lunedì 16 novembre 2015

Il 18 novembre 2015 inizia il processo a Gianni Fabbris ed a altri 14 agricoltori e cittadini accusati di rapina e estorsione aggravate per aver condotto la difesa sindacale di una azienda agricola comprata all'asta e colpita da sciacallaggio sociale.


fabbris
I movimenti rurali lucani e pugliesi si riuniscono per lanciare la campagna di sostegno
Mateaponto Sala Parrocchiale della Chiesa del Borgo, ore 18,30

 
Giù le mani dalle nostre terre, giù le mani dai movimenti contadini

La Procura della Repubblica di Matera, più volte e da più parti criticata per la sua inerzia nel condurre indagini nei confronti della criminalità organizzata e dei fenomeni del racket e dell'usura nelle campagne, dopo aver chiesto l'arresto di Fabbris nell'agosto scorso dipingendolo come un delinquente, lo porta a processo insieme ad altri 14 agricoltori accusandoli di rapina e estorsione aggravate.
I fatti, noti alle cronache dell'anno scorso, sono quelli riferiti all'azienda di Leonardo Conte comprata all'asta e per cui Altragricoltura, come ha fatto (anche con successo) tante altre volte e per diverse altre aziende agricole colpite dalla crisi, aveva messo in campo una iniziativa di solidarietà e chiesto l'apertura di un tavolo di mediazione per trovare una soluzione concordata.
Soluzione caldeggiata e sostenuta da molte istituzioni (sindaci e lo stesso Presidente della Regione Basilicata), tanti cittadini, parroci, diverse associazioni.
Una azione sindacale, dunque, sostenuta largamente dal territorio e dalla comunità lucana che è stata bollata dalla procura della repubblica di Matera  come illegale fino al punto da accusare di rapina e estorsione i protagonisti di questa ennesima iniziativa pacifica e democratica di difesa degli interessi delle nostre comunità.
In questi mesi il movimento contadino ha scelto di non farsi intrappolare nella polemica  (tutti i cittadini lucani e pugliesi hanno potuto da soli scoprire dalle cronache dei mesi successivi se il rischio racket e usura nel metapontino esiste o meno nonostante le tesi minimaliste della Procuratrice Gravina che considerano cortocircuiti tutti gli incendi accaduti e come inesistenti i fenomeni di delinquenza organizzata) ed ha, anzi, continuato ad estendersi e conseguire consensi e risultati stando sul merito delle questioni e sulle proposte per uscire dalla crisi.
Finalmente inizia il processo che dovrà accertare i fatti ed esprimere giudizi su quanto accaduto. Un processo cui il movimento contadino lucano e pugliese e quello nazionale, guardano con attenzione e per cui predispongono una campagna di iniziative.
Iniziative che, dopo la Marcia per il Riscatto messa in campo dal movimento, puntano a convocare entro Gennaio gli stati Generali Nazionali delle Comunità rurali per dare vita ad una nuova Unione fra di loro e rilanciare la difesa del lavoro agricolo e di quanti vivono nelle aree rurali.
A fondamento di questo percorso 4 campagne di cui quella sullo Sciacallaggio Sociale e di difesa del diritto a fare sindacato sarà elemento centrale.
Questa sera, 16 novembre, alle ore 18,30 nella Sala della Parrocchia diella Chiesa del Borgo di Metaponto, Gianni Fabbris invita all'assemblea congiunta per fare il punto, lanciare le prossime  iniziative e divulgare l'appello in solidarietà agli agricoltori processati.

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