Scienze motorie, dopo l’approvazione dell’avviso pubblico è tutto più chiaro. Un grande bluff, finanziato con soldi pubblici, per ingannare i giovani lucani.
Ieri, avevamo annunciato una nostra interrogazione sulla faccenda della riapertura della Facoltà di Scienze Motorie a Potenza. Volevamo sapere in quale modo era stato erogato il contributo regionale di 100.000 euro.
La notizia è di quelle che fa rumore ed è rimbalzata su tutte le testa giornalistiche locali come un grande evento: dopo 4 anni la Regione avrà di nuovo il suo corso di Laurea in Scienze Motorie grazie all’Accademia Civica del Sapere, “#coseconcrete Abbiamo riaperto Scienze motorie a #Potenza. Lo dovevamo alla città e a tutti gli studenti” fa eco su twitter il Consigliere Polese che ha promosso la norma per il sostegno economico regionale al neonato Corso.
Ora, detta così la cosa non poteva che farci piacere anche se avevamo i nostri dubbi. Innanzitutto la norma finanzia l’anno accademico 2014-2015. La Facoltà di Scienze motorie era, dunque, già attiva? Da una rapida ricerca su internet scopriamo infatti che, nel 2011, era già aperto un corso di Learning dell'Università San Raffaele di Roma. Oggi, invece, il Corso sarà tenuto per conto della Università privata eCampus. Sempre dallo stesso soggetto, ovviamente. Quel Dino Potenza dell’Accademia Civica del Sapere. Non si tratta, quindi, di riaprire il corso universitario di Scienze motorie a Potenza, ma di concedere spazi pubblici comunali dell’ex ISEF e contributi regionali ad un soggetto che fa tutoraggio per conto di una Università privata.
L’operazione, al di là degli slogan, continua ad essere anomala. Nella conferenza stampa di presentazione si parla del finanziamento regionale di 100.000 euro. Ma dov’è l’avviso pubblico previsto che finanzia l’anno accademico 2015/2016 del Corso?
Oggi, scopriamo che un avviso è stato approvato dalla Giunta solo il 24 settembre scorso, ovvero il giorno prima della conferenza stampa di presentazione. E già questo dovrebbe mettere in allarme un buon amministratore.
Leggendolo approfonditamente, poi, emerge che con il contributo regionale verranno finanziati, per l’anno accademico 2014-2015, quindi per l’anno già trascorso e non per quello che sta iniziando: il personale tecnico-istruttivo, amministrativo e didattico (gli insegnanti e gli addetti alla segreteria, per intenderci) l’acquisizione di servizi per l’espletamento delle attività (concetto molto vago) e persino le spese generali relative alla sede operativa, ovvero bollette e manutenzione varia. In pratica la Regione finanzierà le spese di gestione di un ente privato.
La norma, proposta da Polese, e il bando sembrano fatti su misura per l’Accademia Civica del Sapere. Chi ha “realizzato in Basilicata per l’A.A. 2014/2015 attività formative inerenti corsi di laurea in Scienze Motorie e Sportive”, come si legge nell’avviso? Coincidenza vuole che numero telefonico e sede di chi oggi parla di riapertura del Corso in Scienze Motorie a Potenza siano gli stessi del soggetto che promuoveva un medesimo corso nel 2011.
L’operazione è di quelle davvero ‘sporche’. Si fa una norma regionale per finanziare spese di gestione di un’attività privata e lo si pubblicizza anche tramite una conferenza stampa. Si fa un avviso pubblico che, praticamente, è inutile in quanto è già tutto destinato.
Noi chiediamo a Pittella di fermare questa illegittima manovra e annunciamo che nella prossima finanziaria presenteremo un emendamento affinchè la Regione Basilicata destini un contributo, a fondo perduto, per finanziare le spese di gestione di tutte le attività imprenditoriali lucane. Se il pubblico deve finanziare il privato, lo faccia con tutti.
Gianni Rosa, Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale