venerdì 5 febbraio 2016

TEATRO A VALSINNI CON LA COMPAGNIA “IL GAFIO”


Rivisitazione della “Mandragola” di Macchiavelli di Ninì Truncellito


Teatro a Valsinni con la compagnia amatoriale Il Gafio in programma sabato 6 e domenica 7 alle 18.30 (sipario alle 19) presso la Scuola Media.


Sarà rappresentata “La Mandragola” (in versione integrale) , l’ironica opera di Niccolò Macchiavelli che segue uno schema da novella boccaccesca con situazioni esilaranti basate sul raggiro e sulla beffa, scritta nel 1518 e rappresentata a Firenze l’anno successivo in occasione del carnevale.


Due atti in rime e canti liberamente tratti da quest’opera e adattati da Ninì Truncellito), la cui recente scomparsa ha privato non solo la comunità valsinnese di una figura di primo piano, attivo da sempre nelle attività di valorizzazione e promozione delle risorse, non solo culturali, che Valsinni e l’area del Basso Sinni esprimono.


La Mandragola”, con un rifacimento in versi e canti, (la stesura risale al 1987 mentre la prima rappresentazione in versione integrale al 1994) è stata portata in scena in questi anni (con una versione ridotta) dalla compagnia teatrale (tutta locale) “Il Gafio”, che si occupa dell’animazione delle serate estive intorno al castello dove visse Isabella Morra e che con Ninì Truncellito non ha disdegnato cimentarsi nella rappresentazione di opere note agli amanti del teatro, chiaramente rivisitate, semplificate e rese più appetibili.


La compagnia del “Gafio”, nata nel lontano 1987, ha messo in scena opere note di grandi autori, tutte rivisitate e adattate da Ninì Truncellito: “L’Avaro”, “Il borghese gentiluomo”, “Belfagor Arcidiavolo”, “La bisbetica domata”, “Il malato immaginario”, “Le allegre comari di Windsor”, “Sogno di una notte di mezza estate” ed altre riscuotendo sempre ampi consensi.


Interessante anche la partecipazione a diverse rassegne teatrali interregionali e rappresentazioni, nel corso di questi anni, in tantissime località (Napoli, Potenza, Matera oltre a diversi comuni della regione).


Ad interpretare i diversi personaggi della “Mandragola” per la regia di Fabio Truncellito (con le voci narranti di Carmen Chierico e Giuseppe Truncellito, scenografie di Giovanni Olivieri) sono Livio, Fabio, Vittoriano, Imma Truncellito, Francesco e Giovanni Olivieri, Stefania Celano, Giuseppe Spagnolo e Maria Pugliese. Gli arrangiamenti musicali sono di Livio Truncellito con lo stesso al violino mentre alle chitarre Maurizio Petrigliano e Giorgio Rinaldi. Nel coro dei “popolani” Fabio Fagnano, Marina Titolo, Egidio Conte, Dante Laragione, Maria Rocchina Cristiano, Rosa Zaccone, Claudio Truncellito e Francesca Spagnolo


Un teatro amatoriale quello del “Gafio” che rappresenta un particolare momento di aggregazione e di dialogo anche tra generazioni diverse ma che contribuisce alla crescita culturale della comunità di appartenenza. Come queste due serate teatrali. Nel ricordo di Ninì Truncellito tutto continua.

giovedì 4 febbraio 2016

Nessuno tocchi l’Ufficio del Giudice di Pace di Ginosa!

Vito De Palma, candidato sindaco del centrodestra locale, ha appreso la notizia della paventata chiusura come il resto della città: leggendo il “Quotidiano di Puglia”. Una prospettiva inaccettabile, per l’ex sindaco che nel 2012 inaugurò la nuova sede della struttura.


De Palma, quindi, ha pensato di sollecitare immediatamente il commissario straordinario del Comune, la dottoressa Malgari Trematerra, con una lettera nella quale si rileva certamente l’importanza di un presidio di legalità, ma prioritariamente come non si possa assistere inermi ad un tale segnale di retrocessione per un territorio che, al contrario, ha dato tanto all’ufficio del Giudice di Pace.


Nel corso degli ultimi anni, infatti, vi sono state investite risorse del bilancio comunale, circa 200mila euro, cui deve aggiungersi il mutuo da 215mila euro per ulteriori lavori di consolidamento e ammodernamento dei locali; senza contare i tre dipendenti comunali che sono stati assegnati. «Stupisce ed amareggia fortemente, quindi – scrive De Palma a Trematerra –, che a fronte di un sistema organizzato di servizi, strutture e personale posto in essere e messo a disposizione dall’amministrazione comunale di Ginosa nei confronti dell’ufficio del Giudice di Pace, si debba leggere su un quotidiano l’esistenza di una relazione impietosa sul funzionamento dello stesso ufficio che ne potrebbe determinare la chiusura definitiva».


Un giudizio «drasticamente negativo», scrive De Palma, che striderebbe con l’ottimo lavoro svolto dai Giudici incaricati: «Negli anni ho potuto apprezzare, non solo io, ma tutti i cittadini e gli avvocati, la passione, il sacrificio e lo spirito di abnegazione degli avvocati Decicco e Marasco, che prestano il loro insostituibile e prezioso servizio come giudici presso l’ufficio di Ginosa».


L’attenzione di De Palma, se il rischio di chiusura dovesse assumere contorni più definiti, si allargherà sicuramente a tutte le forze sociali, politiche e professionali che vedono nell’ufficio del Giudice di Pace un presidio da preservare. Anche alla luce del fatto che la razionalizzazione annunciata colpirebbe l’unico struttura decentrata della provincia di Taranto.

Tratti franati della S.P. Madonna della Sulla

modarelli


Con nota protocollata in data 07 Settembre 2015 il capogruppo in consiglio Provinciale Gianluca Modarelli (Forza Italia) sollecitava l’attuazione del progetto di intervento e sistemazione dei tratti franati della S.P. Madonna della Sulla, arteria che collega la strada provinciale Nova Siri – Rotondella con il centro storico di Nova Siri. Oggi Modarelli dichiara - Apprendo con piacere che con determinazione n. 120 del 01/02/2016 finalmente sia stato dato impulso alle ultime indagini geognostiche per completare la progettazione finalizzata a rendere finalmente percorribile in totale sicurezza la sopra citata strada provinciale, un opera importante – continua il consigliere - riconosciuta dalla giunta provinciale con delibera n. 342 del 22/12/2011 per una spesa prevista di 876.500,00 euro. Ringrazio – conclude Modarelli - il consigliere - il Presidente della Provincia dott. Francesco De Giacomo, il consigliere provinciale delegato alle infrastrutture Avv. Rossana Florio ed il consigliere provinciale Dott.ssa Filomena Bucello per aver accolto la mia sollecitazione finalizzata alla definitiva realizzazione degli importanti lavori in questione da troppo tempo, dimenticati.

