dalle elezioni. Sintomo evidente di scelte poco chiare negli anni e di menefreghismo giornaliero.

A riguardo di questo, noi vorremmo focalizzare, oggi, la discussione su un tema molto importante. Anzi su un luogo molto discusso: il Palaercole.

Il Palaercole è una struttura imponente, faraonica e unica, forse, nel Sud Italia. Costruita perché? Certamente costruita per ospitare eventi, manifestazioni sportive e altro. Insomma per essere sfruttata al massimo delle sue possibilità e non per fare la fine di “una Ferrari costretta a marciare con l’impianto a Gpl”.

Perché il Palaercole metaforicamente questo è.

Negli anni nessuno ha mai previsto un piano di gestione serio ed oculato. L’amministrazione attuale ammette di aver abbattuto del cinquanta per cento i costi di gestione dal 2012 ad oggi. Va bene. Fino a questo punto ok, anche se quei costi di gestione, abbassati grazie alla riduzione di uno spreco eccessivo di alcuni riscaldatori d’acqua, rientrano in una non-eccezionalità.

E’ come se a casa un fratello poco attento lasci l’acqua aperta ed un altro familiare vada a chiuderla per non sprecare. Fa un gesto di controllo ovvio, scontato e non eccezionale.

L’amministrazione comunale non ha gestito la struttura oculatamente a nostro avviso. Va bene sulla riduzione dei costi, va male sul resto. E per la grandezza dell’impianto c’è tanto tanto resto.

L’anno scorso allora il comune fa un bando. Tutti sanno il bando a chi viene assegnato. Lo stesso comune però dopo pochi mesi ritira tutto perché l’assegnatario non ha “le carte in regola” per gestirlo.

Tutto questo però accade dopo numerose polemiche nate da e per conto di associazioni sportive che, usufruendo di alcuni spazi, si trovano costrette ad andare via non avendo le garanzie di rimanere con il proprietario nuovo in arrivo.

A questo punto ci chiediamo: possibile che non sapevate che il vincitore del Bando, al momento di partecipare e dopo aver visionato, non aveva alcuni requisiti validi?

Vabbè, fermiamoci un attimo. Arriviamo ai giorni nostri. Allo stato dei fatti, l’amministrazione comunale vuole stringere i tempi per rifare un bando sulla falsariga di quello già fatto. Vorrebbe esternalizzare o trovare un gruppo di associazioni del posto che acquisisca la gestione, decidendo però le tariffe che addirittura si riserverebbero poi, di modificare anche anno per anno.

Il nostro timore è che per cercare di chiudere (secondo loro) un altro obiettivo programmatico prima di andarsene a casa, si assegni il Palaercole in modo approssimativo, consegnando in mano ad una nuova amministrazione una scelta scellerata e poco chiara.

Questa struttura ha bisogno di una programmazione gestionale che non si può attuare in tre mesi. Ci vuole più tempo e, affrettando adesso l’uscita di un bando “a prescindere”, servirà a poco. Potrebbe arrecare più danni al Palaercole di quanti ne abbia già subiti.

Nicola MONTESANO - Policoro Capitale

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