È un Di Pietro che non risparmia nessuno quello che si è presentato oggi a Policoro per sostenere la lista Rivoluzione Civile, guidata da Antonio Ingroia. Il leader dell'Idv parla della difficile situazione in cui si trova il Paese, tirando in ballo situazioni come la Fiat di Melfi, dove è stata richiesta la Cassa Integrazione a rotazione per i dipendenti. Un provvedimento frutto di politiche disastrose portate avanti in questi anni ha spiegato Di Pietro. "Abbiamo deciso di appoggiare Rivoluzione Civile perchè altrimenti il Pd si sarebbe alleato con Monti. In questo modo invece si può ristabilire un clima di collaborazione che vada lontano dalle logiche che ci hanno portato a questa situazione. Perchè abbiamo selto ingroia come leader? Perchè è una persona che nonostante il momento è capace di stare con la schiena dritta". E poi lancia bacchettate alle banche, a Monti e a Berlusconi. "Non si può dire che la colpa è dei magistrati - ha tuonato - se siamo in questa crisi. È come dire che se una persona ha un tumore la colpa è del medico che glielo ha diagnosticato". Di Pietro spiega anche la lite tra Ingroia e la Bocassini, ma è soprattutto al Pd che è rivolto l'ultimo affondo. "Per un anno insieme al Pdl ha votato provvedimenti scellerati di Monti. Dobbiamo appoggiare Ingroia per cambiare, per fare, come i nostri padri fecero 65 anni fa, una rivoluzione, in cui ognuno mette da parte le piccole differenze per sconfiggere un regime".
Nella pagina "Archivio dirette" di JonicaTv (www.jonica.tv) la versione integrale del comizio di Di Pietro.
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