Basilicata zero rifiuti? Discutiamone

LEGAMBIENTE, con i Circoli del Metapontino

Organizza l’incontro – dibattito

 

Basilicata zero rifiuti? Discutiamone

Come uscire dalla logica delle discariche e degli inceneritori

 

Venerdì 5 febbraio 2016, Ore 17.30

Sala Consiliare, Corso Carlo Alberto

Montalbano Jonico

 

 

Si terrà venerdì 5 febbraio 2016 alle 17,30 nella Sala Consiliare del Comune di Montalbano Jonico (MT) in Corso Carlo Alberto l’incontro “Basilicata zero rifiuti? Discutiamone - Come uscire dalla logica delle discariche e degli inceneritori” promosso dai Circoli di Legambiente di Montalbano Jonico, Pisticci e Policoro.

Nel documento di programmazione 2015, la Regione Basilicata ha aderito a “zero rifiuti”, un approccio alla gestione dei rifiuti che mira alla riduzione della loro produzione, alla raccolta differenziata spinta e al riciclo, alla minimizzazione degli scarti destinati a discarica ed agli inceneritori. Il risultato, all’inizio del 2016, è un piano di gestione regionale (per il quale è stata investita la cifra spropositata di 800.000 euro) che ancora non c’è, uno stato di “emergenza cronica” per la mancanza di impianti per il recupero e la valorizzazione da raccolta differenziata, la presenza di discariche stracolme, l’assurdo avvio all’inceneritore della Fenice di rifiuti urbani tal quali e la presenza di immondizia abbandonata accanto a cassonetti stracolmi in molti paesi.

Eppure i margini di manovra per rispettare la legge ci sono e si può attivare un circolo virtuoso che non punti tutto sullo smaltimento finale e inizi a ragionare sulla convenienza - ambientale ma anche economica - di trattare i nostri scarti non come “rifiuti” ma per quello che sono: “materie prime seconde” che hanno ancora valore.

Di questi argomenti la Legambiente discuterà con cittadini e amministrazioni locali, riflettendo sui dati e facendo proposte concrete per una gestione integrata dei rifiuti che superi, finalmente, lo stato emergenziale.

 

Programma

Ore 17,30

Saluti

Piero Marrese, sindaco di Montalbano Jonico

Introduce e modera

Arturo Caponero, Legambiente Basilicata

Interventi programmati

Maurizio Rosito e Laura Stabile, Legambiente Basilicata

Dibattito

Ore 20,00

Conclude

Valeria Tempone, direttrice di Legambiente Basilicata

Pisticci Scalo: differenziata Porta a Porta, primi risultati eccellenti

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I cittadini di Pisticci Scalo raggiungono risultati eccellenti nel giro di pochi giorni dalla consegna dei kit di pattumelle.


Si registra, infatti, che su circa duecentocinquanta utenze, fra private e commerciali, la produzione di indifferenziata che è stata conferita nei bidoni stradali, ancora presenti per 50% in questa fase iniziale, è pari a qualche chilogrammo.


Questo importante risultato mette in evidenza che i cittadini collaborano e sono particolarmente sensibili alla differenziazione del rifiuto. Importante, in tal senso, la fase iniziale di formazione e avvio della differenziata sperimentale nei condomini che ha fornito anche una formazione propedeutica all’approccio della raccolta differenziata spinta.


In collaborazione con l’impresa che gestisce il servizio, stiamo predisponendo una serie di incontri sul territorio per incontrare la popolazione (Pisticci Scalo - giorno 10.01.2016 ore 18:00 - 19:00 e 19:30 - 20:30 c/o Circolo Alba in Via Gela 8) e per continuare a fornire consigli e direttive per migliorare ancora la qualità della frazione differenziata per un utilizzo virtuoso della materia prima da riciclare.


Si ringrazia la cittadinanza, e si rinnova l’invito a contattare il gestore del servizio al numero verde 800.615622, per qualsiasi problema tecnico, consigli, consegna a domicilio di kit o altro materiale. Sicuri e consapevoli che i dati iniziali forniscono solo un parametro indicativo e che solo la costanza quotidiana protratta nel tempo garantirà il raggiungimento di percentuali di differenziata tale da ottenere un Virtuoso “ZERO RIFIUTI”.


 


Assessore


Dr. Pasquale Grieco

Quo vado? La Provincia di Matera ancora sotto la lente di ingrandimento della Corte dei Conti. Ma dalla Regione Basilicata arriva un altro assegno da 1,5 milioni di euro.

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“La prima Repubblica non si scorda mai”. Il ritornello della colonna sonora dell’ultimo film di Luca Medici (alias Checco Zalone) calza a pennello nella nuova, ennesima vicenda torbida che coinvolge la Provincia di Matera: proprio in una provincia (poi “trasformata” in area metropolitana) “lavora” Checco Zalone nel film “Quo Vado”.

La notizia rilanciata dal Quotidiano del Sud di oggi riferisce di un “invito a dedurre” rivolto ai consiglieri provinciali, agli assessori, ai funzionari e ai dirigenti, insieme al Presidente della Provincia, Franco Stella, e del Consiglio che erano in carica nel periodo tra dicembre 2010 e dicembre 2014

Si tratterebbe di 20 consiglieri appartenenti sparsi fra tutti i partiti (alcuni scomparsi o in via di estinzione): oltre al Presidente Stella, Aldo Chietera, Anna Maria Amenta, Nicola Buonanova, Franco Carbone, Cosimo Damiano Cinnella, Salvatore Cosma, Saverio D’Amelio, Vincenzo Di Pierro, Serafino Di Sanza, Vito Di Trani, Franco Garzone, Giuseppe Labriola, Nunzia Marzano, Donato Michele Paterino, Antonio Santochirico, Giuseppe Soranno, Antonio Stigliano, Nicola Tauro, Augusto Toto.

Le contestazioni sarebbero relative all’approvazione di un regolamento sui rimborsi spese che avrebbe portato un danno erariale che oscilla tra i 366.785,29 € rispetto ai costi effettivi sopportati dai consiglieri e i 284.363,81 €.

E pensare che proprio in questi giorni si sta discutendo la Legge di stabilità regionale 2016 che prevede, all’art. 10, un contributo straordinario per la Provincia di Matera pari a 1,5 milioni di Euro.

Qualora dovesse passare la norma sopra citata, chiediamo agli attuali componenti del Consiglio Provinciale di utilizzare la lauta somma in maniera parsimoniosa, coprendo per davvero il costo dei servizi pubblici “indispensabili”. E quindi, pensando esclusivamente a  risolvere le gravissime carenze che tutti i giorni caratterizzano, ad esempio, il sistema dei trasporti e delle strutture pubbliche scolastiche. Pecunia non olet: ma i soldi pubblici sono i soldi dei cittadini!

Gianni Perrino

Portavoce M5S Basilicata - Consiglio Regionale

Infiltrazioni mafiose in Basilicata.

Un’interrogazione al Ministro della Giustizia e al Ministro dell’Interno è stata presentata dall’on. Cosimo Latronico (Cor) in merito alle infiltrazioni mafiose in Basilicata. Nel documento il deputato evidenzia che “ la pericolosità della ’ndrangheta è un dato ormai acclarato in numerose inchieste ed analisi ed oggi è considerata la più pericolosa consorteria di stampo mafioso operante in Italia ed all'estero”. A ciò si aggiunge il fatto che “nei giorni scorsi hanno destato preoccupazione le dichiarazioni del procuratore aggiunto di Reggio Calabria, Nicola Gratteri, il quale ha affermato che in Basilicata sono attivi 7 gruppi di 'ndrangheta”. Latronico sottolinea che “la Basilicata non è di fatto immune dalla criminalità organizzata, nonostante gli sforzi compiuti negli ultimi anni da forze dell’ordine e magistratura che hanno portato a inchieste, arresti, processi e condanne contro il clan dei Basilischi e quelli operanti nella zona del Vulture- Melfese; e nel potentino la Direzione investigativa antimafia ha segnalato la presenza di diversi sodalizi criminali dediti al traffico di stupefacenti con la disponibilità di armi, e si registrano anche episodi di danneggiamento di mezzi ed infrastrutture produttive che mirano ad assoggettare le aziende e gli imprenditori del luogo”. Alla luce del fatto che “ è noto che la criminalità organizzata ha concentrato la propria attività su settori diversificati, dall'energia alla gestione dei rifiuti, dai servizi sanitari alle opere infrastrutturali e negli ultimi tempi l’area del materano, nella fascia ionica, è stata interessata da un intenso traffico di droga e da una serie di episodi incendiari e di estorsioni svolte dai clan malavitosi lucani collegati ad analoghi gruppi criminali delle vicine Calabria e Puglia” il parlamentare chiede ai due Ministri se “ il Governo non ritenga di avviare un monitoraggio, per quanto di competenza, sulle potenziali attività che in Basilicata possano essere oggetto di attenzioni da parte delle organizzazioni criminali e quali iniziative intendono promuovere per frenare questi fenomeni”.

mercoledì 3 febbraio 2016

"trivelle in Mare"

possibile

Ieri sera (02/02/2016) a Scanzano Jonico, si è tenuto un pubblico incontro organizzato dal comitato POSSIBILE P.Nenni di Scanzano Jonico, l'incontro è stato sentito e partecipato, ha visto soprattutto la presenza di molti giovani (una ventina circa), si è discusso abbondantemente sulla questione della riforma costituzionale, dove si sente il bisogno di promuovere il NO nel caso in cui verremo chiamati nell'autunno prossimo a votare per i Referndum, e di costituire insieme ad altri cittadini che si stanno già muovendo, come NICOLA SURIANO un comitato con fine la divulgazione del "far scegliere il NO" per salvare la nostra Costituzione. A Scanzano si discute e ci si prepara anche per un'altra tornata elettorale, che vedrà protagonisti gli Scanzanesi nella prossima primavera, ovvero le amministrative. Anche su questo punto si è discusso abbondantemente, sui fallimenti dell'amministrazione uscente, sui punti cardini in cui bisogna lavorare per migliorare il paese (rifiuti, sociale, turismo, lavoro), si è discusso inoltre della questione "trivelle in Mare". sembrava quasi terminato l'incontro, quando qualcuno degli uditori ha espresso il proprio desiderio, quale quello di presentare una lista "Alternativa", fatta da cittadini che hanno sempre operato per il bene comune nel nostro comune, tutta la sala ha risposto in modo positivo e propenso all'idea della lista alternativa, tanto che si è finiti poi con il discutere chi tra i giovani presenti potesse "capitanarla"... Sembra essere preferito per ora il nome del giovane Giuseppe Stamerra che a riguardo, sulla questione ha preferito non esprimersi. Il comitato Possibile P.Nenni di Scanzano J.co

Distacco della frazione di Metaponto dal comune di Bernalda

"L'amministrazione comunale di Bernalda e Metaponto precisa che la notizia che circola da ieri in merito alla fantasiosa ipotesi di distacco della frazione di Metaponto dal comune di Bernalda , frutto di strampalate dichiarazioni di un gruppo consiliare materano e riprese da alcune testate giornalistiche in data odierna, risulta essere priva di qualsiasi fondamento, totalmente disancorata dalla realtà ed utile solo ad alimentare sterili contrapposizioni tra comunità vicine e reciprocamente rispettose delle proprie peculiarità.

Riguardo ai rapporti con l'amministrazione comunale di Matera sottolineiamo il grande spirito di collaborazione che li ha contraddistinti nel recente passato e che li caratterizzerà nel prossimo futuro, in un'ottica di collaborativa programmazione  che porterà al concretizzarsi di progetti ambiziosi tanto per il materano quanto per tutta la costa del metapontino.

Crediamo fortemente nell'autorevole ruolo di coordinamento da parte della città di Matera per le affascinanti sfide che ci attendono, senza prevaricazioni, nel pieno rispetto delle singole identità territoriali e della grande storia che le contraddistingue."

LEGGIERI (M5S): il Presidente Pittella dovrebbe preoccuparsi di asfaltare le strade della Basilicata e non gli avversari politici.

 

Nonostante si dica tranquillo nel corso della sua intervista, il Presidente Pittella dimostra di essere molto nervoso e di non aver proprio digerito la notizia dell’ultima inchiesta che lo vede coinvolto e accusato del reato di corruzione elettorale.

Una brutta intervista quella del Presidente, nella quale esce fuori tutta l’arroganza del politico abituato ad essere al di sopra di tutto e tutti, poco tollerante e sicuramente non abituato a stare dall’altra parte della barricata, quella di chi non può gestire e sottomettere la comunicazione.

Certo che i social network sono un grosso problema perché diventa molto difficile anestetizzare le notizie e far passare in sordina le indagini che coinvolgono la classe politica lucana. Per questo il Presidente Pittella mostra tutta la sua irritazione. Irritazione ingiustificata se si considera che ci sono esponenti politici molto meno importanti di lui, uno fra tutti, il Sindaco di Quarto, che senza essere neppure indagati sono stati sotto i riflettori delle maggiori reti televisive nazionali per settimane. Forse il Presidente Pittella avrebbe gradito una sorta di silenzio stampa generale, nonostante la sua iscrizione nel registro degli indagati per una ipotesi di reato grave ed odiosa come quella de gli viene contestata.

Irritazione che alla fine ha lascito spazio addirittura alla rabbia quando Pittella è addirittura arrivato a promettere che i suoi nemici politici verranno asfaltati. Una minaccia ??? Un avvertimento ??? Non lo sappiamo e non ci interessa, ma sicuramente si tratta di una caduta di stile e comunque il segno tangibile della debolezza di chi vede le prime crepe sul castello di sabbia costruito in questi anni e non riesce ad accettare la realtà del decadimento del suo impero.

Da asfaltare però in questa Regione ci sono solo le strade e non certo gli avversari politici colpevoli di aver riportato una notizia che al momento non risulta essere stata smentita da nessuno. Per questo il Presidente farebbe meglio ad impegnarsi per  trovare le risorse per sistemare la rete viaria del nostro territorio e a conservare le sue energie per risolvere i problemi, invece di cercare nemici da asfaltare.

Al Presidente a questo punto suggeriamo due cose: 1) Di cambiare regime alimentare e utilizzare più tisane e camomille, per evitare ulteriori scivoloni politici e soprattutto per calmare un po’ i nervi; 2) Di prendere atto del fatto che la sua “verginità” politica è stata persa da tempo e ormai dopo “scontrinopoli” non è certo credibile dal punto di vista della onestà e della trasparenza.

In ogni caso il Presidente Pittella può consolarsi perché se il suo predecessore dopo i guai giudiziari è stato promosso sul campo da Renzi ed è diventato sottosegretario, Pittella può avere ambizioni molto più alte. D’altra parte si sa come funziona nel PD, avvisi di garanzie e condanne fanno curriculum e servono a scalare più velocemente la montagna che porta in Parlamento o direttamente al Governo del Paese.

Il consigliere regionale 

GIANNI LEGGIERI 

XYLELLA: COLDIRETTI, NUOVE INFEZIONI; URGENTE ATTIVITA' DI SORVEGLIANZA E CONTROLLO DELL'OSSERVATORIO FITOSANITARIO

XYLELLA

 

“L’Osservatorio fitosanitario regionale deve lavorare a pieno regime per garantire l’attività di sorveglianza e controllo, determinante in questa fase di diffusione della malattia. Gli olivicoltori non vanno lasciati in balia delle onde, va loro indicato un percorso chiaro affinché siano svolte regolarmente in campo le buone pratiche agronomiche e anche i Comuni e tutti gli enti pubblici devono garantire pulizia di fossi, canali e buone pratiche nelle aree pubbliche e demaniali. Da 3 anni chiediamo che venga istituto un tavolo di confronto attorno al quale sedersi ed affrontare la vertenza in maniera seria e condivisa e sono 3 anni che ci viene negato. Ci aspettiamo che il Governatore Emiliano ci convochi al più presto per dare un segnale di concreta discontinuità rispetto all’approccio precedente”. E’ il Presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele, a chiedere controlli serrati, mentre ad Avetrana cresce la tensione nelle campagne, dopo la conferma della presenza della Xylella fastidiosa, notizia anticipata già 15 giorni fa dal TGR Puglia.

“Bando alle polemiche – aggiunge il Presidente di Coldiretti Taranto, Alfonso Cavallo, olivicoltore - perché la nostra zona costiera è caratterizzata da alberi ultracentenari e millenari e tenere la testa sotto la sabbia non aiuta certo a fermare l’avanzata della malattia. Era ovvio che le zone di confine sarebbero state maggiormente esposte al rischio di contagio. Il mondo agricolo giudica ormai molto negativamente lo stato di confusione istituzionale che non ha consentito di intervenire tempestivamente sulla malattia. Da quando è stata dichiarata zona infetta, il Salento pare ormai terra di nessuno. Non possiamo consentire che ciò avvenga e che l’immobilismo distrugga l’olivicoltura e l’economia del territorio tarantino, già profondamente ferito da altre vertenze ambientali. Ci aspettiamo un grande e rinnovato senso di responsabilità delle Istituzioni, perché se non vogliamo azzerare l’olivicoltura pugliese vanno immediatamente riattivati e potenziati controlli e monitoraggi. Serve chiarezza e inequivocabili indicazioni agli olivicoltori circa l’attività di prevenzione e contenimento della malattia”.

Violenza fisica e verbale sessista, non bastano nè quote rosa nè convegni, serve una grande rivoluzione culturale

 

Negli ultimi due giorni rimaniamo basite di fronte alla violenza verbale e sessista che dilaga dal web alla TV, dopo l'annuncio fatto da Giorgia Meloni della sua gravidanza.

La confusione che regna sovrana tra famiglia tradizionale (uomo e donna che davanti a Dio si giurano eterno amore, procreando successivamente) e famiglia naturale (un uomo e una donna che decidono di mettere al mondo un figlio) credo sia la chiave di questo dilagante fiume di parole pesanti come sassi, volgari e meschine, commenti degni delle peggiori comari di paese.

Assistiamo scandalizzate e preoccupate a una serie di atti di violenza fisica, assistiamo a episodi di violenza verbale. Ormai la violenza prevale persino sull'arrivo e la gioia che dovrebbe suscitare una nuova vita.

Ci rattrista constatare, ancora una volta, che sono proprio le donne le tristi protagoniste in questo frangente. Le stesse donne di quella sinistra democratica e lastricata di buone intenzioni (come la strada per l'inferno d'altronde), le fautrici di battaglie a difesa delle donne (non di tutte ma di quelle che hanno la tessera di partito del loro stesso colore) le stesse donne che scendono in piazza e organizzano convegni contro la violenza sulle donne, che manifestano per la libertà (la loro naturalmente) per poi utilizzare epiteti, espressioni e condanne da tribunale di Forum, dando vita così ad un vortice pericoloso di odio e livore, che si espande a macchia d'olio attraversando vecchie e nuove generazioni, soubrette e intellettuali.

La Meloni è una donna impegnata nella vita politica, un leader nazionale, una donna coraggiosa ma è soprattutto una donna innamorata, una donna che all'apice della sua felicità personale annuncia la sua gravidanza ed è messa alla gogna perché lo annuncia durante il family day (da qui la confusione tra famiglia tradizionale e naturale, maledetta confusione quanti danni che fa).

Il branco del web eterogeneo e compatto si scaglia sulla vittima di turno in un gioco perverso già rodato, le democratiche, le femministe, i benpensanti, i repressi, i bigotti, i confusi, le bramose di visibilità e i mai domi intellettualoidi radical chic, per una volta, tutti dalla stessa parte, senza vergogna, dimenticando che sono proprio loro a gridare nelle piazze e sul web il diritto alla libertà.

Ci vergognamo in questo momento di appartenere ad un unico genere, quello umano. Per migliorarlo non basteranno nè quota rosa nè convegni, ci vorrà (se mai accadrà) una grande rivoluzione culturale. A te Giorgia i nostri migliori auguri, che nasca un fratellino o una sorellina d'Italia siamo certi avrà una madre di cui andare orgoglioso.

Potenza, 3 febbraio 2016

Mary Zirpoli, Responsabile regionale Dipartimento pari opportunità Fratelli d'Italia - Alleanza Nazionale

Festa di San Giovanni Bosco

donbosco


La Polisportiva San Giovanni Bosco di Marconia in collaborazione con il Comitato Provinciale US Acli di Matera e l’Ufficio Pastorale Tempo libero, Turismo e Sport della Diocesi Matera-Irsina hanno organizzato la II Edizione del Torneo S. Giovanni Bosco. La formula scelta in questa edizione è stata itinerante, infatti la Festa ha avuto inizio a Policoro, dove si sono svolti due raduni, con le fasi finali concentrate negli ultimi due weekend di Gennaio a Marconia. La festa ha visto la partecipazione di 48 squadre provenienti da tutta la Provincia di Matera con circa 400 giovani atleti. Quindici sono state le società partecipanti affiliate all’ US Acli che hanno preso parte all’evento: Polisportiva S. Giovanni Bosco Marconia, Holly&Benji Marconia, Pisticci Seven, Jesus Buon Pastore Policoro, Padre Minozzi Policoro, Re Leone Policoro, Franchino Trivigno Accettura, Real Ferrandina, Virtus Ferrandina, Global Scanzano, Nova Siri Calcio, Real Nova Siri, APIF Valsinni, ASD Colobraro, ASD Padri Trinitari Bernalda.


Le società hanno partecipato alla competizione in diverse categorie che ha visto gareggiare bambini nati dal 2010 fino ai più grandi del ‘99, abbracciando 6 categorie di diversa età. Nelle giornate conclusive del 30 e 31 gennaio 2016, in occasione della ricorrenza di S. Giovanni Bosco sono stati assegnati i premi alle diverse categorie.


