Diversi esponenti di comitati di cittadini della basilicata, puglia e calabria e gruppi di categoria si sono incontrati a Policoro il giorno 21.01.2012 per costituire un coordinamento unico dei movimenti NO TRIV delle tre grandi regioni del Sud. Nasce così un progetto comune a difesa del Mar Jonio contro la ricerca in mare e in terraferma di idrocarburi e gas. Il Comitato prende il nome di NO TRIV MEDITERRANEO e grazie alla posizione baricentrica della basilicata avrà a Policoro la sua sede legale. L’obbiettivo è di costruire un fronte unico volto a difendere e garantire il “ diritto all’autodeterminazione del territorio su scelte rilevanti quali ambiente e salute pubblica oltre alla scelta del tipo di energia da utilizzare”. Questo diritto è stato fortemente leso dal Governo che ha consentito anche il riavvio di istanze di ricerca già rigettate in passato. I movimenti NO TRIV Jonio di Policoro e le altre associazioni, hanno collaborato proficuamente per la presentazione osservazioni contro le istanze della società Appennine Energy Srl. L’impegno prosegue anche con le osservazioni alle richieste di ricerca presentate dalla Shell e da tutte le altre società. Alle osservazioni abbiamo anche allegato un importante studio redatto dal Prof. Franco Ortolani Ordinario di Geologia all’Università di Napoli Federico II. Nello studio del Prof. Ortolani si evidenzia la mancata valutazione dell’impatto petrolifero alle attività socio-economiche costiere della Basilicata, Puglia e Calabria, poiché il Golfo di Taranto è un’area marina chiusa su tre lati ed aperta a sud est. Tale conformazione del Mar Jonio comporta che l’eventuale dispersione di idrocarburi in mare da una delle aree individuate per le ricerche petrolifere determinerebbe il trasporto dell’inquinante verso le coste e in virtù di tale mancata considerazione della morfologia del Golfo di Taranto e delle correnti marine, si chiede la sospensione di tutte le richieste di ricerca in mare. Gli effetti della ricerca di idrocarburi in mare sul settore turistico e sulla pesca, due voci dell’economia importantissime in tutto il Golfo di Taranto, ha reso necessario la costituzione di un comitato interregionale. L’obbiettivo di NO TRIV MEDITERRANEO è di creare un fronte comune di cittadini di Puglia, Basilicata e Calabria per la difesa del territorio, dell’economia, e della salute. L’impegno è rilevante considerato che le istanze delle società petrolifere sono rivolte non solo al mar jonio ma all’intero territorio della Basilicata, così come si può dedurre dalla tabella delle trivellazioni che invio in copia. I numeri della tabella indicano ogni singola istanza di ricerca e il colore evidenzia lo stato della richiesta da parte delle società petrolifere per la ricerca di petrolio in mare e in terraferma. A chi ritiene impossibile contestare gli interessi delle società petroliere e il progresso che richiede petrolio, ricordiamo che la politica dei paesi a maggiore partecipazione democratica del popolo ha scelto di ridurre il fabbisogno dal petrolio e di incrementare sistemi di energia eco-sostenibili come appunto l’energia solare. In questi casi, e sono molti, non solo si è deciso di proteggere l’ambiente e la salute dei cittadini ma vi è stata addirittura un’ incredibile ripresa dell’economia.
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