“ Cosa sarebbe successo se l’incendio fosse scoppiato il 26 luglio? Non si scherza con il fuoco..”
Non si scherza con il fuoco! Se l’azione dolosa fosse stata attuata il 20 luglio, proviamo ad immaginare cosa sarebbe potuto succedere, una strage!!!!! Qualche anno fa, nella zona del Gargano, ci fu un episodio del genere e la strage è stata sfiorata, con i turisti che hanno trovato la via di fuga, buttandosi in mare.
Dopo il disastro del Gargano, ci ponemmo il tema, come provincia di Matera, dell’area sensibile della zona turistica del meta pontino, con la presenza della pineta. Decidemmo di proporre alla regione Basilicata, un Piano Antincendio per la pineta metapontina, che ci fu prontamente finanziato dall’allora assessore regionale SANTOCHIRICO, per due annualità. I risultati furono eccezionali, con il coinvolgimento di 100 volontari e diverse associazioni si mise in campo un programma di prevenzione, controllo e monitoraggio che portò ad una riduzione degli incendi del 90%. Con il cambio alla regione, il progetto non fu piu’ finanziato, sarebbe il caso di riconsiderarlo.
Nel tratto di lungomare interessato dall’incendio doloso, oltre alla necessaria prevenzione, con interventi di manutenzione forestale c’è bisogno di definire meglio un piano di evacuazione.
Quanto alla manutenzione forestale voglio, pero’, porre l’attenzione sul fatto che la forza lavoro, preposta alle lavorazioni forestali necessarie, è molto ridotta e i continui mutamenti normativi regionali sulla delega forestale ( province-aree di programma ) , non fanno altro che compromettere il già precario sistema. Se pensiamo poi che, con il passaggio alle aree programma i sindaci si pongono il problema del verde cittadino, perdendo di vista la missione originaria ( manutenzione dei boschi ) il dado è tratto. Così è stato nell’attuazione del piano forestale 2012.
Per il 2013, il Presidente dell’area programma Francomano ha dichiarato che ocn l’avvio dei cantieri , il prossimo 3 giugno si provvederà a realizzare nuove fasce antincendio e la manutenzione di quelle esistenti, la manutenzione della viabilità interna ed esterna alle aree boscate (sempre ai fini antincendio). Ci auguriamo che si esegua quanto contenuto nel piano, senza distogliere forza lavoro per le aree verdi cittadine, come accaduto l’anno scorso, con il risultato che le taglia fuoco rimangono sporche e il secco a terra, che diventa miccia ideale per i criminali.
Per questi motivi, l’anno scorso non ho esultato quando ho visto gli operai forestali tagliare i pini nel centro della città, quelle giornate lavoro sono state sottratte alle necessarie lavorazioni dimanutenzione delle tagliafuoco!
All’imprenditore, il vero obiettivo dell’azione “dolosa” la mia personale solidarietà, al sindaco e alle forze politiche l’invito a tenere alta la guardia. Le azioni criminose, a chiaro indirizzo estorsivo, nel metapontino e nella nostra città, le conosciamo bene. Siamo sicuri che le forze dell’ordine sapranno tenere alto il servizio di prevenzione e controllo, al fine di assicurare alla giustizia i criminali dell’ambiente e dell’economia del nostro già precario tessuto socio-economico.
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