Don Rosario Manco, responsabile diocesano dello Sport, Padre Giovanni Danesin, parroco della Parrocchia S. Giovanni Bosco, e Vincenzo Di Sanzo vicepresidente del Comitato provinciale dell’UsAcli e ventennale animatore del sodalizio, hanno presenziato l’inizio delle gare finali della giornata conclusiva di Domenica 31 Gennaio.


Don Rosario Manco, insieme al Parroco Danesin, ha fatto vivere un momento di preghiera ai ragazzi leggendo delle frasi di S. Giovanni Bosco, santo che ha dato la vita per i giovani, cercando di valorizzarli ognuno per le proprie peculiarità. Il responsabile diocesano ha invitato le società a partecipare il 2 aprile a Matera alla Festa dello Sport Diocesana.


Vincenzo Disanzo ha sottolineato che la scelta di rendere questa iniziativa itinerante ha di fatto aumentato il numero degli incontri sportivi nei diversi comuni del Metapontino, facendo socializzare al meglio i piccoli atleti. In questo modo è stato portato e diffuso ovunque il significato dell’ opera di S. Giovanni Bosco.


Le impressioni di Carmelo Mennone, dirigente della Pol. S. Giovanni Bosco, sono state positive e ha confermato che l’iniziativa verrà sicuramente portata avanti nei prossini anni cercando di migliorarla e completarla anche con altre discipline sportive. Ha ribadito inoltre che non è stata solo la festa dei bambini e dei ragazzi ma anche delle famiglie, vista la folta partecipazione di genitori e familiari che hanno accompagnato, incitato e consolato i ragazzi durante le gare sportive.


Un riscontro positivo è stato dimostrato dai dirigenti Giuliano Gallitelli dei Padri Trinitari di Bernalda, Lino Montemurro della Virtus Ferrandina, Roberto Ragone del Real Ferrandina, Antonio Trivigno della Polisportiva Franchino Trivigno Accettura e da Truncellito del Nova Siri Calcio, che all’unanimità hanno apprezzato l’iniziativa auspicando che lo stesso spirito e impegno continuino per favorire la crescita e la socializzazione dei nostri ragazzi. Lo stesso è stato ribadito da Gianni Laviola, componente dei comitato provinciale Us Acli, che ha come sempre arbitrato tante partite contribuendo, insieme ad altri dirigenti, alla riuscita della manifestazione.


Il prossimo appuntamento è per l’anteprima del Memorial Renato Gioia che si terrà a Craco il 21 Febbraio 2016.




Risultati Finali


Cat. Topolini 2009/10/11


I classificato Pol. S. Giovanni Bosco Marconia, II classificato Real Ferrandina, III Clasificato Padre Minozzi Policoro


Cat. Maxitopolini 2008/09/10


I classificata Jesus Buon Pastore Policoro, II classificata Virtus Ferrandina, III Classificata Real Ferrandina


Cat. Primi calci 2007/08


I classificato PadreMinozzi Policoro, II Classificato Real Ferrandina, III Classificato Padri Trinitari Bernalda


Cat. Pulcini 2005/06


I classificata Padri Trinitari Bernalda, II classificato Padre Minozzi, III classificata Real Ferrandina


Cat. Maxiesordienti 2002/03/04


I classificato Pol. S. Giovanni Bosco, II classificata Jesus Buon Pastore Policoro, III classificata Hollie&Benji Marconia


Cat. Maxigiovanissimi 1999/00/01


I classificata Pol. S. Giovanni Bosco Verdi, II Classificata Pol. S. Giovanni Bosco Bianchi, III Classificata Padre Minozzi Policoro




La Presidenza Provinciale US ACLI Matera

Aperte le iscrizioni all’XI Salone del Vino da Vitigno Autoctono Meridionale

radicidelsud


Dal sito di www.radicidelsud.it, le cantine di Puglia, Basilicata, Campania, Calabria e Sicilia si possono prenotare alle attività di Radici del Sud, l’evento che celebra e premia gli straordinari vini del sud Italia. (7 – 13 giugno Bari). Le iscrizioni a Radici del Sud 2016 devono pervenire entro non oltre il 10 aprile 2016


Aperte le iscrizioni all’XI Salone del Vino da Vitigno Autoctono Meridionale. Dal oggi mercoledì 3 febbraio le cantine le cantine di Puglia, Basilicata, Campania, Calabria e Sicilia possono partecipare alle tante attività di Radici del Sud, l’evento che celebra e premia gli straordinari vini del sud Italia in programma dal 7 al 13 giugno 2016 a Bari.


Dal sito di www.radicidelsud.it, in pochi step, è possibile prenotarsi al concorso, agli incontri btob e al Salone del Vino che concluderà l’intero evento. Le iscrizioni devono pervenire entro non oltre il 10 aprile 2016.


La prossima edizione di Radici del Sud presenterà alcune interessanti novità importanti sia per le aziende produttrici e sia per gli specialisti del settore. Le aziende potranno rapportarsi direttamente con i principali operatori ed esperti del mercato internazionale e gli specialisti del settore avranno un’approfondita conoscenza del mondo dell’autoctono meridionale.


Novità importate è la composizione delle giurie chiamate a valutare i vini in concorso e che quest’anno varia in modo sostanziale rispetto al passato. Fra tutte è possibile anticipare che la composizione delle giurie varierà in modo sostanziale: anziché essere divisi in gruppi diversi, quello estero e quello nazionale, il prossimo anno tutti i giornalisti degusteranno insieme i vini in concorso nella stessa giuria mentre l’altra sarà invece composta dalla compagine dei compratori e degli importatori, anche in questo caso sia esteri che italiani. Questo nuovo assetto delle giurie consentirà una lettura più immediata dei risultati del concorso. Da una parte si avrà il giudizio di chi tiene conto delle tendenze di mercato con un occhio di riguardo all’appeal del vino in funzione delle richieste del mercato e dall’altra si avrà la valutazione più disinteressata dei giornalisti internazionali che potranno confrontarsi in base alle proprie sensazioni.


Altra novità importate è che per la prima volta Radici del Sud aprirà agli spumanti per arricchire la già entusiasmante selezione dei vini. Gli spumanti devono essere ottenuti da uve autoctone con metodo charmat o classico e sono suddivisi in bianchi, rosè e rossi.


E come sempre gli addetti ai lavori interessati a seguire l’evoluzione del vino da vitigno autoctono del Meridione d’Italia arriveranno a Bari da ogni parte del mondo. A Radici del Sud i più affermati giornalisti e eno-operatori sono attesi quest’anno da Austria, Germania, Svizzera, Irlanda, Svezia, Danimarca, Gran Bretagna, Olanda, USA, Canada, Kazakhstan, India, Polonia e Brasile.

“Come eravamo”

“Come eravamo” è il titolo del quarto appuntamento dell’iniziativa “Taranto in libreria: un altro modo di stare insieme”. 

 

Il nuovo incontro – dibattito si svolgerà mercoledì 3 febbraio, alle ore 18.30, presso la libreria Ubik in via Di Palma 69 a Taranto. Sarà un viaggio nella storia del calcio a Taranto: un momento  per ricordare i grandi presidenti, le indimenticabili formazioni, gli aneddoti di tanti campionati di Serie B / C e molto altro.  

 

Una serata utile anche per tramandare alle nuove generazioni il glorioso passato nella settimana che ricorda i 38 anni dalla scomparsa del mito rossoblù  Erasmo Iacovone. 

 

All’appuntamento di questa sera saranno presenti il responsabile dell'area tecnica Settore Giovanile Taranto FC Nico Mondino; atleti e staff del Settore Giovanile Taranto FC; Giuseppe Di Serio e Alfredo Napoleoni (glorie del calcio tarantino) Franco Valdevies (storico e cultore del calcio tarantino). Relatore e moderatore Elio Michelotti.

come eravamo

"Avevamo ragione noi"

La storia inizia nel 2007, quando una comune guerra tra vicini coinvolge l’ufficio tecnico di Montalbano Jonico a cui uno dei due coinquilini si era rivolto per eseguire opere edilizie su una parte di fabbricato di cui era proprietario.


L’altro coinquilino , Andrea Tuzio, pur di arrecare danno al primo ha sparato una serie di bordate contro l’Ufficio che aveva gestito la pratica, fino ad ottenere il rinvio a giudizio dell’Ing. Michelina Larocca, del geom. Rocco Breglia e del sindaco di allora prof. Leonardo Giordano.


Il processo si concluse nel 2011 con una condanna a sei mesi dei tre imputati, oltre il pagamento di alcune migliaia di euro a favore di Tuzio a titolo di risarcimento.


Per quanto increduli, di fronte ad una sentenza di condanna di sedici pagine fitte, Larocca, Breglia e Giordano hanno preso atto della sentenza, hanno inviato la somma stabilita dal tribunale all’avv. Zullino (legale di Tuzio); per qualcuno, in difficoltà di fronte ad un esborso cospicuo ed imprevisto, anche ricorrendo al pignoramento del quinto dello stipendio.


L’ing. Larocca ha rimesso l’incarico di responsabile dell’Ufficio Tecnico in ossequio alla Legge Severino, probabilmente uno dei pochi casi in Italia.


Questo è l’antefatto, da qui si è scatenata una campagna di delegittimazione dell’Uffici Tecnico, l’avv. Zullino si è profuso in una serie di comunicati stampa, dichiarazioni fino a pubblicare l’intera sentenza di condanna.


La stampa ha dato ampio spazio alla vicenda.


L’esito del processo è stato purtroppo confermato in Corte d’Appello nel 2012.


Finalmente nel 2013 si vede un po’ di luce: grazie al serio ed appassionato lavoro e allo spessore professionale degli avvocati Ferdinando Izzo e Rocco Mauro, in Cassazione viene annullata la sentenza della Corte di Appello di Potenza perché priva di motivazione, e disposto un nuovo processo presso la Corte di Appello di Salerno.


Sono necessarie altre tre udienze per arrivare a una definitiva e piena assoluzione sia dell’ing. Larocca che del geom. Breglia che dell’ex Sindaco Giordano che finalmente nell’ottobre 2014 hanno visto riconosciuta la correttezza del loro operato.


A questo punto l’avv. Zullino avrebbe dovuto prendere atto della sconfitta e invitare il suo cliente Andrea Tuzio a restituire quanto incassato a seguito delle sentenze di condanna.


Ma, naturalmente, chi è stato velocissimo ed inflessibile nell’incassare, diventa restio nel restituire.


Pur di non mollare l’osso, Zullino presenta ricorso di nuovo in Cassazione contro la sentenza di assoluzione della corte di appello di Salerno, fondato sul nulla, conseguendo come risultato, nell’udienza del 15 gennaio scorso, il rigetto del ricorso perché palesemente inammissibile, nonché la condanna al pagamento delle spese processuali e di una cospicua sanzione .


Ora il bilancio di tutto questo è:




  • Una sentenza di condanna in primo grado

  • Una sentenza di condanna in Appello di Potenza

  • Una sentenza della Cassazione che annulla quella della Corte di Appello perché priva di motivazione

  • Una sentenza di assoluzione piena della Corte di Appello di Salerno

  • Una sentenza della Cassazione di inammissibilità del ricorso di Zullino e condanna del ricorrente


Forse abbiamo dimenticato di dire che il motivo del contendere era la realizzazione di un parapetto in mattoni forati alto 70 cm.


Tutto questo è costato caro allo stato che ha dovuto mettere in piedi cinque gradi di giudizio per questa vicenda, e costerà caro a chi dovrà rispondere del danno arrecato nel perseguitare con protervia persone che hanno correttamente svolto il proprio lavoro come riconosciuto in sede di giudizio.


Oggi l’ing. Larocca ha accettato l’incarico di dirigente in un altro comune, il geom Breglia continua ad operare nel settore edilizio del comune di Montalbano, il prof. Giordano è consigliere comunale di opposizione.


Pensate che chi ha capitalizzato questa lunga campagna contro l’ufficio tecnico abbia sentito oggi il dovere di riconoscere la sentenza di assoluzione? Non è successo e non ne rimaniamo sorpresi, l’eleganza e la correttezza sono merce rara e quindi, a maggior ragione apprezziamo che questa testata giornalistica abbia voluto dare spazio a questa vicenda perché non fosse raccontata solo la prima parte ma ne fosse raccontato anche l’epilogo.


Non possiamo non rimarcare la nostra stima e gratitudine nei confronti degli avvocati Izzo e Mauro che in tutti questi anni ci hanno seguito e hanno contrastato l’azione perversa di chi ha capoticamenteperseguito un obbiettivo persecutorio.

Il Lucania Food Experience team a Sanremo per promuovere la Basilicata

  

 Per il secondo anno consecutivo otto chef lucani a Casa Sanremo dal 7 al 14 febbraio

La Basilicata a Sanremo con i suoi chef. Per il secondo anno consecutivo il Lucania Food Experience, il team di chef professionisti lucani, sarà presente come chef resident a Casa Sanremo, dal 7 al 14 febbraio, nella settimana del Festival della Canzone Italiana. Tutto questo è possibile grazie al Consorzio Gruppo Eventi di Vincenzo Russolillo e a Dispensa Italiana che da anni ormai, con Casa Sanremo, si occupano dell'hospitality del Festival e hanno riconfermato i cuochi lucani tra i loro collaboratori.

Lo scopo principale del team sarà quello di cucinare per lo staff dell'Ariston, ma sarà un’occasione importante anche per promuovere la Basilicata, con cooking show ed eventi a cui il team prenderà parte. A Sanremo andranno gli chef Enza Crucinio, Giuseppe Masiello, Pierpaolo Battafarano, Cosimo Andreulli, Andrea Uccelli, Alessandro Ferrara, Gianfranco Bruno e Francesco Pastore, con il presidente dell'Associazione Arci M.A.C. e coordinatrice del team Maria Grazia Settembrino.

Le giornate, e soprattutto i piatti che gli chef prepareranno, saranno quotidianamente documentate con dei video che andranno in onda sulla pagina ufficiale di Jonica Tv, web tv media partner del team. Tra i partner ufficiali del LFE team ricordiamo la Lucana Salumi di Picerno, Palazzo Pucci di Rocca Imperiale, Candonga Fragola Top Quality del Club Candonga, Pizzicannella di Marconia, Hotel Villa Cirigliano di Tursi, Hotel Villa del Lago di Senise e Fe.Vi frutta di Policoro.

Per Maria Grazia Settembrino: "A due anni dalla nascita del LFE team, possiamo ritenerci soddisfatti dei risultati ottenuti: abbiamo promosso la nostra Basilicata in prestigiosi eventi, tra i quali Casa Sanremo. Ringrazio il Gruppo Eventi e Dispensa Italiana che ci hanno riconfermato per il secondo anno come chef resident, così avremo la possibilità di far parte di un parterre illustre e partecipare a cooking show che saranno ripresi da emittenti televisive nazionali e internazionali. Siamo davvero orgogliosi di poter promuovere la nostra regione attraverso la gastronomia, con i piatti che gli chef prepareranno durante la settimana del Festival".

Casa Sanremo, lo ricordiamo, è il luogo di aggregazione per tutti i giornalisti, gli artisti e gli addetti ai lavori che confluiscono ogni anno nella cittadina ligure per il Festival della Canzone Italiana. Un luogo dove il mondo dello spettacolo, della musica e del cinema si incontrano, e dove nascono iniziative artistiche e musicali in un ambiente ricercato accompagnato da momenti di intrattenimento e culturali, una location resa precisa da un roof di indiscussa qualità dove la cucina regionale la fa da padrona.

Fca, Ugl su campus ricerca.

“L'assunzione di 20 ricercatori segna definitivamente l'avvio del progetto Campus, il centro di ricerca, innovazione e formazione, nato a Melfi (Potenza) accanto all’Fca, fabbrica unica automobilistica dʼeccellenza per produrre world car come la Jeep Renegade da scalare le vette di vendite in oltre 100 mercati nazionali che fin dalla nascita allʼinizio degli anni 90, i suoi addetti hanno prodotto nel tempo modelli di grande successo come Fiat Punto, Lancia Ypsilon e Fiat 500X”.

Lo affermano il segretario regionale dell’Ugl Basilicata Giovanni Tancredi e il segretario regionale della federazione metalmeccanica, Pino Giordano.

Per i sindacalisti, “sul distretto di Melfi ha tanto investito l’A.D. Marchionne negli anni duri della crisi del Lingotto. Oggi che la Fca ha brillantemente e coraggiosamente superato la crisi, siamo di fronte ad una nuova scommessa. Quel che ha distinto il distretto dell'automotive melfitano dai concorrenti è stata proprio la capacità di mettere in circolo le conoscenze per migliorare la qualità dei prodotti e rimanere competitivi sui mercati. Investendo in ricerca e innovazione, soprattutto in qualità degli addetti in scuola di formazione per creativi, ingegneri e architetti avvenuta anche grazie a una convenzione quadro siglata tra il Crf (società del gruppo Fca nata nel 1978 per l'impostazione e lo sviluppo di attività di ricerca e innovazione in ambito automobilistico, la scommessa con il polo della ricerca a Melfi farà rinascere un concetto nuovo e più aperto di distretto industriale che và al di là della produzione in essere di vetture di qualità. Il campus è il vero perno sul quale muovere l’intero sviluppo dell’automotive conditio da ricerca che va al via ed in binomio con l’efficienza di produzione. All’interno della struttura, i nuovi ricercatori formati per sviluppare competenze distintive su nuove tecnologie e metodologie del manufacturing, contribuiranno a dare continuità al progetto d'investimento, imprimeranno un'accelerazione sull'avvio operativo della struttura mettendo in campo metodi per ridurre al minimo costi, consumi e sprechi all’interno della fabbrica dove – concludono Giordano e Tancredi - si lavorerà sulle nuove tecnologie che effettivamente stanno facendo la grande ed affermata differenza nel mondo dell’auto”.

SEQUESTRATI BENI MOBILI ED IMMOBILI NEI CONFRONTI DEL TITOLARE DI UNA IMPRESA “EVASORE TOTALE”.

GUARDIA DI FINANZA MATERA:


SEQUESTRATI BENI MOBILI ED IMMOBILI NEI CONFRONTI DEL TITOLARE DI UNA IMPRESA “EVASORE TOTALE”.


Rispetto delle regole - L'equità fiscale


Nei giorni scorsi, i finanzieri della Compagnia di Matera hanno eseguito un provvedimento di sequestro preventivo di beni e denaro nei confronti del titolare di un’impresa attiva nel settore dell’allevamento di bovini e della produzione di latte, il quale ha omesso di dichiarare al fisco ricavi conseguiti per oltre 1.700.000 Euro, con conseguente evasione delle imposte dirette e dell’imposta sul valore aggiunto per € 500.000.


Il sequestro, disposto dal Tribunale di Matera, è giunto a conclusione delle indagini scaturite a seguito di una verifica fiscale avviata dalle Fiamme Gialle materane nel 2015.


L’attività operativa, condotta attraverso una serie di riscontri presso Enti Pubblici e controlli incrociati presso clienti e fornitori operanti nella vicina Puglia e nel Nord-Italia, aveva consentito di quantificare in oltre 1 milione e 700 mila euro i ricavi mai dichiarati al Fisco, nonché in oltre 100.000 euro l’I.V.A. indebitamente sottratta alle casse dell’Erario.


L’entità delle somme non dichiarate ha comportato la segnalazione all’Autorità Giudiziaria del titolare dell’azienda, essendo la stima delle imposte evase risultata superiore alla soglia di punibilità richiesta dalla norma penale tributaria.


L’ Autorità Giudiziaria, accogliendo la proposta di applicazione della misura cautelare del sequestro preventivo finalizzato alla confisca cd. “per equivalente” sui beni di proprietà dell’indagato, ha disposto il sequestro sino alla concorrenza dell’indebito beneficio ottenuto.


In esecuzione del provvedimento, all’esito di specifici rilevamenti patrimoniali, i finanzieri materani hanno sequestrato un appartamento, nr. 4 terreni agricoli ed il saldo presente sui conti correnti riconducibili all’imprenditore.


Anche per il nuovo anno, l’attività di contrasto agli illeciti in materia fiscale costituisce uno dei principali obiettivi strategici della Guardia di Finanza, quotidianamente impegnata nella tutela dei contribuenti onesti e nella repressione delle condotte che determinano distorsioni del mercato attraverso forme di concorrenza sleale.

Te lo do io il Made in Italy

Altamura (BA), Sala del Consiglio Comunale
3 febbraio 2016 ore 10.30
Conferenza stampa di presentazione della Campagna Te Lo io il Made in Italy
e dell'iniziativa al Teatro Mercadante sulla crisi della cerealicoltura e i rischi per la salute

Intervengono:

Domenico Viscanti, presidente Movimento Riscatto
Gianni Fabbris, coordinatore Movimento Riscatto
Giacinto Forte, sindaco di Altamura



altamura

Il Movimento Riscatto, nato durante la mobilitazione contro l'IMU agricola, all'indomani della Marcia per il Riscatto delle Comunità Rurali che ha condotto in Italia fra i mesi di settembre e ottobre,  sta promuovendo cinque campagne nazionali contro la crisi agricola e per l'Unità Rurale.
Nel mentre si prepara a riprendere con forza l'iniziativa sull'IMU agricola (che è stata per il momento parzialmente modificata dal Governo ed è stata messa in forte discussione dal TAR del Lazio) fino ad ottenere il suo totale ritiro, il 4 di febbraio 2016 ad Altamura avvia la prima delle cinque campagne nazionali che culmineranno con la convocazione degli Stati Generali dei Movimenti e delle Comunità Rurali.
Dopo essere stato il lemma della Marcia 2015 che si è conclusa con la manifestazione a Roma "Te lo do io il Made in Italy" diventa una iniziativa nazionale per denunciare la progressiva riduzione della produzione agricola italiana sempre più in crisi mentre aumenta la capacità dell'agrobusiness di mettere la mani sui grandi marchi e i nostri prodotti tipici venduti come italiani ma in cui la materia prima è sempre meno prodotta dai nostri agricoltori e allevatori.
La campagna parte con una prima forte iniziativa sul grano e la cerealicoltura proprio ad Altamura, nella patria della DOP del pane e nel cuore di un territorio agrario che fornisce oltre un terzo del grano prodotto in Italia.
Un grano che, come sempre più spesso in questi anni, sta crollando di prezzo alla produzione (guarda caso sempre in occasione dell'arrivo in Italia di milioni di tonnellate di grani provenienti dall'estero nella più classica delle operazioni di dumping economico e sociale).
Grani che, come denunceremo e documenteremo durante l'iniziativa del 4, sono a rischio per la salute di bambini e consumatori ed entrano in Italia anche grazie ad una legislazione europea e nazionale "debole" nell'accettare parametri a rischio e grazie alla assenza di controlli.
Un'intreccio fra crisi economica, ambientale e per la salute di cui i cittadini consumatori devono essere sempre più informati.
Ma il Movimento Riscatto non ha solo l'obiettivo di informare e denunciare: ha approntato una serie di proposte rivolte al legislatore nazionale ed a quelli regionali, sulla spesa regionale del prossimo PSR e sulle altre misure di sviluppo delle filiere, agli organi di controllo e direttamente agli agricoltori ed ai consumatori.
Proposte che il Movimento non si limiterà solo ad avanzare ma su cui verranno costruite nelle prossime settimane iniziative di azione diretta per contrastare i rischi per la salute e la nostra produzione e per ottenere un urgente cambio di passo sia sui controlli che sulle regole.
Mercoledi 3 febbraio alle ore 10,30 nella Sala Consigliare di Altamura, alla presenza del Sindaco Giacinto Forte, i rappresentanti del Movimento e gli organizzatori della giornata del 4 ilustreranno le principali proposte, le iniziative collegate e i partecipanti al convegno.

martedì 2 febbraio 2016

Parco Magna Grecia

leganavale


L’istituzione del Parco archeologico della ‘Magna Grecia’ nasce dalla consapevolezza del valore delle emergenze culturali ed ambientali del Metapontino e dalla necessità di stimolare, da parte dei Comuni, la sperimentazione di forme di gestione associata dell’area, che la Regione Basilicata dovrebbe favorire”. Lo ha ribadito l'on. Cosimo Latronico (Cor), impegnato nella costituzione del "Parco della Magna Grecia", in occasione della prima assemblea della Sezione Lega Navale Città di Policoro. “ E’ noto che politiche territoriali comuni, uno sguardo strategico unitaria e la sperimentazione di una gestione associata dei servizi rappresenterebbero un salto di qualità di un comprensorio che è chiamato ad una nuova configurazione per agganciare la sfida che la designazione di Matera a capitale europea della cultura per il 2019 rappresenta per la città e per tutto il territorio contermine. In questo senso la capacità ricettiva del Metapontino deve essere messa a servizio dei fabbisogni che il flusso dei visitatori verso Matera determinerà con un crescita esponenziale. Spero che i programmi di investimenti per potenziare l’offerta turistica nel territorio materano possano trovare definizione a partire da quelli in valutazione presso l’agenzia Invitalia, insieme a programmi specifici di valorizzazione dei centri storici del comprensorio materano che potrebbero rappresentare una offerta integrativa ed un percorso di valorizzazione ulteriore dei beni culturali del nostro territorio. Tutte le risorse regionali e nazionali – ha concluso Latronico – andrebbero tempestivamente finalizzate in questa direzione nei prossimi cicli di programmazione”.

Pittella indagato per «Corruzione elettorale», tra gli altri 35 vi sono anche Santarsiero (PD) e Mollica (UDC).

pittella

 

La riapertura delle redazioni lucane del ‘Quotidiano del Sud’ ha coinciso con il rilancio di una notizia che getta ulteriori ombre sull’operato del Presidente Pittella e di altri membri di questa X Legislatura come Vito Santarsiero (PD, ex Presidente della Provincia di Potenza ed ex Sindaco del Capoluogo dal 2004 al 2014) e Francesco Mollica (UDC, un abituè del Consiglio Regionale dal 2005).

Questa volta non si tratta dei soliti scontrini o delle magagne sui rimborsi per l’attività politica, bensì di un’inchiesta sul dissesto della città di Potenza che vede in tutto 35 persone iscritte nel registro degli indagati da parte della Procura (anche 2 ex assessori comunali PD, Federico Pace e Giuseppe Ginefraentrambi).

Per il presidente Pittella si parla del reato di «Corruzione elettorale», un reato  che prevede una pena per chi, “per ottenere, a proprio od altrui vantaggio, la firma per una dichiarazione di presentazione di candidatura, il voto elettorale o l’astensione, da’, offre o promette qualunque utilità a uno o più elettori”. Ritorna alla mente una vicenda che non sappiamo se collegata o meno all’iscrizione nel registro degli indagati di Pittella, ma che caratterizzo’ i primi mesi di questa legislatura. Vicenda frutto dei mal di pancia di uno che, pur avendo portato tanta acqua al mulino pittelliano, è attualmente escluso dai giochi e dalle stanze del potere: Nicola Benedetto, rieletto nelle file di Centro Democratico, dopo aver fatto una prima consigliatura per IDV. Erano gli inizi del 2014 quando su facebook si diffuse un documento che attestava un presunto accordo elettorale tra PD e Centro Democratico, documento che vedeva le firme di Pittella, De Filippo, Speranza e lo stesso Benedetto.

presidente

 

Non sono ancora ben chiare le circostanze che avrebbero portato all’iscrizione nel registro degli indagati dei consiglieri Santarsiero e Mollica,

Si attendono chiarimenti dai diretti interessati; li attendono i cittadini lucani che stamane si sono svegliati leggendo dell’ennesimo interessamento della magistratura all’operato della classe politica nostrana. Fino ad ora solo silenzio, anche da parte del Servizio Pubblico televisivo regionale, che nella edizione del telegiornale delle 14,00 non ha dedicato nessun spazio alla vicenda. Il Re e’ nudo e questo non fa notizia: ma i cittadini attendono di conoscere tutta la verita’. Nient’altro che la verita’.

 

Gianni Leggieri

Gianni Perrino

M5S Basilicata - Consiglio Regionale